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Lando era comodo sul sedile del Jet privato Mclaren e ogni tanto si girava a guardare Sinne che era assorta nella musica che veniva pompata a tutto volume nelle sue orecchie dalle sue Beats.
Sentiva i polpastrelli delle dita ticchettare sulla tastiera del costoso computer appoggiato sulle sue ginocchia e poteva percepire anche il suo profumo sporgendosi di qualche centimetro dal suo sedile.

-Lando, do you want some peanuts?-

Chiara, seduta davanti a Sinne, sventolava un sacchetto giallo che spesso gli veniva offerto durante i voli.

-I swear, they're stratospheric -

La ragazza era una semplice PR, di una simpatia senza pari. Amava i libri e i piloti e le piacevano le Converse che teneva sempre ai piedi. Era una di quelle persone che potevano dire di aver avverato i propri sogni, quelle cose lontane che ragazzini sognano in ogni parte del mondo con possibilità diverse.
Lando si alzò e sorrise alle ragazze, dirigendosi verso il bagno dell'aereo.
Sinne spense le sue cuffie e si passò una mano tra I capelli, facendo pensare all'italiana che sorrideva davanti al suo film preferito che il pilota inglese si stava perdendo un bello spettacolo.
La norvegese si tolse le cuffie e gettò la testa all'indietro, arcuando il collo e attirando su di sé gli sguardi dei presenti. Infilò entrambe le grandi mani tra la sua folta chioma corvina e si morse un labbro.

Lando, appena uscito dal bagno fu investito da una vampata di calore e Chiara si girò come per dirgli che non era l'unico.

- Do you like Bahrain?-

La PR cercò di intavolare una conversazione e non se ne pentì quando la pilota abbassò il viso e puntò le sue iridi ghiacciate nelle sue, di un bellissimo colore.

-The nightly grands prix are quite fascinating -

Il britannico infilò due dita nel colletto della sua felpa e lo tirò per cercare di scappare al caldo.
Sinne però non sembrava incline a continuare la conversazione quindi indossò nuovamente le sue cuffie e si immerse nella musica mentre i due rimasero delusi e tornarono ai loro passatempi noiosi.

Arrivati all'aeroporto di Londra i due piloti più le rispettive PR salirono sulle loro macchine, finalmente a terra.
Sinne aveva finalmente l'occasione di guidare una Mclaren e Chiara di farle da passeggera.

-Posso?-

La norvegese guardò l'italiana che si stava freneticamente allacciando le cinture di sicurezza. In quel momento avrebbe sognato un casco ma purtroppo ne era sprovvista.

-Non voglio morire-

Le sembrò di sentire un suono simile ad una risata provenire dalla conducente e quindi il suo cuore si scaldò, pensando che probabilmente stava iniziando ad aprirsi.
Sinne mise le mani sulle farfalle che erano poste ai lati del volante e che servivano a cambiare le marce della Mclaren nuova di zecca che Zak e Andreas le avevano procurato e poi spinse il pedale dell'acceleratore causando un sussulto della sua passeggera.
Il tachimetro era impazzito e il motore stava andando su di giri quando un'altra supercar arancione di affiancò a quella che la pilota norvegese stava guidando.

Sinne guardò velocemente chi fosse al volante della Mclaren che aveva di fianco e vedendo Lando spinse ancora di più sul pedale che dava gas al grande e potente motore dell'auto.
Stavano combattendo e stringendo le mascelle come dei pazzi mentre alle loro PR sembrava di morire.

-Madre di Dio, salvami ti prego-

La pilota arricciò il naso alla preghiera dell'italiana che teneva le mani ancorate ai sedili e li stringeva così tanto da avere tutte le dita bianche latte.
Lando era qualche metro dietro e continuava a cercare di sorpassare la ragazza, con scarsi risultati.
Quando Sinne percepiva l'adrenalina della velocità non poteva batterla nessuno.

Sinne accelerò ancora di più nell'ultimo tratto di viale che separava I sobborghi di Woking con la sede Mclaren e Lando restò a bocca aperta quando tirando il freno a mano lei driftò facendo fumare le ruote della macchina e girando su una sponda dello specchio d'acqua artificiale creato sotto la grande costruzione.

Molti degli ingegneri si erano affacciati dalle grandi vetrate e avevano assistiti all'esibizione dei due piloti che era finita con quel perfetto e spettacolare drift che aveva fatto trattenere il respiro a Chiara e aveva fatto restare stupiti tutti coloro che avevano visto la macchina fumare e girare lungo il lago.
Quando Sinne scese fece un occhiolino a Lando e lui sorrise come un bambino che guardava la ragazza che gli piaceva.
Ma lui aveva appena visto Sinne Strøm driftare sotto la sede Mclaren.

Poco dopo i piloti si sedettero nella sala del simulatore e il primo a completare il suo numero di giri virtuali fu il britannico, ancora assorto nel pensiero delle ruote che fumavano e al suo sorriso arrogante.
Poco dopo la norvegese si sedette davanti al volante del simulatore e iniziò un giro perfetto, seguito da altrettanti tempi bassi che fecero pensare molto gli ingegneri e Chiara, ancora scombussolata dal viaggio di poco prima.
Sinne aveva delle cuffie papaya sul capo e le immagini che scorrevano sul monitor davanti a lei riflettevano sui suoi occhi, ignettati di sangue. Aveva I capelli legati in una treccia e un sopracciglio inconsciamente alzato di qualche millimetro.

-In the afternoon you'll do some takes of the next unboxed -

Lando teneva una mano sulla sedia dove la sua teammate era seduta e lei poteva percepire il calore che il suo corpo emanava.

- What's an unboxed? -

Chiese la campionessa in carica di formula 2.
Le PR le spiegavano velocemente in cosa consisteva uno dei famosissimi tipi di contenuti che la scuderia postava su youtube e lei storse il naso al pensiero di essere filmata e di dover parlare.

Finita la sessione al simulatore i due piloti si spostarono verso la sala pranzo della sede, dove condivisero il pasto con i team principal, gli ingegneri e le PR.
Sinne poteva sentire i meccanici parlare fuori dalla porta e gli altri sussurrare tra di loro accanto a lei ed era fiera del fatto che quelle voci in qualche modo sarebbero arrivate a chi voleva che arrivassero.

Il pranzo e il pomeriggio passarono velocemente, sia a Woking che a Maranello e a Milton Keynes.
Charles e Max infatti continuavano a fantasticare su quello che lei avrebbe fatto e su quello che loro avrebbero fatto.
Su come avrebbero lottato, vinto o perso.
Su come il loro rapporto fosse cambiato e la tensione tra lei e l'olandese soprattutto si fosse moltiplicata.

Quella stagione sarebbe stata fatale.

Heaven- MV1 & CL16Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora