- forty-three -

1.2K 99 48
                                    

«hai intenzione di rimanere in silenzio per tutto il tempo fin quando non ti offrirò un passaggio a casa?» mi chiese portandosi il bicchiere di whisky alle labbra con dominanza guardandomi dall'alto al basso.

«sei tu quello che ha detto di voler tagliare tutti i rapporti e posso chiedere un passaggio a changbin e seungmin» dissi guardandolo con sfida «intendi quelli che se ne sono appena andati?» i miei occhi si sgranarono guardando il posto in cui erano precedentemente seduti.

«posso sempre chiedere a qualcuno» dissi guardando la folla di persone dietro di noi facendo l'occhiolino a un ragazzo a caso con cui avevo fatto contatto visivo, mi spaventai sentendo un forte tonfo.

«han jisung, devi essere sempre così infantile?» l'avevo fatto incazzare e anche tanto, mi prese dal polso trascinandomi fuori «lasciami! non ho mai fatto l'infantile» strattonai il mio polso dalla sua presa una volta essere usciti dal club.

«e che mi dici di quel cagnolino che ti porti dietro?» lo guardai confuso «cagnolino? sei tu quello che hai detto di non volermi vedere mai più, non sono cazzi tuoi lee minho» lui mi guardava con gli occhi vuoti, sentivo la delusione.

«io ho solo cercato di renderti la vita più facile jisung, perché so quanto io possa essere uno stronzo-» lo guardai con gli occhi pieni di lacrime «e allora perché sei ancora qui?!» il mio tono di voce si alzò radicalmente nonostante la voce leggermente rotta.

«se mi avessi dato il tempo di parlarti avrei potuto dirti quanto fottutamente mi manchi, ma non sai mai stare zitto» lo guardai in silenzio, come paralizzato non riuscii a muovermi, ci guardammo per in po'- fin quando lo seguii fino alla macchina.

era abbastanza lontano il posto e non riuscivo a smettere di fissarlo «minho accosta» dissi a metà strada «perché?» chiese freddo «accosta minho» aspettai che la macchina si fermasse del tutto prima di scavalcare il cambio a mano e mettendomi a cavalcioni su di lui.

era così sbagliato, era un errore, me ne sarei pentito eppure le sue labbra erano così morbide aromatizzate con il sapore dell'alcol- il nostro bacio era un casino d'amore eppure mi piaceva così tanto.

mi staccai guardandolo con il fiato corto per poi notarlo prendere la dominanza facendo incontrare di nuovo le nostre labbra con il sapore di tabacco e alcol a cui avremmo datos colpa il giorno dopo, abbassai la mano portandola fino al suo cavallo.

ma non mi aspettai sentirlo prendere la mia allontanandola «sei ubriaco, torna al tuo posto jisung disse come se non mi avesse strapazzato il culo durante quel intero bacio come se fosse sua proprietà.

mi allontanai andando a sedermi al posto del passeggero portando innocente una mano frae mie gambe sentendo qualcosa pulsare «se domani dici che stavi scherzando ti ammazzo bisbigliai guardandolo male dal finestrino.

arrivato a casa mi abbandonò lì, per poi appena fossi entrato buttarmi sul letto e iniziare ad urlare in un cuscino.

perché lee minho. perché.

-
addio buonanotte

mask-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora