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ci sedemmo al tavolo come al solito, lui era davanti a me, al mio fianco c'era felix che stava giocando con il suo ragazzo dall'altra parte del tavolo e poi c'erano seungmin e jeongin ai lati che facevano da capotavola.

la conversazione stava diventando apparentemente noiosa, così i miei pensieri si spostarono a quello che era accaduto poco prima e un calore mi si riaccese di scatto.

guardai minho e quando notai il suo sguardo già perso nel mio si aggiunsero le farfalle e un piccolo sorriso sulle mie labbra, la sua espressione si sciolse leggermente accennando un sorrisetto.

silenziosamente mi tolsi una scarpa dal sotto il tavolo per poi iniziare a giocare in mezzo alle sue gambe solo per infastidirlo leggermente- ma la sua espressione mi aveva appena fatto eccitare più di quanto la mia azione avrebbe potuto eccitarlo.

mi avvicinai controllando che l'attenzione di nessuno fosse su di noi, minho si sciolse sulla stadia con le gambe spalancate e la testa appoggiata sul schienale della sedia- amavo il modo in cui il suo corpo reagiva al mio corpo.

misi un po' di pressione e lui si morse il labbro appena senti il mio tocco, i suoi occhi divano di smetterla ma il suo corpo diceva il contrario- fin quando un ragazzo che mi sembrava di aver già visto si presentò al nostro tavolo.

minho sbatte i pugni sul tavolo facendomi saltare mentre il si alzava per salutare questo suo amico che purtroppo riconobbi in poco, strinse la sua mano per poi far toccare le loro spalle.

«lee, non ci siamo beccati più ultimamente, ti sei trovata qualcuna da trombare e non ce lo vuoi dire?» abbassai lo sguardo subito ricevendo fortunatamente l'attenzione di felix dopo aver per sbaglio iniziato a far ballare la mia gamba vicino alla sua.

felix diede un veloce sguardo a hyunjin che prese subito il messaggio alzandosi e salutando yeonjun portandolo lontano con non so quale scusa credibile.

ora quella che stava tremando non era solo la mia gamba, ma il mio intero corpo stava tremando visibilmente.

misi la mia testa fra le mie braccia rannicchiare come un piccolo scoiattolo sperando che quei ricordi se ne andassero il più presto possibile.

mi spaventai quando sentii dei passi veloci come se qualcuno stesse correndo avvicinarsi al nostro tavolo creando un silenzio assurdo nell'intera sala mensa.

il mio battito saltò quando sentii delle braccia stringermi in un modo molto affettuoso e forte, non me l'aspettavo di sentire il profumo di lee minho e il suo respiro sul mio collo come se lee minho si fosse trasformato in lino.

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