𝙰𝙻𝙸𝙲𝙸𝙰 𝙿𝙾𝚅'𝚂𝙄𝙡 𝙢𝙞𝙤 𝙣𝙤𝙢𝙚 𝙚̀ 𝘼𝙡𝙞𝙘𝙞𝙖 𝙎𝙞𝙚𝙧𝙧𝙖, 𝙞𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚 𝙙𝙞 𝙥𝙤𝙡𝙞𝙯𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝙈𝙖𝙙𝙧𝙞𝙙, 𝙙𝙞𝙧𝙚𝙞 𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤𝙧𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣 𝙙𝙪𝙗𝙗𝙞𝙤, 𝙖 𝙙𝙚𝙩𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙞 𝙢𝙞𝙚𝙞 𝙘𝙤𝙡𝙡𝙚𝙜𝙝𝙞.
𝙌𝙪𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙖𝙣𝙙𝙧𝙚𝙩𝙚 𝙖 𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚𝙧𝙚 𝙨𝙖𝙧𝙖̀ 𝙪𝙣𝙖 𝙛𝙖𝙫𝙤𝙡𝙖 𝙢𝙚𝙧𝙖𝙫𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤𝙨𝙖, 𝙖𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙗𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙫𝙚𝙣𝙜𝙤𝙣𝙤 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙚 𝙖𝙞 𝙗𝙖𝙢𝙗𝙞𝙣𝙞 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙙𝙞 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙖 𝙙𝙤𝙧𝙢𝙞𝙧𝙚.
𝙉𝙤𝙣 𝙚𝙨𝙞𝙨𝙩𝙤𝙣𝙤 𝙥𝙧𝙞𝙣𝙘𝙞𝙥𝙚𝙨𝙨𝙚, 𝙥𝙧𝙞𝙣𝙘𝙞𝙥𝙞, 𝙖𝙣𝙞𝙢𝙖𝙡𝙞 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖𝙣𝙩𝙞, 𝙢𝙖𝙜𝙞𝙚, 𝙘𝙖𝙨𝙩𝙚𝙡𝙡𝙞 𝙞𝙣𝙘𝙖𝙣𝙩𝙖𝙩𝙞; 𝙢𝙖 𝙞𝙡 𝙫𝙚𝙧𝙤 𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚...𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙚𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚 𝙚𝙘𝙘𝙤𝙢𝙚!
𝙇𝙤 𝙨𝙤 𝙗𝙚𝙣𝙚, 𝙘𝙧𝙚𝙙𝙚𝙩𝙚𝙢𝙞, 𝙚 𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙖 𝙚̀ 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖.
𝙈𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙥𝙤𝙨𝙖𝙩𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙨𝙤𝙡𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖, 𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙩𝙖 𝙖 𝙗𝙪𝙤𝙣 𝙛𝙞𝙣𝙚, 𝙥𝙤𝙞 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙧𝙚𝙩𝙚 𝙞𝙡 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚́.
𝙈𝙖 𝙞𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙖𝙧𝙧𝙞𝙫𝙤 𝙝𝙖 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙖𝙩𝙤 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤, 𝙝𝙖 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙖𝙩𝙤 𝙞𝙡 𝙢𝙞𝙤 𝙢𝙤𝙙𝙤 𝙙𝙞 𝙫𝙚𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙡'𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚; 𝙨𝙞', 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙝𝙤 𝙙𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙚 𝙥𝙧𝙞𝙣𝙘𝙞𝙥𝙚𝙨𝙨𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙚𝙨𝙞𝙨𝙩𝙤𝙣𝙤, 𝙢𝙖 𝙨𝙚 𝙨𝙞 𝙩𝙧𝙤𝙫𝙖 𝙡𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙖 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙖, 𝙚̀ 𝙞𝙣 𝙜𝙧𝙖𝙙𝙤 𝙙𝙞 𝙛𝙖𝙧𝙩𝙞𝙘𝙞 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙚.
𝘾𝙤𝙣 𝙡𝙪𝙞 𝙢𝙞 𝙨𝙚𝙢𝙗𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙫𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙪𝙣 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙤𝙣𝙩𝙤, 𝙚 𝙨𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙥𝙤𝙩𝙧𝙚𝙞 𝙧𝙞𝙨𝙪𝙡𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙨𝙙𝙤𝙡𝙘𝙞𝙣𝙖𝙩𝙖, 𝙢𝙖 𝙚̀ 𝙘𝙤𝙨𝙞', 𝙚𝙙 𝙚̀ 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙞𝙡 𝙫𝙚𝙧𝙤 𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚.
𝙋𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙤𝙨𝙘𝙚𝙧𝙡𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙖𝙥𝙚𝙫𝙤 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙛𝙤𝙨𝙨𝙚, 𝙥𝙪𝙧 𝙖𝙫𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙖 𝙖𝙡 𝙢𝙞𝙤 𝙛𝙞𝙖𝙣𝙘𝙤.
𝙇𝙤 𝙧𝙞𝙣𝙜𝙧𝙖𝙯𝙞𝙚𝙧𝙤̀ 𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙥𝙚𝙧 𝙖𝙫𝙚𝙧𝙢𝙞 𝙧𝙚𝙜𝙖𝙡𝙖𝙩𝙤 𝙢𝙤𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙞𝙣𝙙𝙚𝙣𝙩𝙞𝙘𝙖𝙗𝙞𝙡𝙞, 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙩𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙡𝙞𝙩𝙞𝙜𝙞, 𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙤̀ 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙥𝙪𝙧 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙨𝙚𝙧𝙫𝙞𝙩𝙞 𝙖 𝙧𝙖𝙛𝙛𝙤𝙧𝙯𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙤 𝙧𝙖𝙥𝙥𝙤𝙧𝙩𝙤.
𝙇𝙤 𝙖𝙢𝙤 𝙞𝙢𝙢𝙚𝙣𝙨𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙩𝙖𝙣𝙩𝙤, 𝙚 𝙨𝙥𝙚𝙧𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙫𝙤𝙞 𝙖𝙢𝙚𝙧𝙚𝙩𝙚 𝙡𝙖 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙙'𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚.
𝙁𝙞𝙙𝙖𝙩𝙚𝙫𝙞 𝙙𝙞 𝙢𝙚, 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙨𝙖𝙧𝙖̀ 𝙡𝙖 𝙫𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖.
𝘽𝙪𝙤𝙣𝙖 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙪𝙧𝙖!Madrid. Ore 20:30.
Il ristorante in cui mi ha portato mio marito Germán stasera é lo stesso dove mi chiese la mano.
Due anni fa, dopo la meravigliosa cena, mi ha trascinata in pista; la cantante é bravissima, é sempre la stessa da allora, ha una voce molto bella, sensuale e particolare a mio avviso.
Iniziammo a ballare un buon lento e al termine della canzone, si inginocchiò davanti a me e all'intera sala che ci guardava stupita.
"Alicia, vuoi sposarmi?".
Me lo chiese cosí, inaspettatamente, non riuscivo a mettere assieme i pezzi, non stavo capendo niente di niente.
Lacrime di gioia iniziarono a scorrere sul mio viso, e annuendo ripetute volte come una cretina, gli dissi un sentito "sí", per poi baciarlo sulle labbra.
Ricordo ancora ogni minimo applauso da parte della gente presente, é stato uno dei momenti migliori della mia vita.
"Ordiniamo?"
Mi domanda Germàn mentre sono immersa in questi bei pensieri.
"Sí, va bene."
Chiamiamo il cameriere per prendere le nostre ordinazioni.
"Salve, cosa posso portarvi?"
Domanda l'uomo.
"Allora, per me una bistecca."
Dice Germàn portando poi alla bocca il suo bicchiere di vino: vino bianco, il mio preferito.
"Per me invece penne all'arrabbiata."
Amo il piccante, ma solitamente ogni volta che ordino questo piatto da qualche parte, dannazione, non é mai molto piccante.
Qui non lo avevo mai provato, il che può sembrare bizzarro visto che ci veniamo da più di due anni.
Il cameriere annota bene sul suo taccuino i piatti per poi andare in cucina.
"Sei bellissima stasera comunque."
Mi dice Germàn fissando la mia ampia scollatura bevendo un altro sorso di vino.
"Grazie."
Lo guardo intensamente e mi mordo un labbro.
"Brindiamo a noi."
Mi incita a prendere in mano il bicchiere e lo faccio.
"A noi."
Ripeto per poi far scontrare il mio calice con il suo.
STAI LEGGENDO
𝑁𝑜 𝑡𝑒 𝑣𝑜𝑦 𝑎 𝑑𝑒𝑗𝑎𝑟 𝑐𝑎𝑒𝑟- 𝙱𝚎𝚛𝚕𝚒𝚌𝚒𝚊
FanfictionUna donna che non ama mostrare le proprie debolezze, che ama il suo lavoro, vendicativa al massimo se le fai un torto. Un uomo furbo, astuto, che crede nel sentimento dell'amore con tutto se stesso, ladro professionista con la passione per la pittur...