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𝙰𝙽𝙳𝚁𝙴̀𝚂 𝙿𝙾𝚅'𝚂

"Sei la perfezione, Alicia."
Le dico sincero, a un millimetro dalle sue labbra, con il fortissimo desiderio di posarle per la quarta volta sulle mie.
Lei mi sorride, e non ci metto un secondo a baciare quel bellissimo sorriso.
"Passo dopo passo, io voglio stare con te."
Le prendo la mano mentre le parlo, so che anche lei prova le stesse cose, lo vedo dai suoi occhi.
"Anche io voglio stare con te, Andrés."
Mi getta le braccia al collo e mi abbraccia forte, stringendomi a sé.
Quest'abbraccio é speciale, é unico, mai nella mia vita qualcuno mi aveva stretto in questo modo.
Anche io la stringo forte a me, per non farla scappare via, ma so che non lo farebbe.
"Andiamo adesso, devo portare il gelato a Germàn."
"Ci rivediamo?"
Le domando nervoso.
Non ho voglia di stare senza di lei per più di un giorno, sono triste che questo pomeriggio sia già terminato.
"Domani?"
Avrei voluto passare la notte insieme, ma senza il suo consenso non mi permetterei mai di insistere.
"Va benissimo."
Le lascio un piccolo bacio sulla testa e poi ci alziamo dalla panchina.
"Che cazzo!"
La sento esclamare subito dopo.
"¿Que pasa?"
Subito chiedo io.
La guardo e noto che si sta pulendo la maglia.
"Mi è caduto il gelato, fanculo!"
Scoppio a ridere, inizialmente Alicia mi guarda male.
"Che cazzo ti ridi?"
"Ho un deja-vù."
Le dico, alludendo alla sera in cui ci siamo conosciuti, quando mia moglie le ha macchiato il vestito di vino rosso.
"Che cretino!"
Esclama, scoppiando anche lei a ridere non appena riflette su ciò che ho detto.
"Dai, ci penso io."
Questa volta le do una mano, andiamo a prendere un fazzoletto in gelateria e le sistemo come posso la maglia.
"Ok, io prenderei la vaschetta di gelato."
Dice Alicia alla ragazza dietro al bancone.
La paga ed usciamo da quel posto per poi tornare davanti al portone di casa sua.
"Beh...a domani, allora."
Mi dice lei, mettendosi una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio.
"A domani."
Voglio salutarla bene, così la tiro a me e la bacio rudemente.
La mia lingua viaggia all'interno della sua bocca, è un continuo scambio di saliva.
Le tocco la coscia e gliela stringo, finalmente le mie mani entrano in contatto con la sua pelle nuda.
Lei sussulta un po' al mio tocco, ma si lascia andare completamente
Con la mano vado sempre più su, cercando di alzarle la gonna, entrando in contatto con la stoffa dei suoi slip.
"Aspetta..."
Mi dice con il fiato corto.
"Si, scusami."
Sono leggermente in imbarazzo.
"Mi piaceva ció che stavi facendo...ma aspetta."
Non capisco, difatti la guardo parecchio confuso.
Finché lei non si mette a cavalcioni su di me, costringendomi a spostare il sedile leggermente più indietro.
Mi prende le mani e mi invita a stringerle il culo.
"Che vuoi fare?"
Le domando, sussurrandoglielo all'orecchio.
"Nulla...zitto e baciami."
Non me lo faccio ripetere ulteriormente e poggio le mie labbra sulle sue.
Con le mani, le stringo il lato b con possessione, e rimarrei così per sempre.
Darei qualsiasi cosa pur di restare qui con lei.

𝙰𝙻𝙸𝙲𝙸𝙰 𝙿𝙾𝚅'𝚂

Sento la sua erezione premere contro di me, perciò mi spingo sempre di più verso il suo corpo, per sentirlo ancora di più.
Lo sto facendo impazzire, e lui sta facendo impazzire me.
Rimarrei così per sempre, ma ahimè, il gelato per mio marito penso si sia già sciolto da un pezzo.
"Devo andare..."
Ho il fiato corto, non riesco neppure a parlare.
Gli lascio un ultimo bacio sul collo, poi sulle labbra, lo saluto ed esco dall'auto.
Mi sistemo i capelli e la gonna prima di entrare in casa e una volta fatto, apro la porta.
Trovo Germàn sul divano mentre guarda Netflix.
"Il gelato?"
È l'unica cosa che mi chiede, non dandomi neanche il tempo di riprendermi dai due piani di scale fatti a piedi, visto l'ascensore fuori servizio per colpa del temporale dell'altra notte...quello che mi ha fatto baciare per la prima volta Andrès.
"Te l'ho preso, tranquillo. Penso si sia sciolto, lo metto nel freezer."
Gli dico, e dopo aver fatto questa faccenda, corro a farmi una doccia.
Mentre mi lavo, ripenso a tutte le parti del mio corpo che 𝑙𝑢𝑖 ha toccato poco fa mentre eravamo nell'auto.
La pelle d'oca si fa spazio insieme all'eccitazione dentro di me, e forse sto pensando di fare un passo in più.
Sono stata io a dirgli di non correre, e non voglio farlo, domani non faremo nulla, ma non avevo ancora provato ciò che ho provato quando mi ha toccata.
Le sue mani a contatto con la mia pelle, mi hanno mandata sulle nuvole, mi hanno fatta rabbrividire.
È stata una sensazione unica, e se ho provato tutto questo con un solo tocco, non immagino come sia scopare con Andrès.
Lui lo vuole, da morire, ma io?
Io lo voglio? Beh, si, ma tempo al tempo, non ne farò passare molto d'altronde.

