- thirty-five -

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andai in panico notando anche la sua espressione sorpresa che probabilmente era sorpresa quanto la mia, mi schiarii la voce per non fare brutta figura con sana «mi scusi, cosa desidera?» guardai il mio taccuino non sapendo se volevo di più abbracciarlo o scappare dal posto il più velocemente possibile.

«sana, il solito..» disse informandomi nonostante notai la sua gamba ballare sotto il tavolo e il modo in cui si torturava le labbra, guardai sana con un sorriso imbarazzato e lei mi sorrise scrollando le spalle mentre mi avvicinavo.

«ti è andata male, non è il tipo di persona che parla con tutti» 'ma è il tipo di persona che scopa con tutti' pensai all'interno della mai testolina già incasinata di prima mattina, seguii sana dietro il bancone mentre tutti i gattini si avvicinavano a lui uno in particolare si era appoggiato sulle sue gambe facendoli le fusa.

mi rinvenne in mente il momento a casa sua 'possibile che abbia adottato quel micio dal pelo rosso esattamente in questo posto? ma che cazzo me ne frega' cercai di schiacciare via i pensieri dandomi uno schiaffo attirando l'attenzione di sana «tutto bene ji? non ci pensare, non è colpa tua, fa così con tutti» mi rassicurò lei teneramente mentre portava un bunny bao e un bubble tea al caffè nel vassoio.

la vidi allontanarsi e nel frattempo notai il rumore del campanello avvisare una nuova possibilità, mi avvicinai velocemente con il taccuino e appena si sedette riuscii a completare il mio primo ordine- sorrisi al ragazzo mentre portavo ciò che aveva ordinato e sana mi diede un cinque di apprezzamento, ma continuavo a sentirmi gli occhi addosso.

ogni volta che mi giravo verso di lui il suo capo di rigirava come in automatico come se nulla stesse succedendo, decisi di non pensarci dando del mio meglio nel servire i clienti nel modo che potrebbe più far innervosire ok ragazzo felino che si teneva tutti i mici per se.

dopo una ventina di clienti mi sorpresi del fatto chr non se ne fosse ancora andato, ma nel mentre riportavo al bancone il vassoio vuoto di uno dei clienti un gatto robusto mi venne a strusciare fra le gambe nel momento più sbagliato.

ci volle poco per sentire sana esclamare un "oddio" da dietro il bancone, ma non sentii dolore solo il vassoio cadere e un liquido ricadere sul pavimento, poi mi resi conto di dover aprire effettivamente gli occhi.

mi tenevo aggrappato alla spalla e l'avambraccio di minho mentre lui mi teneva solo con un braccio il fianco, notai che il gatto che era andata in mezzo alle mie gambe era lo stesso che era seduto sopra di lui poco prima.

mi allontanai da lui come lui tornó a coccolare i mici nel mentre leggeva qualcosa sul cellulare, mi pulii la divisa per poi inchinarmi a sana che si rassicurò solo che non mi fossi fatto male mentre mi passava uno straccio.

mi inginocchiai davanti al suo posto cercando di rimediare al casino che avevo fatto ma gli occhi su di me si erano fatti più pesanti, e non erano proprio sul mio viso soprattutto perché mi ero piegato leggermente per le macchie più lontane, trattenni una risata nel mentre continuavo a pulire.

toccai il mio grembiule sentendo che mancava la penna e la notai proprio davanti al suo posto sotto il bancone, incurvai la schiena dando le spalle al ragazzo corvino e notai subito come il ragazzo si alzò dimenticandosi dei suoi mici e uscendo subito dal posto lasciando i soldi sul tavolo, mi venne spontaneo un ghigno- ma subito dopo tornai a lavorare come sana pretendeva.

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