29 - L'Oscuro Signore

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"Che cosa succede?"

Qualcosa era cambiato, nell'aria. Era come se una coltre plumbea avesse avvolto la casa.

Draco Malfoy tese le orecchie come un cerbiatto sorpreso dai lupi nel folto della foresta.

Hermione Granger aveva rialzato la testa dal cuscino e dalle braccia di Draco.

Un secondo prima erano immersi in quella coltre di calore, nel nido delle loro braccia, quello dopo era come se una misteriosa minaccia incombesse su di loro.

Hermione cercava di capire da dove proveniva quell'orribile sensazione, che cos'era soprattutto, perché niente era cambiato, nulla si era mosso, eppure Hermione stava frugando con lo sguardo ogni angolo in cerca di spiegazioni...

poi la porta si spalancò e la madre di Draco Malfoy corse nella stanza.

Il fatto che Narcissa non facesse una piega nel vedere i due ragazzi ancora abbracciati sul letto la diceva lunga.

Lady Malfoy era terrea in volto ed aveva molta, molta fretta.

"Via. Via, vieni via!"

"Madre! Che cosa succede?"

Draco si era aggrappato ad Hermione. La ragazza si sentiva così stordita da non accorgersi che Narcissa Malfoy le aveva buttato addosso una tunica molto pesante, ma l'istinto le disse di infilarsela in tutta fretta.

Narcissa Malfoy separò il figlio da Hermione Granger e gli rispose: "L'Oscuro Signore sta arrivando!"

*

Hermione inciampò, non cadde solo perché era così terrorizzata che avrebbe volato invece di camminare. Narcissa la trascinò fino ad una porta del primo piano che si materializzò nel muro non appena venne sfiorata con la bacchetta. Si spalancò una stanza dalla tappezzeria verde antico, piena di pergamene e vecchie bottiglie di pozioni, ma c'erano anche complessi strumenti dorati, una scrivania, un mappamondo e molti ritratti addormentati nelle loro cornici.

Narcissa la spinse dentro. Hermione ebbe appena il tempo di rendersi conto di come quell'antro segreto fosse in realtà una parte del salone. Si infilò una mano in tasca cercando la bacchetta e non la trovò. Era rimasta al piano di sopra.

Il dilagare del suo panico investì in pieno Narcissa Malfoy, che però ebbe il potere inaspettato di arginarlo.

"Da qui dentro non può accorgersi della tua presenza, ne' con la magia, ne' con altri mezzi. Questa é un'area protetta della casa."

E Draco? Draco, perché lui restava fuori? Ma la porta si richiuse dall'esterno sul volto terrorizzato di Hermione prima che la ragazza potesse chiederlo.

*

L'Oscuro Signore non era solo. Oh no, c'era il padrone di casa con lui.

Lord Malfoy indossava il suo elegante completo nero, quasi una replica di quello che aveva avuto al Ministero quella notte, era pulito fino all'eccesso, perfettamente pettinato e sbarbato.

Hermione ci aveva messo poco a scovare uno spioncino celato dietro uno dei ritratti.

Per molti minuti aveva indugiato. E se sbirciare le avesse tolto di dosso la protezione dell stanza? Se significava offrire a Voldemort uno spiraglio?

Ma poi la ragione aveva avuto la meglio, o forse la curiosità.

Dalle pareti poteva comunque sentire, più o meno, quello che accadeva al di là. Segno che c'era una logica in come era concepito quel nascondiglio.

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