Sinne scrutava con odio ogni singolo millimetro di quello che aveva davanti.
Teneva gli occhi socchiusi, il sopracciglio alzato e le mani strette.- Che ti ha fatto quel porridge? -
Chiara era appoggiata allo stipite della porta, con le mani in tasca e le gambe incrociate una sull'altra.
La norvegese si alzò e mangiò velocemente la piccola porzione di colazione per poi prendere le chiavi della macchina e le sue valigie.
Si era lasciata andare e quello non doveva più succedere.- La tua roba è già in macchina? -
La PR annuì, rabbrividendo per il tono che la pilota aveva usato; erano davvero tornate a quel punto?
La sua figura perfetta scese velocemente le scale dell'hotel, lasciando indietro l'italiana che si stava chiedendo cosa avesse originato quella lontananza tra di loro e la freddezza della Strøm, per arrivare alla reception dove pagò la quota del suo soggiorno in Bahrain.- 'you going to the airport? -
L'espansività di Lando le raggiunse, piena di valigie e borse e con un cappellino nero messo al contrario.
- Yes, we're a bit early -
Sinne iniziò a camminare con passo svelto davanti ai due che chiacchieravano allegramente alle sue spalle.
Arrivata davanti alla Mclaren buttò il suo borsone sul sedile posteriore e guardò l'italiana come a dirle che forse era meglio se andasse con il pilota britannico se voleva.- See you there, Strøm -
Lando aprì la porta a Chiara mentre osservava sfrecciare via la norvegese.
Anche con i finestrini alzati poteva sentire la musica altissima che riempiva l'abitacolo, quasi a coprire il meraviglioso rombo che il motore della Mclaren GT produceva alla pressione sull'acceleratore.
Durante il viaggio Il britannico e la PR della sua teammate parlarono di quel weekend, approfittando del momento mentre Sinne cercava di non pensare con la sua playlist si ritorceva contro di lei.
After Hours le stava facendo rivivere alcuni momenti di quelle giornate, mentre teneva le dita sul cambio e guardava le macchine passare come gas alla sua velocità stratosferica.Your body next to me
Is just a memoryMuoveva le dita attorno alla pelle del volante, stringendolo.
'Cause I want you baby
I'll be livin' in Heaven when I'm inside of youLe marce si alzavano e la freccia del tachimetro stava impazzendo mentre i primi segnali verso l'aeroporto scappavano via da lei.
I'll risk it all for you
I want you next to meSinne arrivò all'aeroporto un quarto d'ora prima della coppietta a bordo dell'altra Mclaren, che aveva proceduto a velocità moderate senza essere in preda a pensieri e rabbia.
La PR di Lando li aspettava seduta su una delle poltrone del Jet privato del team, intrattenuta da un puzzle e, nel vedendoli arrivare, si alzò e li informò che Andreas e Zak li aspettavano verso la cabina di pilotaggio e con disprezzo aggiunse che Chiara non poteva seguirli.Allora la norvegese infilò le mani nelle tasche dei suoi jeans, facendo fluttuare dietro di sé la sua chioma corvina e inondando il pilota britannico con il suo profumo.
- Sinne, you didn't come to monday's meeting-
Il più giovane dei due team principal si alzò, togliendo con un pollice il bottone dall'isola della giacca elegante che indossava.
- From the moment you only talked about useless data it didn't seem constructive to me losing my time at an inconclusive meeting-
Sinne riusciva a nascondere la sua rabbia dietro ad un tono pacato e tranquillo ma allo stesso tempo tagliente, sarcastico ed arrogante.
- Which data is "useless" to you? -
- The true question is which ones I consider useful -
Andreas storse il naso mentre Zak sembrava quasi divertito dalla situazione.
- You're not the one who calls the shots here, Sinne -
Lei rise, sorridendo sarcasticamente.
- Oh, 'cause a man like you is. You know, Andreas, I'm the one who makes you earn that money with wich you can afford your car and your house -
- We have perfect replacements, who talk with respect to their principals-
- Make them sign, I'm not the one that will lose something -
La pilota girò i tacchi e se ne andò, lasciando bollire di rabbia il team principal.
- Who does she think she is? -
La norvegese si passò una mano tra i capelli.
