𝙰𝙻𝙸𝙲𝙸𝙰 𝙿𝙾𝚅'𝚂
"Amore?"
Sono immersa nei miei pensieri mentre guardo un film su Netflix e mangio patatine.
Andrès sta cercando una culla per la bambina su internet, è incollato al computer da non so quanto tempo.
"Dimmi."
"Vieni a vedere cosa ho trovato."
No, adesso mi toccherà alzarmi dal divano!
In queste ultime due settimane, non mi va di fare nulla: mangio e guardo la televisione.
L'unica cosa che mi tiene attiva è il lavoro, ma non ci vado tutti i giorni, anzi, a dire il vero Tamayo mi chiama addirittura meno rispetto a prima, forse per paura che mi stanchi troppo, ma mi farebbe solo che bene.
Fra quattro giorni, entro nel quinto mese di gravidanza, non immagino come sarà il nono.
Mi alzo controvoglia dal divano per andare a sedermi al tavolo con Andrès.
"Che ne dici di questa?"
Mi domanda mostrandomi la foto di una culla tutta rosa, piena di fiocchi sui lati.
"Non ti sembra un po' troppo esagerata?"
Gli chiedo osservando bene tutte quelle decorazioni.
"Va bene, ne cerco un'altra, ho capito."
Sbuffo per poi tornare a sedermi sul divano, quando improvvisamente squilla il telefono di casa.
"Non chiama mai nessuno qui sopra."
Osserva Andrès, ed effettivamente è vero.
Gli unici che hanno questo numero sono mia madre, mio padre e suo fratello.
Lui lo prende e risponde.
"Pronto?"
Mi giro verso di lui per tentare di capire di chi possa trattarsi, se hanno sbagliato, o se è pubblicità, non si sa mai.
"È Sergio."
Mi dice Andrès.
Sicuramente vorrà sapere il sesso del bambino, ho scritto a tutti i miei colleghi e parenti tra ieri e oggi.
Sergio lo avremmo chiamato questa sera, ma ha fatto prima lui a quanto pare.
"Va benissimo, glielo riferisco."
Sento dire ad Andrès.
"Amore, ascolta, Sergio ci ha invitati a pranzo domani per "festeggiare" il sesso del bambino, che gli dico?"
"Digli che va benissimo."
"Sentito?"
Non vedo l'ora che lo sappia anche lui.𝙸𝙻 𝙶𝙸𝙾𝚁𝙽𝙾 𝚂𝙴𝙶𝚄𝙴𝙽𝚃𝙴
𝙰𝙽𝙳𝚁𝙴́𝚂 𝙿𝙾𝚅'𝚂"Come sei bella!"
Esclamo guardando Alicia che si è preparata per il pranzo di oggi.
Ha messo un vestito a maniche lunghe, di velluto, che le arriva sotto al ginocchio.
Ai piedi delle scarpe con il tacco non troppo alto, sotto mio consiglio.
Io per l'occasione, ho messo giacca e pantaloni blu, con una camicia bianca sotto e il papillon dello stesso colore della giacca.
"Anche tu sei bellissimo."
Mi dice per poi baciarmi.
Quel bacio diventa sempre più passionale, avrei voluto durasse ore, ma siamo in ritardo.
"Saremmo dovuti essere da Sergio alle 13:00, sai?"
Le dico ridendo: sono le 13:30.
"Perché, che ore so-"
Si blocca guardando l'orario sul cellulare.
"Oh cazzo!"
Corre in bagno a pettinarsi i capelli, cercando di farsi una coda.
"Faccio io?"
Le chiedo.
"Sbrigati."
Prendo la spazzola, l'elastico e le faccio una coda alta modestamente perfetta.
"Andiamo."
Dice, ma la blocco facendola voltare verso di me.
Inizio a toccarla un po' ovunque, mentre si ribella al mio tocco.
"Andrès, siamo in ritardo..."
"Minuto più, minuto meno, che importa?"
Le bacio le labbra, le stringo i fianchi, ho un ardente desiderio di farla mia ora.
"D'accordo andiamo."
Le dico poco dopo.
Lei sbuffa ed alza gli occhi al cielo.
Successivamente usciamo finalmente di casa."Ciao Alicia, ciao Andrés!"
Esclama mio fratello venendoci incontro.
"Ciao anche anche a te."
Dice chinandosi all'altezza della pancia di Alicia.
