(VERY NICE)
mi svegliai sentendo mia sorella che mi salutava prima di andare a scuola dalla porta di casa, le risposi per poi alzarmi dopo aver sentito la serratura principale chiudersi.
andai in bagno notando come il mio corpo naturale senza segni di correttore fosse disgustoso: le mie gambe piene di lividi e qualche succhiotto nell'interno gambe, il mio petto in cui predominavano i succhiotti, i fianchi e il collo con il segno preciso delle mani di lee minho e in fine il mio viso che si era procurato un occhio viola per la sera prima.
mi scantai dallo specchio prendendo una tuta nera e un felpone grigio, misi un po' di correttore sull'occhio e nient'altro- mi facevo veramente schifo, ma in quel momento non avevo l'energia di fare nulla.
mi misi un capello a visiera prima di uscire di casa per coprirmi di più il viso aggiungendoci una mascherina- ora il vero problema era arrivare a scuola senza sospetti.
ero in ritardo quindi abbassai un po' la guardia, ma me ne pentii subito quando sentii qualcuno togliermi il cappello e una risatina dolce da parte di minho.
abbassai subito lo sguardo cercando di non farmi vedere in viso «minho, oggi no» la sua risatina si fermò di scatto al mio tono di voce rotto ridandomi il cappello «cos'è successo?» mi chiese cercando di avere un contatto visivo con me «niente, lasciami da solo per un po'» gli chiesi con un tono di voce basso.
sinceramente tutto quello che speravo è che non se ne andasse e fortunatamente potevo ancora vedere i suoi passi di fianco a me, non c'era parola e non c'era contatto fisico ma la sua sola presenza mi bastava.
camminano fino alla mia classe, ci fermammo davanti alla porta con lui che si appoggiava al muro di fianco alla porta guardandomi con degli occhi tristi, li concessi un contatto visivo veloce per poi entrare in classe.
«han jisung, lei è in ritardo» il professore di coreano puntualizzò subito «era con me» la voce di minho sorprese sia me che il resto della classe che mi stava guardando con disgusto il secondo prima «vada al suo posto prego» notai come il professore divenne subito nervoso.
mi sedetti al mio posto dopo aver sentito la mano di minho accarezzarmi leggermente i capelli prima di andarsene, appoggia subito la testa al tavolo e la lezione si confuse con i miei pensieri che mi tenevano in ansia.
le lezioni passarono veramente troppo lentamente, ma in quel momento sperai che la campanella non suonasse mai, mi alzai svogliato solo per non ricevere rimproveri per poi seguire i miei compagni.
nel mentre che tutti stavano andando a mensa io girai l'angolo abbassandomi la mascherina per poi sedermi fuori dall'enorme edificio godendomi il silenzio e una sigaretta fra le labbra per alleviare l'ansia.
chiusi gli occhi fin quando sentii la mia sigaretta sfilarsi dalle mie labbra, non mi interessava chi fosse- non avrei fatto nulla in ogni caso, ma lee minho non era fra le mie predizioni.
mise la sigaretta fra le sue labbra facendone un paio di tiri mantenendo il suo corpo appoggiato al muro e la sigaretta con due dita.
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mask-
Fanfictiondove lee minho si diverte a prendere in giro han jisung per la sua omosessualità- nel mentre frequenta un night club gay.. ¡smut! minsung ! prostituzione, violent sex, bullismo ¡