Capitolo 31 - Amore? -

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<<Devi rimanere lucida>>
<<Io sono un mostro, non merito di vivere questa vita!>>
<<Io sono la figlia di Klaus Mikaelson>>
<<Le ho avvelenate>>
<<Freya!>>
<<Chi salverà te?>>
<<Che cosa credi di fare?>>
<<No!>>
Mi passano davanti agli occhi tutti gli ultimi giorni che sto passando, come se fossero un piccolo recap, non necessario. La mia mente sta esplodendo mentre corro verso il bosco, il Bayou: così l'ha chiamato Hope.
Sento ancora tutta la rabbia e la tristezza che porto con me da anni. Come faccio a liberarmene? Un peso che ti attanaglia il petto in continuazione. Gli alberi sono fitti e tetri, la luna dona quella poca luce che mi permette di vedere. Mi fermo solo quando il respiro è affannato, il cuore batte a mille e le gambe hanno una sensazione di cedimento. Il mio respiro è pesante e forte, con un grugnito che farebbe paura anche al più coraggioso degli alpha. Improvvisamente si ferma tutto: i suoni, il mio cuore che sembra in procinto di esplodere, i miei pensieri.
Fermati.
E in questi momenti che arriva lei. La fame. Mi trasformo in forma umana. Un uomo e una donna parlano.
<<Tesoro, stanotte non ci sarà pioggia, posso assicurartelo>>
<<Io dico che ritorneremo a casa zuppi di fango>> risate, sincere e umane.
Appena guardano di nuovo davanti a loro, ci sono io. Li spavento, per il poco preavviso.
<<Dovete scusarmi, credo di essermi persa>>
<<Diamine!>>
<<Ci hai fatto spaventare>> dice la donna.
<<Scusatemi davvero tanto, ho questo talento di apparire improvvisamente>> appena dico questa frase, indietreggiano. L'uomo protegge la donna con il proprio corpo, mettendosi davanti a lei.
<<Chi sei?>> chiede l'uomo con la voce spezzata.
<<Ho fame>> dico mostrando i miei denti e gli occhi da ibrido.
Aggredisco l'uomo al collo. Il sangue è buono e dolce, invecchiato al punto giusto. La donna urla ma non scappa. Questo è il vero amore. O forse codardia.
<<Ti prego sono incinta, ti prego!>>
Appena sento queste urla alzo lo sguardo, l'uomo è ancora vivo ma ha perso conoscenza. Lo lascio cadere a terra.
<<Stai mentendo>>
É terrorizzata, trema come una foglia.
<<Te lo giuro, te lo giuro su mio marito!>>
Amplifico l'udito. Lo sento, il terzo battito. Mi avvicino alla donna che non si muove di un centimetro dal suo posto. Ha chiuso la bocca e lacrime scorrono fino al collo che chiede incessantemente di essere squartato.
Mi abbasso e avvicino l'orecchio alla pancia, ora solo piatta.
Lo sento ancora più vivido adesso.
<<Perdonami, per aver aggredito i tuoi genitori>> dico rivolgendomi alla pancia. In velocità, do del sangue all'uomo.
<<Che stai facendo?>> ignoro le domande della donna e soggiogo entrambi, affinché non ricordino cosa sia successo. Mi allontano e capisco che ha funzionato quando l'uomo domanda per quale assurdo motivo abbia del sangue sul collo. È per questo motivo che il mio cervello non si spegne mai.

ALAN POV'S
<<La vedi?>> domanda Anthony.
<<No! Cazzo!>> ci siamo trasformati in umani quando ci siamo resi conto che l'abbiamo persa di vista.
<<Siamo due coglioni>> affermo.
<<Lo sappiamo già da tanti anni cari mio>>
Ti prego Alexandra, non fare cazzate.
<<Continuiamo>> dico intento a trasformarmi in lupo ma vengo bloccato dal braccio di Anthony.
<<No caro mio, in forma umana, dobbiamo parlare>>
<<Che succede?>> chiedo ignaro delle conseguenze di questa conversazione.
<<Alexandra>> lo guardo interrogativo, non vorrà arrivare a quel punto, vero?
<<Devi affrontare quello che provi verso di lei>>
<<La situazione è facile, Tony. Io amo con tutta me stessa quella donna, ma non voglio rovinare le cose quindi starò zitto per l'eternità>>
<<Amore? Sia sicuro sia amore?>>
<<Quando la vedo provo un formicolio costante allo stomaco e se proprio vogliamo dirla tutta anche alle parti basse>>
<<Cazzo questo dettaglio non l'ho chiesto!>>
<<Hai ragione sono un cretino>>
Anthony ride di gusto e mi incita a continuare.
<<Quando provo costantemente preoccupazione per lei e vorrei proteggerla da tutto e da tutti, quando morirei per lei, quando ammiro la sua personalità e la sua bontà nonostante tutta la merda che la vita le ha lanciato, quando la guardo e vedo nei suoi occhi la sua anima come se fosse uno libro di Jane Austen aperto per caso in biblioteca. Quando succedono queste cose, dimmi amico mio, cosa può essere?>>
<<Touché>> dice sorridendomi Anthony.
<<Io la amo e vorrei urlarlo in tutti i paesi del mondo in tutte le lingue del mondo>>
<<Basta stai per farmi vomitare>>

ALEXANDRA POV'S
Quando sento altri due battiti dietro di me, molto distanti intenti a seguirmi, decido di aggirarli e seguirli a mia volta. Non immaginavo mai che sarebbero stati Alan e Anthony. Sto per uscire allo scoperto con una delle mie solite battutine sarcastiche, ma qualcosa mi blocca: il sentire il mio nome. Sento tutta la conversazione, tutte le parole che descrivono perfettamente anche i miei di sentimenti che provo per lui. Scoprire di essere ricambiata mi fa esplodere di gioia ma il pensiero di metterlo in pericolo mi fa fare un passo indietro. Così, essendo solo miei amici, Alan e Anthony hanno rischiato più di una volta di salvarmi il culo al liceo, in questione di vita o di morte ma anche questioni quotidiane. Ogni cazzo di volta, la colpa mi rattristava, la colpa di essere io la colpevole di tutti i problemi mi ammazza e mi ammazzerà dentro per l'eternità. Non posso mettere a rischio la sua vita, per puro egoismo. Non posso e non lo farò. Ti proteggerò da amica, con l'amore che solo un'amante può darti.

Alexandra Mikaelson - the eldest child - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora