CAPITOLO 16

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La sua vita era stata disordinata e confusa da allora,
ma se riusciva una sola volta a ritornare a un certo punto
di partenza e ricominciare lentamente
tutto daccapo, sarebbe riuscito a capire
qual era la cosa che cercava.

Lunedì mattina Hermione era abbastanza agitata, il suo turno in ospedale quella mattina sarebbe incominciato alle nove di mattina.
Perciò già alle sette e mezza era sveglia, fece colazione con un tea e dei biscotti, si fece una doccia, dopo di ché si andò a preparare mettendosi una camicetta e dei pantaloni neri a zampa per poi mettersi degli stivaletti col tacco. Si truccò leggermente mettendosi del mascara e un rossetto rosa, si sistemò i capelli in una coda alta lasciando due ciuffi davanti, si sistemò la borsa e poi bevve la Polisucco.
Appena prese le sembianze di Cassiopea fece un ultima ritoccata di trucco e vide che erano le otto e mezza "meglio mi farò una passeggiata per New York" pensò Hermione mentre aprì la porta <<Cassiopea!>> Hermione si ritrovò difronte a se Ruth in vesti da Magimedico.
Ruth infatti era un Magimedico ma non lavorava all'ospedale, lei infatti era stata assunta nel dipartimento Auror di New York e curava e visitava tutti gli Auror che tornavano dalle missioni o constatava se i nuovi arrivati fossero in grado di poter interpretare quella disciplina.
<<Ruth, buongiorno>> la salutò dolcemente Hermione <<Stai andando in ospedale?>> domandò Ruth sorridendole <<In realtà il mio lavoro inizia alle nove ma sono una persona molto puntuale e quindi visto che sarei il largo anticipo avevo intenzione di fare una passeggiata prima di andare in ospedale>> rispose educatamente Hermione <<Oh! Se vuoi posso venire con te, il dipartimento Auror e poco prima dell'ospedale>> propose Ruth ed Hermione accettò.
Le due chiacchierarono del più e del meno anche se per la maggior parte delle volte era Ruth a parlare raccontandole di New York e di alcuni incidenti che erano avvenuti durante il suo lavoro.
Già dalla prima volta che Ruth le aveva detto del suo lavoro Hermione avrebbe tanto voluto farle delle domande ma se lo avesse fatto avrebbe creato qualche sospetto e quindi, anche se la gelosia la persuadeva, decise di non dire nulla e di ascoltare la ragazza.
Arrivarono davanti al dipartimento Auror e Ruth stava finendo di raccontarle l'appuntamento disastroso che aveva avuto con un Auror ma che durante esso il povero uomo le versò per sbaglio il vino sul vestito <<Poverino>> commentò Hermione immaginandosi come si potesse sentire a disagio il povero uomo <<Già, durante l'appuntamento non so quante volte si è scusato...e poi anche il giorno dopo, il giorno dopo ancora fino a un mese di scuse e ancora oggi mi chiede scusa>> disse Ruth ed Hermione rise <<Magari ci teneva a quell'appuntamento>> affermò Hermione <<Può darsi>> <<Hai mai provato a dargli un'altra possibilità?>> domandò Hermione e Ruth sorrise amaramente <<Be ecco...io ho molta sfiga con gli uomini, dopo lui...>> Ruth aveva un tono di voce non da lei, anche se Hermione la conosceva da qualche giorno aveva visto e sentito il suo tono di malinconico anche sul suo viso. Chi era questo lui? E che cosa le aveva fatto per non farla più frequentare con altri uomini? Hermione avrebbe tanto voluto chiederglielo ma non voleva sembrare troppo invadente, certo Ruth le aveva raccontato molto di lei ma sentiva che quell'argomento era abbastanza delicato e che aveva bisogno di tempo.
<<Bene io andrei>> disse Ruth dopo un attimo di silenzio <<Buona giornata, Ruth>> la salutò Hermione e poi si diresse verso l'ospedale.
Appena vi arrivò si diresse verso il suo studio anche perché già alle nove e mezza avrebbe avuto un paziente.
Mentre andava però notò  che in una stanza c'era un via vai di gente e quando vide gli Auror inglese capì che quella fosse la stanza di Jessica, dopo il tentato omicidio aveva chiesto ad Harry di mandare degli Auror e stare lì ventiquattro ore su ventiquattro e di analizzare bene i farmaci che le somministravano.
Mentre si dirigeva verso il suo studio notò che uno di quegli Auror la stava osservando e destino vuole che era uno degli Auror che sapeva della missione sotto copertura di Hermione, la donna proseguì nel suo cammino fino ad arrivare nel suo studio.
Posò la borsa e si mise il camice che si trovava appeso all'attacca panni, dopo che lo indossò si specchiò allo specchio e dovette ammettere che le stava proprio bene poi però un rumore attirò la sua attenzione e vide che fatto scivolare sotto la porta c'erano delle carte.
Hermione vi si avvicinò e lesse "Caso Ponk" le aprì e iniziò a leggere delle carte sulla sua vita e altre informazioni sul caso conto i tre Mangiamorte. Poi però mentre riguardava le carte notò che durante la sua vita a Ilvermory c'era una foto che catturò la sua attenzione, era una foto di tutte le case forse durante il loro quarto anno e situato non molto lontano da Jessica c'era un ragazzo che aveva un viso abbastanza familiare <<Orion?>> Hermione cercava di capire se fosse lui focalizzandosi sul suo collo ma quando stava per vedere qualcuno bussò alla porta e così buttò il fascicolo nella sua borsa dove era stata incantata con l'incantesimo del pozzo senza fondo <<Avanti>> annunciò Hermione e dalla porta vi entrò Orion <<Dottor Baker, buongiorno>> lo salutò Hermione e il dottore le riservò un sorriso <<Buongiorno a lei dottoressa Zabini>> disse avvicinandosi a lei <<Ero venuto per darle il benvenuto di persona e la spilla col suo nome>> affermò mentre si avvicinò di più a lei per metterle la spilla e quando finì la guardò negli occhi per poi sorriderle <<Per qualsiasi cosa il mio studio è in fondo al corridoio, l'ultima porta a sinistra>> e detto ciò andò via. Hermione si domandò come poteva una persona come lui, avere i suoi genitori ad essere così bravo e gentile da nascondere la sua vera natura.
La mattinata lavorativa di Hermione finì all'una e mezza e si era accordata con Ruth di vedersi ad un locale che si trovava difronte al suo dipartimento dove andavano molti lavoratori all'ora di pranzo per pranzare insieme.
Appena Hermione arrivò andò a sedersi al primo tavolo libero che aveva trovato e visto che Ruth l'aveva avvisata che avrebbe fatto qualche minuto di ritardo le disse di ordinare per entrambe.
Ruth arrivò cinque minuti dopo e proprio in quel momento era arrivato il cameriere con la carne di Ruth e l'insalata di Hermione <<Finalmente!- esclamò Ruth non appena si sedette- scusami per il ritardo ma Malfoy non la finiva di parlare>> sentendo quel cognome Hermione spalancò gli occhi <<M-Malfoy?>> domandò pensando di aver capito male <<Sì, Draco Malfoy. Mi stava spiegando come funzionassero le nuove pozioni curative>> disse Ruth con nonchalance <<Quindi conosci Draco Malfoy?>> domandò e Ruth la guardò curvando il sopracciglio <<Sì...tutti conoscono Draco Malfoy, oltre ad essere un famoso pozionista è anche un famoso spezza cuori>> disse ed Hermione la guardò stranita <<Spezza cuori?>> domandò sperando che Ruth non si accorgesse di tutto quell'interesse <<Sì be Draco Malfoy sin dai tempi di Hogwarts aveva la reputazione da puttaniere poi però durante il suo settimo anno ha avuto una relazione con Hermione Granger, l'eroina del mondo magico penso che ne avrai sentito parlare>> commentò mentre si portava un pezzo di carne alla bocca "fin troppe volte" pensò Hermione <<Sì, so chi è>> disse aspettando che Ruth continuasse il discorso <<Be nessuno si sarebbe mai immaginato quell'unione, i due infatti erano come cane e gatto ovunque si incontrassero litigavano...questo è quello che dicono tutti. Ma quando si erano messi insieme tutti vedevano in loro il vero amore, tant'è che hanno una figlia in comune ma che non stanno più insieme...non so quale siano le cause della loro separazione però, a detta di molti, si scambiano un sacco di lettere reciprocamente>> raccontò Ruth ed Hermione in quel momento si sentì malinconica, parlare del suo passato con Draco non era mai un bel argomento perché tutti i ricordi felici riemergevano <<E questo cosa centra con la sua etichetta da  spezza cuori?>> domandò <<Oh be, non puoi negare che Malfoy abbia una bellezza che non passa in osservato e tutte a New York ci hanno provato con lui ma senza successo. Sai da noi si è trasferita l'ex segretaria di Malfoy Mindy Stacy, ho parlato poche volte con lei ma una volta è venuto fuori il nome di Malfoy e lei ha raccontato che ogni volta che cercava di provarci con lui Draco la rifiutava e parlava del fatto che lui tenga sulla sua scrivania la foto della Granger.
Secondo me etichettarlo "lo spezza cuori" è sbagliato perché a mio parere lui è ancora innamorato di Hermione e spera di stare di nuovo con lei, a mio parere ci potranno provare un sacco di donne con lui ma Malfoy avrà occhi solamente per Hermione>> sentendo quel discorso Hermione arrossì leggermente.
Era vero che Draco ci tenesse veramente a lei e forse ieri aveva esagerato a trattarlo in quel modo ma vederlo con Perla le fece gelare il sangue, ripensò al suo tradimento e questo le fece molto male.
Fatto sta che cambiarono discorso e Hermione le raccontò della sua prima mattinata all'ospedale e così le ore passarono e quando la pausa pranzo di entrambe finì ritornarono ognuna al proprio lavoro.

E mentre a New York si erano fatte le tre del pomeriggio a Londra invece erano le otto di sera e Blaise Zabini era nel suo studio che lavorava tranquillamente quando la porta si aprì di colpo e vi entrò un Theodore Nott abbastanza agitato <<Theo?>> domandò Blaise vedendo l'amico <<Come fai ad essere così tranquillo>> iniziò Theodore facendo avanti e indietro per la stanza mentre Blaise lo guardava scioccato <<Come fai ad essere così tranquillo, ad andare a casa e dormire serenamente sapendo che Hermione sta svolgendo una missione suicida>> disse in preda al panico e lì Blaise si alzò <<Theo...>> <<THEO UN CAZZO!- ringhiò- come fai a non pensare a lei, a Draco...ad Alya>> <<Theo calmati>> disse mentre si avvicinava lentamente <<Non dirmi di calmarmi Blaise perché non aiuta! Hermione non ha mandato niente ne ad Astoria, ne a Daphne, ne a Pansy, ne a Ginny...a nessuno e io come faccio a essere tranquillo sapendo che la madre della mia figlioccia sta facendo una missione così difficile>> disse mentre i suoi occhi iniziavano ad inumidirsi di lacrime <<Theo ora fai parlare me- disse poggiando la sua mano sulla spalla di Theodore- posso capire l'agitazione, tutti quanti noi...soprattutto tu teniamo ad Hermione ma tu sei un magimedico e io un magiavvocato mentre Hermione è un Auror lei è stata addestrata per missioni di questo tipo e noi non possiamo capirlo perché non facciamo questo lavoro. Possiamo preoccuparci per lei ma dobbiamo soprattutto credere in lei e io sono sicuro che riuscirà ad uscirne illesa da questa missione>> il discorso di Blaise sembrò calmare Theodore che dopo aver preso un bicchiere d'acqua andò a casa sua.

La sera dopo che Hermione finì il suo turno le sue gambe la portarono al locale del giorno prima e quando arrivò fu grata di trovare Draco al bancone <<Il tuo solito bicchiere?>> domandò l'uomo <<Sì>> rispose Draco <<Due, grazie>> disse Hermione sedendosi al posto vicino Draco che rimase sorpreso di vederla lì <<Ciao Draco>> lo salutò <<Ciao Cassiopea>> la salutò con un luccichio negli occhi per poi prendere entrambi il bicchiere di vino rosso che gli aveva dato il cameriere <<Senti...mi dispiace aver reagito male ieri, è solo che ero un po' nervosa per oggi>> cercò di trovare una scusa plausibile che Draco sembrò abboccare perché le sorrise <<Non preoccuparti...a proposito com'è andata?>> e così i due iniziarono a chiacchierare e a bere tre bicchieri di vino e quando si accorsero che erano passate ben due ore Draco si offrì di riportarla a casa ed Hermione andò a dormire serena dopo aver passato una gradevole serata con Draco.

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