Alexandra Mikaelson - the eldest child -

Capitolo 50 - 24 ore -

ALEXANDRA POV
Quando mi guardo intorno, sotto sotto, sono soddisfatta. Quando pensavo che non sarei mai più uscita da questo buco per le poche forze che avevo, ora sono tutti morti. Le forze stanno ritornando, a forza di bere sangue sento la magia che vive dentro di me. Quando corro fuori, non so dove mi trovo. Siamo in una prateria e l'unica cosa che spunta in mezzo al nulla e agli alberi è l'edificio in cui mi trovavo. Decido di correre dritto davanti a me. Devo mettere più distanza possibile tra me e Marcus. Corro tra gli alberi, il lupo che è in me cerca di uscire e per una volta, lo lascio fare, mi trasformo. In un attimo, mi ritrovo su una strada. Mi trasformo in umana, con ancora tutti i vestiti addosso, l'unico problema è che sono ricoperta di sangue. Sulla strada, c'è traffico. Non mi hanno visto, sono dietro a degli alberi. Non posso uscire allo scoperto, amplifico l'udito cercando di trovare qualche informazione su dove siamo. Sento chi litiga con qualcuno in macchina, chi parla tranquillamente del tempo, chi impreca contro il traffico.
Poi sento una voce metallica, il navigatore.
<<Tra 5 chilometri, svolta a destra, continua per 6 chilometri e sarai arrivato a destinazione>>
<<Papà non arriveremo mai a New Orleans!>> si lamenta la bambina nella stessa macchina.
<<Sta tranquilla tesoro, ce la caveremo>>
Bingo!
Mi ritrasformo in lupo e inizio a correre, parallela alla strada.

KLAUS POV
Siamo tutti riuniti in salone.
<<Riproviamo>> afferma Freya, rivolgendosi a Hope. Le loro mani si intrecciano sopra una mappa del continente. Pronunciano delle parole latine. Stanno facendo un incantesimo di localizzazione su ampia scala.
La goccia di sangue non si muove, come le precedenti volte. Sposto lo sguardo.
<<Scusate, mettiamo conto che probabilmente la voce che Charlotte ha cercato di uccidere Hope non gli sia arrivata>> afferma Kol.
<<Oppure che scoperta la notizia, non gli tocca personalmente...>> continua Rebekah, ricordando le parole di Alexandra.
La presa di Hope alle mani di Freya si stringe tanto che le nocche diventano bianche.
<<Ahia!>> dice Freya, staccandosi da lei.
<<Scusa>> dice Hope.
Tutti osservano la mappa, tranne me. Ho perso le speranze. Dopo pochi secondi, vengo richiamato.
<<Klaus>> mi giro, richiamata da Hayley. Sta guardando la mappa. Seguo il suo sguardo e per una volta, dopo un mese, ho la speranza che Alexandra ritorni a casa, a casa sua, al sicuro. Il tratto del sangue segna che sta arrivando, è a pochi chilometri dall'entrata della città.
<<Dobbiamo scoprire il piano di Marcus, prima che arrivi>> afferma Elijah, pacato e deciso.
Marcel, che non era presente, entra di corsa in salone.
<<Dovete vedere una cosa>>

ALEXANDRA POV
Credo di essere quasi arrivata. Mi ritrasformo in umana e inizio a correre. Le gambe mi formicolano per l'ansia e l'adrenalina. Ho paura per Hope, ho paura per me stessa, ma sopratutto ho paura per la mia famiglia. Mentre corro, inizio a pensare. Marcus non ha cercato di fermarmi, forse non era nell'edificio? Se non c'era, dove potrebbe essere andato? Perché c'erano pochi uomini a sorvegliarmi?
La strada davanti a me è vuota. Nessuna macchina, nessun traffico.
Continuo a correre, spostandomi da in mezzo agli alberi a in mezzo alla strada, cerco con lo sguardo il cartello Benvenuti a New Orleans. Com'è possibile che non ci sono macchine?
Corro. Come un lampo, mi gira la testa. Inizio a vedere man mano annebbiato. Che cazzo sta succedendo?
<<24 ore>>
Mi risveglio come da un incubo. Sono ancora in piedi. Una voce...ho sentito una voce dire 24 ore. Cosa significa?
Mi sono impressionata per un secondo? Sto avendo le allucinazioni perché sono troppo stanca?
Continuo a correre ed entro in città.

KLAUS POV
<<Quindi qualcuno ha messo delle bombe in vari punti della città?>> riassume Kol, con una domanda.
<<Si>> risponde Marcel.
<<I miei vampiri hanno cercato di seguire le persone che l'hanno piazzata ma è stato inutile, scomparivano nel nulla come se fosse magia>>
Freya annuisce. Probabile che sia magia.
<<Li conosciamo i punti?>> chiedo.
<<No, sono riuscito a riprendere solo il gruppo che si è separato, dividendosi il necessario e andando ognuno in direzioni diverse>> ci spiega Marcel facendoci rivedere i filmati alla televisione. Il problema è che si incontrano nel punto centrale della città, quindi quando si separano possono essere andati ovunque.
<<Possono essere andati ovunque>> conferma Elijah la mia teoria.
<<Una è disattivata>>
Ci giriamo tutti verso l'entrata.
Quello che ha parlato è Alan, affiancato da Anthony.
<<Che ci fate qui?>> chiedo.
<<Li ho chiamati io>> risponde Hope.
Mi giro verso di lei, cercando spiegazioni.
<<Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile e forse se Alexandra vede Alan...>> lascia la frase in sospeso.
Abbiamo capito tutti cosa voleva intendere.
<<Adesso l'importante non è Alexandra, l'importante è salvare la città>> dice Alan.
<<Come hai scoperto la posizione?>> chiede Kol.
<<Venendo qui abbiamo visto casualmente una scena molto curiosa>> risponde Alan.
<<Un uomo incappucciato vestito di nero che mette una bomba in una chiesa>> continua Anthony
<<Interessante>> risponde Freya.
<<La città è isolata, nessuno entra e nessuno esce>> spiega Alan.
Lo guardo con gli occhi sbarrati.
<<Davvero?>> domanda Marcel incredulo.
<<È opera di Marcus, ne sono certa>> dice Hope.
<<Di chiunque sia opera, dobbiamo salvare la città>> affermo io.