Capitolo 57 - Ma che cazzo? -

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ALEXANDRA POV'S
Guardo Klaus emettere un sospiro di sollievo.
<<Tu...come?>> chiede Amelia guardandomi, sentivo il suo pianto dall'entrata.
<<Sono un triibrido, niente può uccidermi>>
Mi avvicino a Marcus, Amelia rimane immobile ad osservarmi.
É in ginocchio, piange come un bambino.
<<Tu! Tu non puoi vincere!>>
<<Io vinco sempre>>
Prendo l'ascia e la porto sulla spalla destra.
<<Questo é per me, per la mia famiglia, e per il mio bambino>> grido, grido per lo sforzo. Gli taglio la testa che rotola come un pallone. Mi allontano e tiro con me Amelia.
Il suo corpo prende fuoco. Le fiamme divampano e i miei occhi bruciano per il troppo calore.
Le prendo la mano e la guardo. Tra le lacrime mi confessa che ha ucciso il nonno. Va bene così, le dico. Doveva andare così. Inizio a piangere e continuo a guardare le fiamme, ormai del corpo di Marcus rimangono solo ceneri
<<Perché a noi?>> mi chiede Amelia.
<<Non perché>> le nostre mani sono ancora unite.
<<Ma cosa abbiamo imparato da questa lezione>>
Piange. La tiro in un abbraccio e la stringo. Nonostante tutto, siamo famiglia.
Non faccio nemmeno in tempo a realizzare il paletto che mi infilza nel cuore dietro la schiena.

KLAUS POV'S
<<No!>> urlo. Senza esitazione, mozzo la testa ad Amelia con uno scatto e aggrappo Alexandra.
<<No>>
Mi raggiunge Hope al mio fianco.
Sento le fiamme che bruciano dietro di me ma non mi focalizzo.
<<Non era Amelia>> sento la voce di Elijah. Mi giro e vedo che il corpo si é rivelato per quello che é, un corpo di un soldato, uno di quelli vestiti di nero. Sapeva che qualcuno l'avrebbe salvata la finta Amelia.
<<Papà>> sento sussurrare flebilmente.
<<Aspetta>> prendo il paletto e lo stacco con uno strappo netto. Alexandra mugugna dal dolore.
<<Ora ti portiamo a casa>> dico
<<É finita>> dice Hope
<<Ascoltatemi>> si aggrappa a me.
Le sue mani iniziano a diventare bianche con le vene scure.
<<No! Com'é possibile?>> dice Hope.
<<Credo abbia colpito il centro del cuore, io non>> tossisce, sputando un po' di sangue.
<<Non so se ce la farò, se mai non dovessi>>
Hope la blocca subito
<<Certo che ce la farai, sei fortissima>>
<<Mi dispiace>> dice guardandomi dritto negli occhi. Alcune lacrime le scendono sul viso.
<<Mi dispiace tanto>> dice adesso guardando Hope
<<Non sforzarti>> dico
<<Mi avete fatto conoscere una cosa che non sapevo esistesse>> accarezza il viso di Hope.
<<Amore puro e incondizionato>>
Il suo collo é diventato pallido, sta salendo fino al suo viso.
<<No!>> alcune gocce di pianto cadono sul suo viso.
Chiude lentamente gli occhi.
<<Papà! Papà! Fa qualcosa!>> urla Hope tra le lacrime.
Il mondo mi sembra scorrere ovattato, tutto si chiude, sento solo il mio battito che pompa.
<<Non può essere! No!>> Hope abbraccia il corpo di Alexandra, piangendo.
Sento la mano di Elijah sulla spalla. Chiudo gli occhi. Non può essere.
Il suo corpo inizia a scottare e di conseguenza io e Hope ci allontaniamo da Alexandra.
Hope urla disperata dalla parte opposta alla mia. Hayley cerca di trattenerla in un abbraccio.
Vederla così mi spezza dentro.
Vedere mia figlia morta mi spezza dentro.
Le fiamme iniziano a divampare sul suo corpo.
<<Elijah!>> mi giro verso di lui. Alcune lacrime gli scorrono sul viso. Ha gli occhi lucidi ma ha uno sguardo verso una direzione e non batte ciglio, la sua mano e ancora sulla mia spalla. Il suo sguardo però é focalizzato su un punto preciso. Del fumo esce da sotto il corpo di Alexandra. Si forma lentamente uno strato di pietra sul suo corpo, le fiamme si smorzano lentamente lasciando spazio alla pietra. Quando tutto il suo corpo é ricoperto, si notano i dettagli del suo viso, della sua statura. Su questa pietra esce una crepa, poi aumentano. La scena mi sembra così veloce che non mi rendo conto che Alexandra si é alzata in piedi ricoperta di polvere. Si guarda le mani poi si guarda intorno, guarda prima Hope e poi me. Si gira e nota la pietra distrutta.
<<Ma che cazzo?>>

Alexandra Mikaelson - the eldest child - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora