Sinne si era alzata alle prime luci dell'alba, decidendo di godersi l'ultima mattinata nella grande isola nell'emisfero australe.
Appena fuori dall'hotel si era seduta su una panchina e aveva composto il numero dell'unico grande esperto di negozi di tavole in zona.- Daniel? -
- Sinne Strøooooooooom, what i owe this call to? -
Quando la norvegese riattaccò, diretta al noleggio che lui le aveva consigliato, il pilota RedBull afferrò le sue scarpe da corsa e si precipitò verso la suite che il suo teammate occupava.
- Ki Ki Rra! Come on Max, we have to run! -
L'olandese aprì la porta a torso nudo, con gli occhi ancora socchiusi e le sopracciglia agrottate che coronavano la sua espressione addormentata.
Daniel era in piedi accanto a lui dotato di un sorriso potente e luminoso, accostato ad un'energia spropositata che lo portava ad essere sveglio alle cinque del mattino, con delle scarpe in mano e dei pantaloncini da basket più esuberanti di tutto il suo essere.- What the hell are you doing? Come in -
Max si tuffò sul suo letto mentre l'australiano stava scegliendo la migliore mise che il suo amico portava con sé durante i weekend.
- Why are you awake at 4 a.m? -
Ancora assonnato si infilò la maglia mentre cercava di non inciampare nel paio di scarpe che l'intruso aveva repentinamente messo davanti ai suoi piedi, continuando a battere le mani per farlo svegliare.
Con una mano tra le scapole Daniel lo guidò verso il bagno, dove cercò di lavargli la faccia mentre gli appoggiava sulla lingua una mentina, sorridendo un po' troppo.- Hurry up, boy, the day just started! -
L'olandese imprecò nella sua lingua natia e poi uscì sul corridoio, dove le luci appese al muro gli fecero chiudere gli occhi.
Uscirono dall'hotel poco dopo e il più vecchio dei due iniziò a correre ad una velocità che era insopportabile per l'altro, che era più nel mondo dei sogni che nel loro; si immisero sul lungo mare, desolato e vuoto, che costeggiava le spiagge bianche bagnate dall'acqua cristallina dell'oceano.Max si guardava intorno, in compagnia del suo migliore amico nonché suo compagno di scuderia, notando qualsiasi piccolo dettaglio di quella mattina e godendosi le prime ore della giornata lontano da persone e paparazzi.
Daniel invece sorrideva tra sé e se, fiero di quello che stava facendo e sentendo l'aria di casa inondargli il viso.Sinne era coricata a pancia in giù sulla tavola da surf che aveva noleggiato qualche minuto prima e con le braccia remava, sentendo l'acqua lambirle la pelle e la salsedine attaccarsi sulla sua tuta.
Nell'aria aleggiava il profumo della mattina in riva al mare, quell'odore che prima l'aveva accompagnata nelle parti più difficili della sua vita e ora la teneva insieme, come dello scotch impermeabile.
Il sole era ancora basso sul mare e faceva riflettere sulle onde delle luci bellissime, facendole provare emozioni ineffabili.
Si passò una mano tra I capelli, ora sciolti dalle treccine e poi, mirando all'enorme onda che aveva davanti a sé, si mise in piedi sulla tavola, arrivando fino alla cresta schiumata del muro d'acqua.
Allora, con una mossa sapiente del bacino, la tagliò, cavalcandola fino all'ultima goccia con un sorriso stampato sul viso e il vento in faccia.- Final sprint? -
Senza aspettare l'ok di Max, Daniel accelerò lasciandolo incredulo dietro a lui.
Allora l'olandese si mosse, tenendo la testa alta e le braccia in movimento, e lo sorpassò fermandosi nella prematura ombra che una palma proiettava sulle piastrelle del lungomare.
Mentre si guardava intorno scorse una ragazza in mezzo all'acqua, in piedi sulla punta di un'onda enorme.
STAI LEGGENDO
Heaven- MV1 & CL16
Romance~𝕴𝖙'𝖘 𝖆𝖚𝖙𝖔𝖒𝖆𝖙𝖎𝖈 𝕴𝖙'𝖘 𝖏𝖚𝖘𝖙 𝖜𝖍𝖆𝖙 𝖙𝖍𝖊𝖞 𝖉𝖔 In the end they were rivals, not enemies. 𝕿𝖍𝖊𝖞 𝖘𝖆𝖞, "𝕬𝖑𝖑 𝖌𝖔𝖔𝖉 𝖇𝖔𝖞𝖘 𝖌𝖔 𝖙𝖔 𝖍𝖊𝖆𝖛𝖊𝖓" 𝕭𝖚𝖙 𝖇𝖆𝖉 𝖇𝖔𝖞𝖘 𝖇𝖗𝖎𝖓𝖌 𝖍𝖊𝖆𝖛𝖊𝖓 𝖙𝖔 𝖞𝖔𝖚~