𝚀𝚄𝙰𝙰𝚃𝚃𝚁𝙾 𝙼𝙴𝚂𝙸 𝙿𝙸𝚄̀ 𝚃𝙰𝚁𝙳𝙸
𝙰𝙻𝙸𝙲𝙸𝙰 𝙿𝙾𝚅'𝚂"Dai, Andrès, svegliati!"
Grido al mio uomo quasi buttandolo giù dal letto.
Sono emozionantissima, al settimo cielo: oggi è un giorno speciale, perché scopriremo il sesso del nostro piccolino.
Giuro, non vedo l'ora di saperlo, non sono mai stata più curiosa in vita mia.
"Che ore sono?"
Mi domanda Andrès sbadigliando.
"Sono le dieci, alle undici dobbiamo essere in ospedale, ti ricordo."
"Cazzo, è vero!"
Esclama sobbalzando.
"Ah, te ne eri dimenticato? Complimenti eh!"
Sbuffo ed alzo gli occhi al cielo.
Lui a quel punto mi avvolge la vita con le sue possenti braccia e mi dà un bacio sulla guancia.
"Non vedo l'ora di scoprire se sarà maschio o femmina."
Mi sussurra sorridendo e accarezzandomi la pancia, che ormai inizia a vedersi abbastanza.
"Ci prepariamo allora?"
Mi domanda poi.
"No, restiamo qui."
Lo prendo per il culo io.
Subito Andrès mi guarda, io non trattengo una rumorosa risata per poi baciarlo sulle labbra.
"Che cretino!"
Esclamo tornando subito a ridere.
"Dai, andiamo."
Lo trovo abbastanza in ansia ed emozionato, quasi quanto me.
Mi alzo dal letto per andare a fare colazione: avrò davvero bisogno di un buon caffè.
"Dove vai?"
Mi chiede Andrès alzandosi a sua volta dal letto.
"A farmi il caffè, perché?"
"Te lo preparo io, lasciami fare, okay?"
Gli sorrido e gli metto le braccia intorno al collo.
"Grazie."
Lui mi mette le mani sui fianchi e mi stringe piano a sè, per poi baciarmi con delicatezza le labbra.
"Allora io scelgo cosa mettermi, tu come ti vesti?"
Chiedo avvicinandomi all'armadio.
"Elegante, per il nostro piccolino."
"Solo per lui?"
Chiedo mettendomi una mano sulla pancia.
"Anche per la sua meravigliosa mamma, naturalmente."
Si avvicina a me e si china, depositandomi un bacio sul ventre.
"Vado a prepararvi la colazione."
Mi fa l'occhiolino ed esce dalla stanza.
Mentre scelgo cosa mettere, penso a quanto io sia felice, come non lo sono mai stata in tutta la mia vita.
Lui mi completa, mi migliora, e non vedo l'ora di stringere tra le braccia il frutto del nostro immenso amore.
L'altro giorno già stavamo pensando a dei possibili nomi, e non ho mai riso così tanto: Andrès che continuava a fare rime strane/perverse con tutti i nomi che dicevo, mi ha tenuto le lacrime agli occhi per diverso tempo.
Mi ha anche rivelato cosa spera, e gli piacerebbe molto una bambina, come d'altronde anche a me.
"Amore? È pronta la colazione!"
Lo sento urlare dalla cucina.
La scelta dei vestiti può aspettare, ho davvero molta fame, finalmente riesco a guardare un piatto senza che mi venga la nausea.
Mi dirigo da Andrès e sul tavolo trovo due fette biscottate burro e marmellata di lamponi, più una tazzina di caffè con un bigliettino attaccato: dice "vi amo", riferito chiaramente a me e a suo figlio-o figlia.
Immediatamente lo abbraccio forte, non mi sono mai sentita così tanto amata da qualcuno.
"Non so che dire Andrès...grazie."
Gli dico mentre mi siedo.
"Sto mangiando anche la marmellata ai lamponi per te, pensa un po'!"
Ridiamo insieme a questa sua uscita: ad Andrès non fa impazzire la marmellata di lamponi, ma oggi la sta mangiando insieme a me.
"Le avrai riempite di burro quelle fette biscottate, per non sentire il gusto della marmellata."
Commento ridendo.
"Proprio così."
Scoppiamo di nuovo a ridere, è incredibile quanto tutto questo mi faccia bene al cuore.