"Bene, vogliamo entrare?"
Ci domanda."
"Certo, comunque scusaci il ritardo."
Gli dico mentre entriamo e ci accomodiamo a tavola.
"Non preoccuparti."
Per pranzo, Sergio ha cucinato un'ottima pasta con le melanzane, già é tutto pronto, e il profumo é magnifico.
"Allora?"
Mio fratello sembra molto agitato, ma é così ogni volta che é in compagnia di Alicia, perciò non ci faccio nemmeno più molto caso ormai.
Vuole sapere il sesso del bambino; io e Alicia ci guardiamo, annuisco per darle l'okay.
"Vi ascolto."
Continua.
La mia donna prende la mia mano e la stringe forte.
"É una bambina."
Piano piano, sul suo viso spunta un sorriso, facendo sorridere anche me.
"Congratulazioni, davvero."
Alicia mi guarda e sorride anche lei.
"E...come la chiamerete, se posso sapere?"
"Oh, questo ancora non lo sappiamo, ci vorrà tempo."
Risponde Alicia.
"Magnifico."
É estremamente nervoso, ancor più di prima, dovrei parlarci, penso abbia paura che lo lasci solo, non volendo più portare avanti il progetto della rapina.
Non appena finiamo di mangiare, mio fratello si alza da tavola, così decido di seguirlo.
"Lo aiuto a sparecchiare."
Dico ad Alicia.
"Va bene."
Vado in cucina e lo trovo lí a riflettere.
"Cosa c'é?"
Domando.
"Che pensi di fare adesso?"
Me lo chiede con calma.
"Non ti sto abbandonato Sergio...vorrei dedicarmi a questa bambina più di qualunque altra cosa al mondo, ma sai che non lascerei mio fratello."
"Andrés, stiamo costruendo una cosa molto seria, o pensi alla bambina, o pensi a questo progetto, non puoi fare entrambe le cose, e te l'ho già detto."
"E che vorresti dirmi? Di abbandonare mia figlia e Alicia, quando non ne avrei motivo? Ne abbiamo già parlato, non rinuncio alla donna della mia vita per una rapina!"
"Fai come vuoi, quando saprai cosa fare avvisami."
Esce dalla cucina con i secondi piatti per metterli in tavola.𝙰𝙻𝙸𝙲𝙸𝙰 𝙿𝙾𝚅'𝚂
Ne approfitto per andare in bagno, mentre Andrés e Sergio sono in cucina a parlare.
So dove si trova, dopo tutte le volte che siamo venuti qui: infondo al corridoio, bisogna passare davanti alla cucina.
Non vedo l'ora di poter mangiare il secondo, la gravidanza mi mette molta fame, forse troppa.
Mentre mi dirigo in bagno, sento dalla cucina la conversazione di Andrés e Sergio, e quando capisco che si parla di me, mi fermo ad ascoltare.
"Andrés, stiamo costruendo una cosa molto seria, o pensi alla bambina, o pensi a questo progetto, non puoi fare entrambe le cose, e te l'ho già detto."
"E che vorresti dirmi? Di abbandonare mia figlia e Alicia, quando non ne avrei motivo? Ne abbiamo già parlato, non rinuncio alla donna della mia vita per una rapina!"
"Fai come vuoi, quando saprai cosa fare avvisami."
Vedo poi l'ombra di uno dei due-credo sia Sergio-venire verso la porta, così mi precipito più che perplessa nuovamente in sala da pranzo.
Una rapina?
Che cazzo significa?
Non so cosa gli stia saltando in mente, cosa gli stia mettendo in mente suo fratello, ma io e Andrès tornati a casa avremmo molto di cui parlare.
Devo capire che cazzo sta succedendo, di che cazzo di rapina hanno parlato.
"Scusa l'attesa amore."
Mi dice Andrès baciandomi sulle labbra velocemente non appena si siede.
"Non preoccuparti. Mangiamo?"
Il secondo piatto è vuoto in cinque minuti, è davvero ottimo.
Ma in questo momento mi sento presa in giro da Sergio-in verità da entrambi.
"Sergio, ti ho visto agitato. Come mai?"
Lui subito alza gli occhi dal piatto a me, visiblemente nel panico.
Ha paura che possa averlo beccato?
Che figlio di puttana!
"Niente Alicia, grazie, sto bene...non preoccuparti."
Mi fa un sorriso teso e tirato, poi quando distolgo lo sguardo percepisco il suo sollievo.
