Che fosse per zelo, per odio o per semplice lussuria, lord Lucius Malfoy si impegnò con tutto se' stesso con l'unico strumento che Hermione Granger gli permetteva di usare su di lei: la lingua.
La ragazza non era più sicura che quel suo atto di spavalderia estrema fosse stato una buona idea.
All'inizio dominarlo in quel modo era stato galvanizzante, uno strascico sublime di quando aveva avuto il potere di smascherare le bugie di Lucius e l'aveva fatto, facendolo scendere un po' ancora nell'indice di gradimento di lord Voldemort.
Ma l'Oscuro Signore non era rimasto per accertarsi che i tre nuovi Mangiamorte si godessero il loro 'premio', cioé lei, Hermione.
Lucius l'aveva impedito con furia ed ora lei non poteva impedirsi di venire una seconda volta, era come se quel maledetto le avesse scatenato un fuoco dentro.
Cercò di divincolarsi e Lucius le ghermì brutalmente i fianchi, per non farsi sfuggire il momento in cui veniva ancora.
Dopo tutto quello che Draco... che Narcissa... avevano rischiato per lei, si sentiva orribile. Però si sentì anche immensamente forte quando riuscì ad assestare una spinta decisa a lord Malfoy, staccandolo da se'.
Guardò dritto nei suoi grigi occhi e vi scorse braci di collera, odio e terrificante desiderio. In breve, l'ossessione. Scivolò fino alla sua erezione, ancora disperatamente tesa contro il cielo come un arco.
Hermione Granger aderì con la schiena alla fredde parete di marmo dietro di se' e sollevò lentamente gli occhi.
"Quello non ho intenzione di toccarlo." Poi sentì un sorriso gelido incresparle l'angolo delle labbra, "Prenditelo in mano e provvedi."
Si udì un minaccioso sciaguattare - Hermione Granger si ripiegò contro il muro, in un fiotto improvviso di terrore.
"V-vado con tutti! Se mi tocchi, mi offro a tutti i tuoi compagni, lo giuro!"
Lucius Malfoy si fermò all'improvviso. Era evidente che aveva avuto l'idea opposta, ma non poteva realizzarla.
Hermione ne approfittò per scivolare via.
*
"Ehi... dove cazzo corri."
Tiger figlio era brutto da lontano, e visto da vicino ad Hermione sembrò proprio orribile. Soprattutto con il viso rosso e le guance rese rubizze dal recente uso di alcool. Hermione non aveva idea che quei due fossero ancora lì, ma d'altronde era perfettamente logico. Dopo tutto erano amici di Draco.
Il sorriso di Tiger si allargò come una mezzaluna tagliente. "Perché ha la tunica tutta bagnata?" Ma forse non gli interessava nemmeno saperlo, voleva solo un pretesto per starle alle calcagna.
Hermione Granger imprecò e si rese conto che non c'era nessuno, che il corridoio era infinto e che quella non era casa sua ma territorio nemico.
"Ehi!" La chiamò ancora Tiger, ma questa volta Hermione sentì le gambe fermarsi. L'incantesimo l'aveva raggiunta tra le scapole e la stava lentamente trascinando indietro.
Non era esatto dire che quel corridoio era deserto: apparve Goyle, come se sapesse esattamente cosa stava succedendo e con un sorriso identico a quello dell'amico.
La sua faccia larga e stolida sorrise ad un centimetro da quella di Hermione, ormai incapace di muoversi.
"Fa la ritrosa, la Mezzosangue. Questa so-tutto-io pretendeva di ignorarmi." Tiger.
"Dopo la cena, ci starebbe divertirsi un po'." Goyle. Nel dire queste parole, fece scivolare viscidamente una mano sulla ragazza, saggiandole il seno e rendendosi conto che non c'era nessun reggiseno, sotto quelle vesti. Hermione lottò contro un conato di vomito alla vista del guizzo eccitato con cui Goyle accolse quella scoperta.
STAI LEGGENDO
You Must be Miss Granger
FanfictionLucius sorrise crudelmente, Hermione Granger si riempì di un mesto luccichio sardonico. "Piccola, sporca....!" Ma Hermione Granger - che aveva imparato a sue spese a non fare più incantesimi per rabbonire o soggiogare quell'uomo - decise di...