Lei era Sinne Strøm.Il viaggio passò velocemente ed in un batter d'occhio atterrarono in Arabia Saudita, dove i fotografi erano appostati in ogni angolo.
Sinne prese il suo borsone e salì sulla Mclaren posteggiata nel parcheggio dell'aeroporto, cercando di non nascondersi per niente dagli obiettivi e dai flash.
Forse la sua testa era troppo calda.
Forse era troppo arrogante.
Lei era la pilota d'oro che tutti volevano ma che allo stesso tempo nessuno riusciva a volere veramente.
Quanti avrebbero puntato tutto su di lei?
Redbull lo aveva fatto per Max Verstappen, che a colpi di ruota si era guadagnato il suo famoso nomignolo.
Un team lo avrebbe sicuro fatto per lei.Quel weekend il GP si sarebbe disputato sul tracciato dove l'anno scorso errori e negligenze avevano portato al sorpasso dell'olandese sul sette volte iridato, mentre il suo talento lo aveva portato sul tetto del mondo, con in mano il trofeo che poneva fine al campionato.
Lo aveva visto felice alla cerimonia di premiazione ma appena la avevano chiamata sul palco per proclamarla campionessa di Formula 2 il suo sguardo l'aveva quasi bruciata sul posto, osservandola alzare in aria il trofeo e stringere le mani a quelli che l'anno dopo sarebbero stati i suoi colleghi e i suoi rivali.Quando arrivò in hotel si spogliò e si buttò sotto la doccia, girando la manovella della temperatura verso la parte che quasi nessuno aveva testato.
Acqua gelata correva sul suo corpo, mentre lei tratteneva il respiro al suono del cuore che rallentava e alla sensazione che I brividi lungo la sua schiena le provocavano.
Aveva la faccia rivolta verso il doccione e le ciglia bagnate, che la rendevano così paradisiaca da essere quasi sovrannaturale.Nel momento in cui uscì sulla terrazza dell'hotel trovò Chiara ad aspettarla con le gambe accavallate.
- Stai rischiando la tua carriera -
- If someone says something else I'll headbutt him -
- Even if it will end your year here? -
- Some teams wish in their dreams to have me in their cars, i don't fucking care about what Zak and Andreas think about me -
- This is just for that pitstop? -
- Just for the pitstop? Chiara for fuck's sake shut up -
Sembrava che la norvegese sputasse veleno mentre le sue treccine le coprivano il viso che scrutava l'orizzonte.
- Do you understand that you can't do this? -
- What can't I do? They fucking ruined Daniel's career last year, they are doing a shitty work with strategy and things. That's absolutely crappy and I don't want them to ruin my future, it's hard enough without them -
A Chiara sembrò di sentire Max Verstappen in quelle parole.
Non aveva torto però.
La Mclaren non era certo nota per il suo ottimo lavoro negli ultimi anni e nonostante coprissero tutto ciò che c'era con sorrisi e divertenti video c'erano tante di quelle cose che i piloti e i dipendenti dovevano digerire.
Pitstop sbagliati, strategie pessime e umanità zero.Sinne si alzò e scrutò l'orizzonte con i suoi occhi azzurri.
Pieni di rabbia.
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Heaven- MV1 & CL16
Romance~𝕴𝖙'𝖘 𝖆𝖚𝖙𝖔𝖒𝖆𝖙𝖎𝖈 𝕴𝖙'𝖘 𝖏𝖚𝖘𝖙 𝖜𝖍𝖆𝖙 𝖙𝖍𝖊𝖞 𝖉𝖔 In the end they were rivals, not enemies. 𝕿𝖍𝖊𝖞 𝖘𝖆𝖞, "𝕬𝖑𝖑 𝖌𝖔𝖔𝖉 𝖇𝖔𝖞𝖘 𝖌𝖔 𝖙𝖔 𝖍𝖊𝖆𝖛𝖊𝖓" 𝕭𝖚𝖙 𝖇𝖆𝖉 𝖇𝖔𝖞𝖘 𝖇𝖗𝖎𝖓𝖌 𝖍𝖊𝖆𝖛𝖊𝖓 𝖙𝖔 𝖞𝖔𝖚~