Hermione Granger? Hermione Granger! Hermione Granger!
Ogni angolo del castello ripete un solo nome.
Hermione Granger ha visto il numero del giorno della Gazzetta del Profeta in anteprima, lei é abbonata e perciò riceve ogni giorno la sua copia.
L'ha vista a colazione e subito il baratro di strano silenzio che la circondava ha avuto spiegazione.
Ha capito perché tutto il mondo ripete il suo nome.
Le si é chiuso lo stomaco. Si é alzata con quanta più tranquillità possibile ed é tornata in dormitorio.
E fuori dai territori di Hogwarts, oltre le spesse mura dense di incantesimi di protezione antichi, é anche peggio.
I ricordi di Rita Skeeter sono stati consegnati al capo della sicurezza magica alle cinque del mattino, ossia non appena il Ministero della Magia ha aperto le porte ai primi impiegati dei dipartimenti speciali, quelli che attaccano prima di tutti gli altri.
Il capo della sicurezza, un minuscolo ometto di nome Hobbes, ha iniziato la giornata nel peggiore dei modi. Già la visita spettrale di quella giornalista un tempo tanto vistosa lo ha messo sotto sopra, il contenuto di quei ricordi lo costringe ad aggiungere due cucchiaini di zucchero nel caffè.
Rita Skeeter lo guarda riprendere lentamente colore, la mano che trema.
Aspetta che sia Hobbes a parlare.
In passato ha avuto dei guai con quell'uomo, per via di certi articoli di gossip su sua moglie. Ma quel mattino Rita é entrata come un silenzioso proiettile nel suo studio che l'alba non era sorta del tutto, livida come lo sfondo bluastro della finestra.
Il cartellino appuntato sul suo petto diceva 'Urgente'. In accordo a quanto Rita aveva dichiarato all'ingresso, presumibilmente.
Urgente e riservato.
Ma quello che vorticava nel pensatoio sulla scrivania di Hobbes non era solo 'riservato'.
Era la cosa di gran lunga peggiore che il vecchio capo degli Auror aveva visto negli ultimi vent'anni.
Chiuse gli occhi mentre l'ultimo sorso di caffè dolce gli restituiva finalmente un po' di presenza.
Scoprì che ogni immagine gli si era stampata a fuoco dentro. Non voleva pensare a quante volte avrebbe dovuto esaminare quelle scene, non ora.
"Come... lei come li ha avuti?"
Rita Skeeter guardò Hobbes dritto negli occhi color nocciola.
"Questa é una storia un tantino lunga. Diciamo che le circostanze mi hanno consentito di trovarmi all'interno della tasca della signorina Hermione Granger, in un forma molto piccola."
Hobbes divenne molto, molto confuso. Rita vide il poco colore che aveva riacquistato scemare...
"Una forma piccola, appartenente al regno animale, dai bei colori e legata simbolicamente al cuore... uno scarabeo."
La comprensione esplose come un lampo.
"Si, non sono registrata come Animagus. So che questo é un crimine. Ma per favore, per favore. Per il momento le chiedo di non concentrarsi su questo."
Hobbes tornò a guardare il pensatoio con un sospiro pesante.
"Come ha detto che si chiama la ragazza?"
"Hermione Jean Granger."
Hobbes sembrò riconoscere qualcosa nel suono di quel nome. "Una studentessa della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts."
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You Must be Miss Granger
FanfictionLucius sorrise crudelmente, Hermione Granger si riempì di un mesto luccichio sardonico. "Piccola, sporca....!" Ma Hermione Granger - che aveva imparato a sue spese a non fare più incantesimi per rabbonire o soggiogare quell'uomo - decise di...