"Ti senti bene?"
Mi domanda Andrès mettendomi una mano sulla pancia.
Quel gesto mi fa uno strano effetto dopo ciò che ho potuto ascoltare.
È come se davanti non avessi il mio uomo, ma un perfetto estraneo.
"Si. Si, sto bene."
Sono un po' fredda nella risposta, prima andiamo via, meglio è.
"Sicura?"
Mi continua a chiedere.
"Tranquillo, davvero, ti ho detto che sto bene."
"Sei stanca? Vuoi tornare a casa?"
Tutta questa gentilezza...ormai tutto mi sa di menzogna, non è più come prima, mi sento ingenua, tradita, non so.
"Tu vuoi tornare?"
"Se mi dici che hai bisogno di riposare, torno."
Mi accarezza il viso e mi sorride.
"Torniamo."
Gli dico per poi distogliere immediatamente lo sguardo dal suo.
"Sergio, scusaci molto, ma noi torniamo a casa. Alicia ha bisogno di riposare."
"Ma certo, capisco. Vi accompagno fuori."
Si alza da tavola, anche lui con il piatto vuoto davanti: avevamo finito di mangiare in realtà.
"Ciao Alicia."
Mi dà due due baci sulle guance e poi salgo in macchina, dopo poco sale anche Andrès e torniamo a casa.𝙰𝙽𝙳𝚁𝙴́𝚂 𝙿𝙾𝚅'𝚂
Appena rientriamo, Alicia corre subito a mettersi il pigiama e successivamente sotto le coperte.
Le preparo una tazza di the caldo, mi metto il pigiama e la raggiungo.
"Sei stanca?"
Le accarezzo il viso, ha gli occhi chiusi, mi dà le spalle e non mi risponde.
"Che hai?"
Prende un bel respiro e mi dice:
"Andrès, dobbiamo parlare."
Si alza a sedere sul materasso e mi guarda.
Di cosa vorrà parlarmi?
Non capisco.
"Ti ascolto."
Le prendo la mano, ma lei toglie la presa bruscamente.
"Ti ho sentito mentre parlavi con Sergio. Che significa la storia della rapina?"
Immediatamente mi paralizzo, penso subito che abbia intenzione di denunciarmi o cose simili.
"Andrès, non so cosa tuo fratello ti stia mettendo in testa, ma tu sai bene che lavoro faccio, perché fai questo? Perché mi menti?"
"Amore guardami."
Le prendo il viso tra le mani e la costringo a guardarmi negli occhi: non voglio perderla, per nulla al mondo.
"Io per te sono disposto a rinunciare a tutto questo."
"Ma non dovevi proprio farti influenzare, Andrès!"
Molla la presa e si alza dal letto.
"Mi serve tempo."
Mi dice.
"Tempo per cosa?"
"Per pensare. Ma ti dico già che se le cose stanno così, io non farò niente contro di te, ma non puoi stare qui."
Mi sta cacciando? Mi sta lasciando?
Che cazzo succede?
"Che...che stai dicendo?"
"Che dobbiamo prendere strade diverse, mi dispiace. Domattina ne parliamo definitivamente, adesso sono molto stanca, vado a dormire."
Noto che prende una coperta e fa per andarsene.
"Dove dormi?"
"Sul divano."
Appena chiude la porta, tiro un pugno al materasso.
Non è vero, non me l'ha detto veramente, non lei.
Mi sta lasciando, così mi frantumerà il cuore.
Prendo il the caldo che le avevo preparato e glielo porto.
"Ti avevo fatto questo."
"Grazie, adesso mi lasci sola?"
Lo prende ed io me ne torno in camera, sotto le coperte e con qualche lacrima che ogni tanto mi riga il viso.
Maledizione!————————————————-
🥲🥲🥲(scusate il ritardo hihihi)
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𝑁𝑜 𝑡𝑒 𝑣𝑜𝑦 𝑎 𝑑𝑒𝑗𝑎𝑟 𝑐𝑎𝑒𝑟- 𝙱𝚎𝚛𝚕𝚒𝚌𝚒𝚊
FanfictionUna donna che non ama mostrare le proprie debolezze, che ama il suo lavoro, vendicativa al massimo se le fai un torto. Un uomo furbo, astuto, che crede nel sentimento dell'amore con tutto se stesso, ladro professionista con la passione per la pittur...