𝙸𝙻 𝙶𝙸𝙾𝚁𝙽𝙾 𝚂𝙴𝙶𝚄𝙴𝙽𝚃𝙴
𝙰𝙽𝙳𝚁𝙴̀𝚂 𝙿𝙾𝚅'𝚂

Questa notte ho pensato tutto il tempo ad Alicia, e quando le ho mandato il messaggio della buonanotte, l'ho desiderata terribilmente accanto a me.
Non vedo l'ora di rivederla oggi, non le ho neppure dato un orario, un luogo, ma a me basta essere con lei francamente.
"Andrès, nel frigo non c'è molto, andresti a fare la spesa? Io devo andare da mamma tra poco, mi passano a prendere."
Mi dice mia moglie correndo da una parte all'altra della casa: si sta preparando per "andare da mamma", a detta sua.
Subito mi viene in mente che potrei portare Alicia al supermercato con me.
Sorrido mentre penso a quest'idea dell'ultimo minuto e subito le scrivo.
"Preparati, andiamo a fare la spesa."
Immediatamente mi arriva la risposta.
"Hai sbagliato chat per caso?"
Scoppio a ridere appena mi pone questo quesito.
"Ora più che mai sono nella chat giusta."
Senza preoccuparmi della risposta, vado a prepararmi per passarla a prendere.
Prima di uscire, segno sul cellulare le cose da comprare.
Tatiana è uscita prima di me, mi ha lasciato la macchina, così passo a prendere Alicia.
Una volta davanti al suo portone, le scrivo di essere arrivato.
Dopo qualche minuto la vedo scendere, è meravigliosa: indossa una gonna ed una camicetta beige, ha i capelli sciolti e gli stivaletti dello stesso colore del completo che indossa.
"Buongiorno."
Mi dice entrando in macchina per poi schioccarmi un bacio sulle labbra.
"Buongiorno a te. Sei bellissima."
Mi sorride e si morde il labbro inferiore.
"Allora? Gita romantica al supermercato?"
"Non volevo andarci da solo."
Le dico stringendomi nelle spalle.
Metto in moto la macchina e partiamo.

"Quale carrello ci servirà?"
Mi domanda Alicia all'entrata del supermercato: ci sono due tipi di carrelli, uno piccolo verde e quello classico molto ampio a quattro ruote.
"Io direi di prendere quello più grande."
Le consiglio.
Entriamo all'interno, ogni volta mi perdo negli infiniti reparti di questo posto, è gigantesco.
"Dove dobbiamo andare?"
Mi chiede.
"Dunque: pasta, latte, biscotti, cereali, marmellata, miele, banane, carote, funghi, formaggio uova e acqua."
"Perfetto, seguimi."
Mano a mano, prendiamo tutto quello che ci serve, anche qualcosa in più, capita sempre.
"A te non piaceva il vino rosso?"
Mi domanda Alicia.
"Si, perché?"
"Questo è il tuo paradiso allora."
Mi volto verso il reparto che mi indica con la testa, e vedo un'infinità di vini.
"Ceniamo insieme questa sera? Vuoi scegliere il vino con me?"
Le propongo.
"Ci sto!"
Non so dove guardare, c'è vino rosso ovunque io mi giri.
"Questo è pazzesco."
Dico ad Alicia prendendo in mano una bottiglia.
"Mm...che ne dici di questo?"
Me ne mostra un'altra.
"Prendiamole entrambe, no?"
Le chiedo.
"E stasera eleggiamo il migliore?"
"Si."
Continuiamo a passare lungo quella corsìa, sono incantato, e alla fine ne prendo quattro tipi diversi.
Non vedo l'ora di cenare insieme a lei.

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la cena che faranno>>>>
🫣🫣🫣

𝑁𝑜 𝑡𝑒 𝑣𝑜𝑦 𝑎 𝑑𝑒𝑗𝑎𝑟 𝑐𝑎𝑒𝑟- 𝙱𝚎𝚛𝚕𝚒𝚌𝚒𝚊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora