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𝙰𝙻𝙸𝙲𝙸𝙰 𝙿𝙾𝚅'𝚂

"Perfetto! Cos'altro ti serve?"
Domando ad Andrès mentre ci dirigiamo ormai alla cassa per pagare.
"Mm, vediamo..."
Controlla sulla lista, stando attento a non tralasciare niente, sembra molto concentrato.
"Qui c'é scritto che l'ultima cosa di cui ho bisogno é un bacio dalla rossa che ho qua davanti."
Subito mi scappa una piccola risatina, mi mordo il labbro inferiore e mi volto dall'altra parte.
Amo questo lato di Andrés, una delle cose che piú mi piacciono di lui é che riesce a farmi ridere, ma ridere per davvero, e anche troppo direi.
Improvvisamente, mette le mani sul carrello davanti a me, io sono girata verso di lui e sono completamente bloccata.
Si avvicina a me e, appunto, mi bacia.
Non ci importa avere gli occhi di tutti addosso, a noi bastano le nostre labbra che si danno piacere a vicenda.
Le mie mani si poggiano sul suo petto, stringendogli la giacca per attirarlo ancor di più verso di me.
"Mi fai impazzire."
Mi sussurra sulle labbra.
Gli sorrido e gli stampo un altro piccolo bacio sulla bocca.
Poi paghiamo ed usciamo dal supermercato.

𝙰𝙽𝙳𝚁𝙴̀𝚂 𝙿𝙾𝚅'𝚂

Appena ho salutato Alicia, ho sentito un vuoto dentro; vorrei stare ventiquattro ore su ventiquattro in sua compagnia.
La cosa che mi rassicura, é che la rivedró stasera.
Tatiana non tornerà prima di domani, quando va da sua madre è sempre così, e me l'ha confermato lei stessa poco fa con un messaggio.
Questa sera perciò, ho invitato Alicia a casa mia, per provare insieme i quattro vini rossi che abbiamo comprato questa mattina al supermercato.
Sono le 18:30, le ho detto di venire alle 20:00.
Vado a farmi una doccia per iniziare a prepararmi, pensando intanto a cosa mettere.
Alla fine opto per un completo giacca e pantaloni tutto nero, abbinandoci anche la cravatta.
Sono indeciso in verità se abbinare cravatta o papillon.
Mi metto davanti allo specchio per minuti interminabili, continuando a scambiarli dalla mia camicia bianca.
Alla fine, dopo molto tempo, scelgo il papillon, anch'esso di colore nero.
Stando tutto questo tempo a scegliere tra cravatta e papillon, si sono fatte le 19:30, perciò inizio ad apparecchiare la tavola: per cena ordineremo due pizze e proveremo, appunto, i quattro vini rossi.
Al centro del tavolo metto una candela dorata e la accendo, creando un'atmosfera speciale.
Posiziono due bottiglie di vino da un lato e due dall'altro, e poi i piatti, le posate, i bicchieri ed i tovaglioli.
Appena finisco, il campanello suona.
Vado immediatamente ad aprire ad Alicia il portone dal citofono, e aspetto che salga.
Mi siedo a tavola e quando varca la porta, credo di avere un mancamento: é meravigliosa, indossa un completo come il mio, tutto nero.
La giacca le sta larghissima, ma le sta divinamente, e i pantaloni a zampa la rendono ancor più bella.
I tacchi quindici, anch'essi neri, la rendono alta, e i suoi bei capelli rossi raccolti in una coda, la rendono perfetta.
"Ciao."
Mi dice per poi sedersi all'altro capo del tavolo.
"Sei magnifica."
Le dico io.
Ho lo sguardo fisso sull'apertura della sua giacca, che lascia intravedere il seno.
"Anche tu sei molto bello."
Mi dice sorridendomi.
Le sue labbra, decorate con un rossetto rosso scuro, le danno quel tocco in più.
"Ordiniamo?"
Le chiedo, cercando di calmare l'eccitazione che ho in corpo.
"Va bene."
Prendiamo le pizze, entrambe margherite, e aspettiamo che ce le portino.

"Gara di vini?"
Mi domanda Alicia immediatamente dopo aver terminato l'ultimo pezzo di pizza, così come me.
"Prego."
Le dico allungando la mano, invitandola a scegliere la prima bottiglia da aprire.
Lei non mi stacca gli occhi di dosso mentre prende il vino alla sua sinistra.
Lo stappa e riempie i due bicchieri.
"Salute."
Le dico.
"Salute."
Mi risponde.
Appena entra in contatto con la mia gola, provo una sensazione fantastica.
Questo vino é ottimo!
"Com'é?"
Mi domanda Alicia.
"Stupefacente...come te."
Non resisto più, basta, devo accorciare le distanze con lei, adesso.
Mi alzo di scatto per andarle vicino, le metto una mano sul collo per farle alzare la testa verso di me e la bacio violentemente.
Il suo sapore si mischia a quello del vino nella mia bocca, e non esiste cosa migliore.
Non ho mai provato sensazioni migliori di queste in tutta la mia vita, Alicia é differente da tutto e da tutti, Alicia é unica.
"Sai che non faremo niente senza il tuo consenso, non mi permetterei mai e poi mai"
Le dico a meno di un centimetro dal suo viso, mentre le accarezzo la guancia con un dito.
"E se io ti dicessi di sì?"
Un brivido dentro di me si accende, e non resisto alla tentazione.
Alicia si alza e si mette seduta sul tavolo, spostando gli oggetti più in là.
"Sono tutta tua, ne hai voglia?"
Mi lecco le labbra e subito mi insinuo in mezzo alle sue gambe.
Torno ad assaporare il gusto della sua lingua; la sua saliva mi inonda la bocca, sono tre metri sopra il cielo.
La accarezzo piano in mezzo al seno, fino a scendere al primo bottone della giacca che porta, aprendolo.
Lentamente, li apro tutte e tre, e finalmente posso ammirarla.
"Sei magnificamente perfetta."
Mi chino a baciarle il seno destro, inspiro il suo profumo, che mi inonda completamente le narici, drogandomi.
Prendo in bocca il suo capezzolo, iniziando a succhiarlo, potendola sentire dimenarsi e tirarmi i capelli.
"Andrés..."
Ansima.
"Cosa c'é?"
Le domando rialzandomi all'altezza del suo viso.
Poggio la mia fronte contro la sua, ho voglia di slegarle i capelli.
"Posso?"
Le domando prendendo in mano la sua perfetta coda di cavallo.
Lei annuisce e io la libero, rivelando la sua bella chioma rossa.
Affondo il naso nella sua testa, ha un odore così buono, così dolce...
"Mm, Andrés..."
Il suono tono di voce è incredibilmente eccitato.
"Vuoi che ti scopi, non é cosí?"
Le accarezzo un fianco, le mie mani in contatto con il suo corpo nudo le fanno venire la pelle d'oca.
Si morde un labbro, chiude gli occhi ed annuisce.
"Lentamente, Ali, lentamente..."
Le sussurro.
Le tolgo completamente la giacca, marchio il suo collo con i miei baci bagnati, scendendo poi sulle spalle, sul seno e sulla pancia.
Con calma, le sfilo i pantaloni, ammirandola poi solo con l'intimo indosso.
Indossa delle mutande nere di pizzo che mi mandano fuori di testa.
"Mi piace il pizzo, sai?"
"Non mi dire..."
Mi risponde mordendosi il labbro inferiore.
Le bacio l'interno coscia, facendola rabbrividire.
Non ce la fa più, la sto torturando.
Le sfilo allora anche l'intimo, e finalmente posso ammirarla completamente nuda.
"Sei scolpita..."
Lo esclamo facendomi scappare anche una bestemmia.
Mi tocco la fronte, non credo di aver mai visto una donna più bella di lei.
Mi alzo nuovamente all'altezza del suo viso,
premendo il mio corpo ancora vestito contro di lei.
"Lo senti? Cosa mi fai?"
La mia erezione minaccia di uscire dai pantaloni, difatti mi affretto ad abbassarmeli, rimanendo in boxer.
Strofino il mio membro ancora coperto su di lei, facendole buttare la testa all'indietro ed aprire la bocca.
Mi metto due dita in bocca, iniziando a succhiarle sotto i ll suo sguardo di fuoco.
"Succhia."
Le dico una volta estratte.
Lei le prende e le succhia con avidità, facendomi andare fuori di testa.
Gliele estraggo dalla bocca e le sfiorò l'intimità.
"Andrés, muoviti..."
Lo vuole, da morire; e anche io.
Cosí, la accontento, facendo entrare le mie dita dentro di lei.
"Cazzo..."
Esclama aprendo la bocca e chiudendo gli occhi, inondata dal piacere.
"Così Ali, impazzisci per me."
Si aggrappa al mio corpo, si spinge ancor di più contro di me, ed io porto le mie dita sempre più in profondità.
"Porca puttana..."
É meraviglioso sentirla imprecare mentre si danna per me, per il piacere che le sto facendo provare.
Sento che sta per raggiungere l'apice, sento che sta per venire.
"Vieni per me, ti prego."
La incito io.
Mi accontenta poco dopo, venendo sulle mie dita.
Il suo petto fa su e giù, insieme al mio cuore.
Le emozioni che mi fa provare sono incredibili.
"Adesso ti farò andare sulla luna."
Le assicuro liberando finalmente il mio membro dai boxer, diventati ormai di troppo e troppo stretti.
Entro dentro di lei facendola gridare in preda al piacere più assoluto.
"Cazzo, cazzo, cazzo!"
Mi sto eccitando, spingo sempre più forte, sempre più veloce, portandola verso le stelle.
"Ah, Andrés!"
Mi chiama, geme, ansima, e la stanza assume un aspetto erotico, caldo, bollente.
"Più veloce, più veloce!"
Mi ordina gridando sempre più forte.
Spingo il suo corpo contro il mio, sempre di più, aumentando le spinte, secondo dopo secondo.
"Non fermarti, per favore!"
Spezza i suoi gemiti mangiandomi la bocca, infilando la lingua ed intrecciandola con la sua.
Le bottiglie di vino sul tavolo, non fanno che oscillare, oscillare ed oscillare.
A noi non importa, a noi basta avere l'altro.
A me basta lei, a lei basto io.
"Andrés, sto per venire..."
Ha il respiro affannato, non riesce a parlare.
"Vieni, voglio sentirti."
Spingo sempre di più per farla arrivare, ma il problema é che sto per arrivare anche io.
"Cazzo, ti prego!"
Si dimena, io la tocco ovunque.
E dopo poco, viene urlando il mio nome.
"Brava Ali, brava..."
La accarezzo le labbra per poi baciargliele; do le ultime spinte, per poi venire dentro di lei.
"Merda!"
Esclama Alicia.
La sensazione del mio liquido caldo tra le sue gambe, la fa gemere forte, non le resisto, é pura droga per me.
"Ti é piaciuto?".
Le chiedo all'orecchio.
"Da morire..."
Sta cercando di regolarizzare il respiro, si aggrappa a me, mi avvolge a sé.
"Sei fantastica amore..."
Appena utilizzo quel nomignolo, mi guarda negli occhi.
É stato spontaneo, la mia bocca ha parlato da sola.
"Amore?"
É perplessa, sarà che sta provando mille emozioni diverse, ma non percepisco cosa le abbia arrecato il mio nomignolo.
"Shhh..."
La zittisco sollevandole il mento e baciandola sulle labbra.
Questa é stata una delle serate più belle della mia vita.

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hehehehe

𝑁𝑜 𝑡𝑒 𝑣𝑜𝑦 𝑎 𝑑𝑒𝑗𝑎𝑟 𝑐𝑎𝑒𝑟- 𝙱𝚎𝚛𝚕𝚒𝚌𝚒𝚊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora