CAPITOLO 26

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Se non ricordi che amore t'abbia
mai fatto commettere la più piccola follia,
allora non hai amato.

Ruth aveva ormai perso la concezione del tempo. Non sapeva più che giorno fosse o che ora fossero, si sentiva priva di tutto ed effettivamente lo era.
Liam le portava sembra da mangiare e ogni tanto cercava di parlare ma lei non apriva bocca e continuava a domandarsi come mai si stesse comportando così, ma più passavano i giorni più capì che lui era sempre stato in questo modo. Ma con lei, con lei era diverso.
Le portava sempre pasti caldi, la coccolava, le parlava dolcemente e le diceva che presto tutto questo sarebbe finito, che presto sarebbero andati a vivere lontano vivendo la vita che lei aveva sempre sognato insieme. Ma adesso come poteva pensare che lei volesse tutto questo, adesso che aveva visto com'era fatto davvero adesso che capiva la cattiveria che gli scorreva nelle vene.
Non era sola nella stanza, con lei c'erano anche altri due uomini che non conosceva e si domandava cosa avessero fatto per trovarsi nella sua stessa situazione. Non era riuscita a chiedergli chi fossero perché Liam gli aveva lanciato un incantesimo dove aveva tolto la voce e quindi ogni notte pregava per far si che in qualche modo qualcuno potesse venire a salvarla...a salvarli e che finalmente Liam potesse essere rinchiuso da qualche parte.


Era arrivato il fatidico Sabato. Gli Auror avevano lavorato giorno e notte per poter trovare un piano perfetto e che soprattutto fosse accettato da Hermione.
Durante quei giorni avevano anche lavorato su dove potessero trovarsi i fratelli Bianchi e Ruth, Hermione era molto preoccupata per la ragazza. Aveva legato moltissimo con Ruth, era stata una spalla su cui contare in una città così complicata come New York e ora era rinchiusa da qualche parte non sapendo neanche le sua condizioni. No! Questa storia non poteva più continuare, lei doveva trovarla...ad ogni costo.
Nel mentre continuavano i monitoraggi per quanto riguardava Jessica, la quale era stato riferito avesse fatto un movimento di un dito ma niente di più ma almeno faceva pensare ad un accenno di vita. Hermione cercò anche di studiare la situazione di Perla, certamente avrebbe dovuto scontare una pena per tentato omicidio ma visto che era contro la sua volontà e visto che stava collaborando con gli Auror voleva alleviare un po' la pena. La ragazza non aveva colpe, voleva solamente riavere in dietro i suoi fratelli e non voleva che gli accadesse nulla di male.
Poi pensò a come avesse fatto Orion a scoprirla, era sempre stata molto attenta a non farsi scoprire, assumeva quotidianamente e in grosse quantità la Polisucco e allora quale fu il suo errore? Era la domanda che la tormentava da molto ma alla quale non riusciva a trovare una risposta.
Quella mattina Hermione fu svegliata dai raggi di sole che penetrarono dalla finestra e quando aprì gli occhi sentì un braccio che le teneva il fianco, si voltò lentamente per vedere che Draco dormiva beatamente tutto quanto coperto visto che, come lei, era completamente nudo complice della loro notte di passione.
Lentamente, senza svegliarlo si voltò completamente verso di lui osservandolo come anche mentre dormiva era fottutamente sexy. Ancora non le sembrava vero che dopo undici anni finalmente aveva Draco lì con lei, l'unico uomo che aveva la chiave del suo cuore, l'unico che le aveva fatto capire quanto le persone diverse e con trascorsi violenti potevano completarsi l'uno con l'altra. Se durante i suoi anni ad Hogwarst le avrebbero detto che si sarebbe innamorata di Draco Malfoy e che avrebbero avuto una figlia probabilmente gli avrebbe riso in faccia, e invece quant'era strano il destino non è vero?
Hermione continuava a guardare il suo più grande nemico mentre gli sorrise caldamente promettendosi che quella sera sarebbe andato tutto per il verso giusto e che Draco sarebbe stato finalmente con lei.
<<Nena così mi consumi>> sussurrò il biondo dopo un po' facendo un piccolo ghigno ed Hermione arrossì leggermente mentre vide il biondo aprire gli occhi e mordersi il labbro, mossa che fece venire i brividi di piacere ad Hermione che continuava a guardarlo <<Buongiorno>> sussurrò come se l'avessero colta sulla scena di un crimine e lui dal canto suo si mise sui gomiti arrivando all'altezza di Hermione iniziando a baciarla e dopo un lungo e passionevole bacio Draco le morse il labbro per poi osservarla e notò che era abbastanza preoccupata e quando capì che cosa la turbasse le prese la mano e la baciò <<Andrà tutto bene, te lo prometto>> le sussurrò notando gli occhi umidi dell'amata <<Non ti deve accadere nulla>> <<E sarà così>> rispose lui osservandola per poi baciarla questa volta più lentamente <<Ora andiamo a fare colazione dai>> e dopo che Draco disse ciò si rivestirono andando a fare colazione.

Ad Hogwarts invece erano le due del pomeriggio di quello stesso Sabato. Tra due ore Alya Malfoy avrebbe tenuto una partita contro i Tassorosso ed era insieme ad Albus e Zoe che finivano di fare una ricerca di Pozioni nella Biblioteca.
Alya però era abbastanza strana, era come se fosse sopra pensiero e quella sensazione l'aveva ormai da tutta la mattinata. I suoi amici se ne erano accorti ma fecero finta di nulla ma quando Zoe vide che la sua amica continuava a fissare un punto fisso nel vuoto disse <<Lia tutto bene? È da sta mattina che ti vedo con lo sguardo perso>> le domandò e lei si voltò verso la sua amica <<Ho come uno strano presentimento- disse piano e i due la guardarono straniti- come se stesse per accadere qualcosa>> continuò e tra i tre calò un silenzio cupo che però Albus interruppe <<Sarà l'ansia pre partita, tranquilla Lia tu sei fantastica e in più ho sentito che il cercatore di Tassorosso Elijah Walt è stato appena lasciato dalla ragazza quindi sarà col cuore a pezzi>> Alya osservò vuota il suo amico il quale vide stesse tenendo una discussione con la cugina ma senza prestare attenzione a cosa si stessero dicendo. Avrebbe dovuto dare la colpa a come si sentisse all'ansia per la partita ma non era così, perché questo suo sentirsi preoccupata non riguardava lei bensì i suoi genitori.

Era sera e tutti quanti stavano iniziando a prepararsi per quella serata ma mentre Hermione stava per andare a farsi la doccia vide Candice abbastanza agitata <<Candice, tutto bene?>> domandò e l'Auror la guardò titubante <<Non volevo dirtelo prima per non preoccuparti- iniziò a dire ed Hermione inarcò un sopracciglio aspettando che la collega proseguisse a parlare- È da un paio di ore che Anthony è uscito e non è ancora tornato>> disse ed Hermione la guardò scossa <<In che senso dov'è andato?>> chiese <<Non lo so, l'ho visto uscire e lui mi ha detto che doveva controllare una cosa ma...>> Candice non finì di parlare che dalla porta di ingresso entrò tutto agitato proprio Anthony <<Anthony dove...>> <<Venite tutti qui!>> esclamò l'Auror per farsi sentire dai membri dell'abitazione i quali scesero avvicinandosi a lui <<Ci puoi dire cosa sta succedendo?>> domandò sbuffando Hermione <<Era da un po' che avevo i miei sospetti e adesso penso di aver trovato una risposta>> affermò mentre tutti lo guardavano sperando di sapere a cosa si stesse riferendo l'uomo <<Sapete tutti chi sono i mei genitori, no? Queenie Goldstein e Jacob Kowalski. Bene sapete che per un po' mia madre è stata serva di Grindelwald e durante esso hanno avuto una sorta di castello nella New York magica dove si dice che prima dell'uccisione dei Potter Voldemort avesse passato un po' di tempo la e quindi mi sono chiesto che Orion sapesse dell'esistenza di quel posto o meno e quindi oggi sono andato in ospedale e senza farmi accorgere l'ho seguito e guarda un po'>> <<Lui era andato là>> affermò Harry e Anthony annuì <<Quindi è probabile che i fratelli Bianchi e che Ruth siano rinchiusi lì>> disse invece Hermione <<Non è da escludere>> affermò l'Auror Hermione ci pensò a lungo per poi dire <<Chiamo il nostro dipartimento Auror e gli dico di mandare una squadra in quel posto ma di attaccare solamente quando noi saremo già alla festa consapevoli che Orion sia già lì>> affermò Hermione per poi andare a contattare l'ufficio mentre gli altri finivano di prepararsi.

Erano le otto di sera e tutti quanti erano davanti al grande edificio dove si sarebbe tenuto il gala, per fortuna era un gala in maschera e per questo nessuno rischiava di essere riconosciuto anche se Hermione riprese le sembianze di Cassiopea <<Bene, ripassiamo il piano>> disse Harry <<Entreremo tutti quanti a canone, il primo sarà Draco- iniziò a spiegare Hermione- ci comporteremo in maniera disinvolta come se fossimo dei medici che sono ad un gala>> <<Be in realtà qualcuno lo è davvero>> affermò Theodore interrompendo la spiegazione facendo riferimento a lui e a Pansy dove quest'ultima gli diede una gomitata <<Falla parlare>> borbottò la Parkinson ed Hermione riprese la parola <<Il nostro obbiettivo è tenere sotto controllo Draco e quando vedremo che Orion lo sta portando in disparte io sarò la prima ad avvicinarmi e la stessa cosa farà Harry mentre Walter, Candice e Anthony voi prenderete le scope e al mio segnale attaccherete da fuori>> concluse Hermione rivolgendo un occhiata a tutti quanti compreso Draco il quale disse <<Bene, è il momento di andare>> ma prima di entrare dentro si allungò verso Hermione per poi baciarla <<Sii prudente>> gli disse e Draco le sorrise <<Lo sono sempre, più che altro fai tu la prudente>> disse dandole un altro bacio per poi andare dentro <<Wow- affermò dal nulla Theo- voi Auror siete così eccitati quando dovete fare una missione. Io sono eccitato allo stesso modo quando Astoria...>> <<Risparmiaci i dettagli, Nott>> lo zittì Walter  e dopo che anche Hermione entrò lo fecero tutti gli altri.

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