"Hai già deciso cosa metterti?"
Mi chiede.
"Ancora no. Tu che mi consigli?"
"Tu che mi consigli?"
Mi chiede, rigirando la domanda.
Alzo gli occhi al cielo e finisco di mangiare le mie fette biscottate e di bere il mio caffè.𝙰𝙽𝙳𝚁𝙴́𝚂 𝙿𝙾𝚅'𝚂
"Ti piace?"
Chiedo ad Alicia mostrandole il completo che indosso: giacca e pantaloni neri ed una camicia bianca.
"Sei bellissimo."
Mi bacia, la tengo stretta a me e ricambio aggiungendo la lingua.
"Anche tu sei bellissima."
Le sussurro.
Si è vestita quasi uguale a me: indossa una maglia bianca, i pantaloni neri e un cardigan nero sopra la maglia.
"Possiamo andare."
Dice uscendo dalla camera.
Prendiamo le borse, i cellulari e usciamo di casa.
Non riesco neppure a guidare per l'emozione, il volante mi sembra impossibile da toccare.
Sono molto agitato, sono al settimo cielo.
"Facciamo una scommessa?"
Mi chiede Alicia.
"Ti ascolto."
"Tu dici che sarà maschio o femmina?"
"mm...ho una certa sensazione che potrebbe essere maschio, sai?"
"Perfetto, io dico che é femmina: se vinco io, stasera faremo un qualcosa che piace a me, e non si discute, se invece vinci tu, viceversa."
Andrés mi guarda, ci riflette, poi mi dice:
"Ci sto."
Tra una chiacchierata e l'altra, arriviamo in ospedale, e non appena entriamo nella stanza, il mio cuore inizia a battere all'impazzata.
Alicia mi prende la mano mentre il monitor ci mostra il nostro piccolino, ed è un'emozione unica al mondo.
"Quindi?"
Domando all'infermiera molto agitato.
"Volete saperlo?"
"Si, per favore."
"Andrès, calmati!"
Esclama Alicia ridendo.
"È una bambina."
Non appena ce lo annuncia, prendo il viso della mia donna e la bacio con tutto l'amore di questo pianeta.
Le asciugo le lacrime che le scendono dal viso, poi le asciugo anche a me.
"Ti amo."
Dico ad Alicia, che mi bacia di nuovo.
Non sono mai stato così felice.𝙰𝙻𝙸𝙲𝙸𝙰 𝙿𝙾𝚅'𝚂
"Come la chiamiamo?"
Mi chiede Andrès mentre passeggiamo mano nella mano tra gli scaffali del reparto "neonati" di un negozio.
"Cazzo, adesso dobbiamo fare sul serio con il nome, non come la scorsa settimana!"
Esclama scoppiando a ridere e facendo ridere anche me.
Ad un certo punto, i miei occhi cadono su un completino meraviglioso tutto rosa.
"Guarda!"
Esclamo ad Andrès indicandolo.
Lo trascino a vederlo e lo prendo in mano.
"Ti piace?"
"Io preferisco queste."
Mi indica un paio di Jordan per neonati.
"Un po' eccessivo, non credi?"
"Non per me."
Mi fa l'occhiolino e le prende in mano.
"Che ne dici di questa?"
Chiedo prendendo in mano una gonnellina di raso bianco.
"Una principessa."
Dice toccando il tessuto.
"La nostra."
Aggiungo io.
"Direi che è fatta proprio per lei."
Mi bacia la testa e mi accarezza la guancia.
"Quindi stasera, a mangiare il poke."
Dico, interrompendo quel momento.
"Cazzo, hai vinto tu!"
Esclama Andrès mettendosi una mano sulla fronte.
Scoppiamo a ridere, ed io mi sento davvero bene in questo momento.——————————————————
amori, si🫶🏻
STAI LEGGENDO
𝑁𝑜 𝑡𝑒 𝑣𝑜𝑦 𝑎 𝑑𝑒𝑗𝑎𝑟 𝑐𝑎𝑒𝑟- 𝙱𝚎𝚛𝚕𝚒𝚌𝚒𝚊
FanfictionUna donna che non ama mostrare le proprie debolezze, che ama il suo lavoro, vendicativa al massimo se le fai un torto. Un uomo furbo, astuto, che crede nel sentimento dell'amore con tutto se stesso, ladro professionista con la passione per la pittur...