𝙳𝚄𝙴 𝙶𝙸𝙾𝚁𝙽𝙸 𝙳𝙾𝙿𝙾
𝙰𝙽𝙳𝚁𝙴́𝚂 𝙿𝙾𝚅'𝚂Io e Alicia veniamo svegliati dalla suoneria del mio telefono: mio fratello mi sta chiamando.
Sono le otto e mezza del mattino, cosa vorrà mai a quest'ora?
"Ma chi è?"
Domanda Alicia stropicciandosi gli occhi.
"Sergio."
Mi alzo e vado in sala da pranzo per poter parlare al telefono senza disturbarla.
"Pronto?"
"Andrès, ciao."
"Ciao fratellino, dimmi tutto."
"Ecco, mi chiedevo se foste liberi per pranzo...tu e Alicia."
Sorrido quando pronuncia il nome della mia donna.
È bello sapere che finalmente abbia capito che non c'è niente di cui preoccuparsi.
"Ma certo, grazie dell'invito."
"A dopo allora."
"A dopo Sergio."
Attacco la chiamata e corro in camera da Alicia per farle sapere dell'invito.
"Amore, mio frate-"
Mi blocco non trovandola.
"Amore?"
"Andrès...potresti...potresti venire in bagno?"
Mi precipito da lei e la trovo per terra di fronte al water.
"Che cazzo hai fatto?"
Le domando un po' spaventato.
"Mi viene da vomitare...e mi gira la testa..."
Si porta una mano sulla fronte e una sulla pancia.
"Quando ti sei svegliata già stavi male?"
Annuisce.
"Quando ti è squillato il telefono e ho aperto gli occhi, mi girava."
Le metto una mano sulla fronte, per vedere se è calda, ma non sembra.
"Non scotti...vuoi misurare lo stesso la febbre? Ti porto il termometro?"
"Mi aiuti ad alzarmi?"
Mi chiede.
La prendo per mano e la porto in camera.
"Dico a Sergio che non andiamo? Ci ha invitato a pranzo."
Le domando mettendomi sul letto vicino a lei e accarezzandole il viso.
"Può stasera? Se sto meglio..."
"Non voglio che ti sforzi, okay?"
"Non preoccuparti, tu chiedigli se può per stasera."
Lascio riposare Alicia e torno in sala da pranzo a chiamare nuovamente mio fratello.
"Andrès, dimmi."
"Ascolta, Alicia non si sente molto bene, mi ha chiesto di chiederti se per stasera fossi libero."
"Per cena?"
"Si."
"Ma certo, va benissimo."
"Perfetto, a stasera. Se cambia qualcosa, ti faccio sapere."
"Ciao Andrès."
"Ciao fratellino."
Torno in camera da Alicia, che si è addormentata.
Mi siedo accanto a lei e la abbraccio, baciandole la testa.
"Come ti senti?"
Le chiedo vedendola muoversi.
"Male..."
"Chiamo il dottore?"
"Per un po' di nausea e giramenti di testa?"
Mi chiede ridendo.
A quel punto, quando mi elenca effettivamente i suoi sintomi, penso all'ultima volta in cui abbiamo fatto sesso.
Non abbiamo utilizzato alcun tipo di precauzione, quindi facendo due più due, Alicia potrebbe essere incinta.
Si volta verso di me e mi accarezza la guancia.
"Che hai? Sei pensieroso."
"Ma non ti viene in mente che potresti essere incinta?"
Appena le dico questo, lei scoppia a ridere.
"Sono serio."
"Come potrei essere incinta se...aspetta...cazzo!"
Si blocca immediatamente e prende il telefono.
Controlla l'applicazione che traccia più o meno quando dovrebbe arrivarti il ciclo, e si porta una mano alla bocca non appena legge- e leggo anch'io- "ritardo di due settimane e tre giorni".
"Due settimane non è tanto...magari hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male."
Le dico.
"Se ti fa stare più tranquilla, vado a prenderti un test di gravidanza."
Aggiungo mettendole una mano dietro la schiena ed accarezzandola.
"Meglio."
Mi preparo e vado nella farmacia più vicina a comprare un test di gravidanza per Alicia.
Non penso di poter descrivere ciò che provo in questo momento, se fosse incinta sarei la persona più felice del mondo.
Mi piacerebbe vivere l'infanzia di mio figlio-o mia figlia-come non ho potuto fare con Rafael, e soprattuto lo vorrei con la donna che amo.
Non appena la ragazza alla cassa mi passa la scatola, mi tremano le mani, non capisco più niente.
Mi dirigo velocemente a casa, per non lasciare troppo tempo Alicia da sola.
"Amore?"
Non appena mi chiudo la porta alle spalle, la chiamo per vedere se è sveglia.
"Sono in camera."
Immediatamente la raggiungo.
"Come stai?"
"Ho vomitato due volte mentre eri fuori."
"Ti preparo qualcosa di caldo?"
"Si. Io intanto faccio il test."
Annuisco e glielo porgo.
"Il risultato...guardiamolo insieme. Aspettami."
Le dico con la voce che trema un po'.
"Va bene."
Vado a prepararle una camomilla calda, sperando che la faccia stare un po' meglio.
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𝑁𝑜 𝑡𝑒 𝑣𝑜𝑦 𝑎 𝑑𝑒𝑗𝑎𝑟 𝑐𝑎𝑒𝑟- 𝙱𝚎𝚛𝚕𝚒𝚌𝚒𝚊
FanfictionUna donna che non ama mostrare le proprie debolezze, che ama il suo lavoro, vendicativa al massimo se le fai un torto. Un uomo furbo, astuto, che crede nel sentimento dell'amore con tutto se stesso, ladro professionista con la passione per la pittur...