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- forty-eight -

mi svegliai sul divano di casa lee con una coperta che dopo poco mi resi conto che fosse l'unica cosa che copriva il mio corpo nudo e sporco, sorrisi ricordandomi la sera prima, avevamo fatto un paio di round in più dopo il primo per poi addormentarci uno sopra l'altro.

mi guardai in torno notando i due gatti ai miei lati che stavano anche loro dormendo per poi notare il padrone dei due felini avvicinarsi con un vassoio facendo svegliare tutti e tre.

appoggiò due ciotole per i mici e appoggiò il vassoio sul tavolo solo per abbracciarsi a me come un koala «buongiorno» dissi accogliendolo fra le mie braccia «ti ho fatto i waffle come piacciono a tua sorella» disse indicandoli facendomi sorridere «me ne vanterò una volta che sarò a casa» ammirai il suo sorriso ancora una volta.

mi sedetti facendo scivolare la coperto fino ai miei fianchi, neanche lui era tanto vestito, portava dei pantaloni della tuta e nient'altro «non ti sei ancora lavato?» chiesi dando un morso al waffle «aspettavo il tuo risveglio, così non sprechiamo acqua» mi guardò con un ghigno e io gli sorrisi con le guance piene.

una volta aver finito di mangiare mi prese di scatto come una sposa mantenendo la coperta sul mio corpo, mi ricordai ancora una volta la sera in cui mi risvegliai a casa sua e rimasi sorpreso dalla grandezza dal suo bagno.

mi appoggiò con delicatezza nella vasca che era già pronta per poi spogliarsi di fronte a me per poi entrare anche lui all'interno, ci prendemmo entrambi cura dell'altro, le mie mani massaggiavano ogni parte del corpo di minho e quando arrivai al suo membro mi avvicinai di più a lui chiedendo il suo consenso che subito mi diede.

giocai con la punta rendendolo subito duro, lo guardai essere compiaciuto dalle mie mani, era così fottutamente attraente «minho come fai ad avere questo effetto su di me» chiesi pompando con la mano sotto la schiuma fin quando sentii il suo sperma fra le mie mani.

mi avvicinai a lui, ancora una volta cavalcioni, masturbando entrambe le nostre erezioni come se fossero una fin quando lui afferrò il mio di dietro «fai quello che vuoi» lo anticipai appoggiandomi alle sue spalle sentendo un suo dito scivolare nel mio interno facendomi godere.

amavo il modo in cui lo soddisfavo con i miei gemiti, presi la sua asta ricambiando il favore che mi stava dando in quel momento, riempiendo il bagno di gemiti nel mentre mi lasciava ancora succhiotti sul collo.

dopo esserci lavati ancora una volta uscimmo e ci asciugammo e amai come i suoi vestiti mi stavano, ci asciugammo i capelli a vicenda nel mentre parlavamo dei giorni in cui non ci eravamo parlati.

usciti dal bagno mi spaventai notando una donna all'interno della casa e mi nascosi dietro a minho «n-non le avevo detto che oggi non sarebbe dovuta venire?» minho parló a disagio «o-oh mi scusi, non mi funziona il cellulare ultimamente, m-mi dispiace capo» lasciai un respiro di sollievo, una cameriera.

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meow, siamo quasi alla fine