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- fifty-five -

arrivati a scuola mi resi conto di non aver coperto le macchie violacee che c'erano sui nostri corpi, lo notai soprattutto quando in mezzo alla folla dovetti camminare dietro minho per il poco spazio nel mentre lui mi teneva la mano- alzai il capo per notare come avevo ridotto il dietro del suo collo e delle spalle che si intravedevano dalla felpa oversize.

«chiedo a felix il correttore?» al suono della campanella ci nascondemmo in un angolo della scuola, in cui minho mi abbracciò notando come mi fosse salita l'ansia nel mentre fossimo in mezzo alla folla.

«no, ci abbiamo messo così tanto impegno» accarezzò il mio collo guardandomi negli occhi  «dovremmo ufficializzarlo? almeno agli altri?» chiesi con voce bassa «non spingerti a fare le cose in modo veloce, se vuoi dirlo ti aiuterò, hyunjin sa già» puntualizzò la parte finale.

«sembra che tu e hyunjin vi odiate, ma in realtà vi dite tutto…quindi questo vuol dire che tu sai tutto di lui e lix?» chiesi sorridendo «ogni tanto spero che hyunjin non specificasse i dettagli» rise con un espressione disgustata facendomi partire in una risata rumorosa.

«dovrei andare a lezione» guardai l'orologio con un piccolo broncio sulle labbra «ci vediamo al cambio d'ore» mi diede un bacio a stampo in modo dolce «a mensa vorrei parlare con hyunjin e lix» dissi per poi baciarlo con più passione «jisung» minho mi rimproverò subito quando incastrai le mie mani fra le sue ciocche «va benee» lo presi per mano andando verso la mia classe per poi salutarlo.

ora di mensa, non capivo perché minho mi accompagnasse nelle aule ma non mi lamentai, ci sedemmo al tavolo con hyunjin e lix, quel giorno seungmin e jeongin avevano orari differenti quindi non ci sarebbe stato motivo di nascondersi.

notai hyunjin ghignare semplicemente guardando i nostri colli rivolgendo a minho uno sguardo divertito «avete smesso di fare il teatrino?» felix chiese indicando me e minho con le sue bacchette che in realtà non sapeva usare.

«c'è bisogno di spiegare?» chiesi puntualizzando i segni sui nostri corpi «sei anche l'opera di tutti quei succhiotti che avevamo visto io, seungmin e jeongin?» felix si rivolse a minho, che mi guardo confuso.

«quando l'avevi scoperto» diedi l'indizio a minho che annuì ricordandosi «scoperto cosa?» felix si sporse interessato nel mentre io e minho con guardammo ancora un volta per avere il permesso dell'altro.

«lavoravo come stripper, da molto prima che divenni la presa di minho, fatto sta che minho è un omofobo di giorno e il più gay di notte- l'ho trovato al strip club gay in cui lavoravo, solamente che solo io sapevo chi lui fosse perché indossavo una maschera durante tutte le esibizioni e per esibizioni intendo anche servizi» presi un grande sospiro analizzando le espressioni dei due, nel mentre la mano di minho mi accarezzava sotto il tavolo.

«il giorno successivo in cui doveva chiedermi un servizio scoprì chi io fossi perché nel mentre un uomo cercava di stuprarmi la maschera si era spostata-» minho mi fermò «in realtà avevo sentito la tua chiamata con il tuo capo e i tuoi gemiti non si distinguono fra piacere e dolore» lo guardai confuso, ma andai avanti.

«si era incazzato con me, poi si sentì in colpa, poi mi aiuto a vincere la denuncia contro i miei, mi hanno pagato abbastanza per me e mia sorella quindi ora faccio un'altro lavoro, ci siamo allontanati perché si riteneva un pericolo per me e ora siamo così» cercai di farla corta.

«e non mi hai detto niente» felix aveva un'espressione stupita «ti avrei aiutato in mille modi diversi, mi dispiace che tu abbia dovuto passare tutto questo da solo» sorrisi per il modo gentile in cui la prese sorridendo anche a hyunjn che probabilmente sapeva la storia dal punto di vista di minho.