Il Silenzio era assoluto.
Non si sentiva nemmeno respirare.
Fu Dolores Umbridge, dopo infiniti istanti, a romperlo.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts ricadde seduta sulla sua morbida poltrona imbottita di velluto rosa.
Sembrava una prugna rinsecchita. Il suo viso era altrettanto aspro, ed alla luce tremula delle luci rosate era ancora più feroce.
Albus Silente, senza che nessuno lo vedesse, aveva stretto la mano intorno alla Bacchetta. Era il solo ad avere la minima padronanza di se', lì dentro.
Dopo Dolores Umbridge, il cui veleno saturava l'aria. Lei si che sembrava al lavoro per cercare di arginare la marea, a guardarle la fronte si vedeva il febbrile lavorio del suo piccolo, crudele cervello.
Quando un forte schiocco risuonò nel piccolo ambiente rosa la sorpresa fu tale che Neville rotolò ai piedi della scrivania e Harry balzò in piedi come una molla, la Bacchetta alta di fronte a se'.
Ma un attimo dopo si rese conto che puntava dritto Cornelius Caramell, il Ministro della Magia. Caramell aveva semplicemente fatto scattare la serratura dello studio di Dolores.
Vide Harry, sbiancò fino alla punta dei capelli e si mise a gridare: "Attentato! Attentato!"
Due uomini in uniforme nera lo oltrepassarono, buttandolo di lato, e si avventarono a testa bassa su Harry. Non arrivarono nemmeno a sfiorarlo: Silente ne disarmò uno con una piccola torsione del polso e mandò l'altro a schiantarsi contro il muro, dove infranse parecchi piattini decorativi rosa ed infine si accasciò, esanime.
Ma ormai era chiaro ciò che stava accadendo: altre cinque guardie si riversarono nel piccolo studio rosa, che ben presto fu pieno di polvere, grida e rumore di fragili suppellettili infrante.
L'ultima cosa che Hermione vide, fu Albus Silente cercare di staccarla da Lucius, o forse Harry, i loro volti si confondevano. Hermione era finita a terra, i capelli pieni di frammenti di porcellana. Luna le aveva lanciato la Bacchetta, ma Hermione aveva adottato un metodo più immediato per liberarsi di Lucius, rifilandogli una gomitata nel basso ventre.
Silente evitò che lord Malfoy le scagliasse la maledizione Cruciatus, ma non poteva andare avanti per molto: altre guardie del Ministero premevano sulla porta.
Ci fu un boato assordante, nulla di paragonabile allo schiocco di una porta: tutto sprofondò nella nebbia.
*
Quando la coltre di diradò, la polvere di porcellana e legno si stava ancora posando. Silente era sparito, insieme a Rita Skeeter. Hermione sentì il panico gonfiarsi e poi esplodere come una bolla velenosa.
Aveva tenuto così tanto con se' la giornalista da essersi abituata alla sua presenza costante. Ora, Rita Skeeter e Silente avevano abbandonato la scuola.
Qualcuno tossì alla sua destra - Hermione vide la Umbridge spazzolarsi un po' di polvere dall'abito e poi chiamare a raccolta le poche forze superstiti.
Le due Guardie Ministeriali erano corse a nascondersi mentre infuriava la battaglia, ma ora si diressero verso gli altri due colleghi svenuti, quelli alla destra del Ministro della Magia.
Ne era spuntata una terza, un uomo alto con il volto olivastro che sembrava un'antica scultura di legno, e teneva sotto tiro Harry e Luna, entrambi disarmati. Lucius Malfoy cercava di avvicinarsi a Draco - che aveva un profondo taglio sulla guancia - ma il ragazzo gli dava le spalle.
Cornelius Caramell era ancora stordito, barcollava e piagnucolava.
Farfugliava.
"Dov'è Silente... dove..."
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You Must be Miss Granger
FanfictionLucius sorrise crudelmente, Hermione Granger si riempì di un mesto luccichio sardonico. "Piccola, sporca....!" Ma Hermione Granger - che aveva imparato a sue spese a non fare più incantesimi per rabbonire o soggiogare quell'uomo - decise di...