BAH/QUALI - 1 -

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Gli ultimi test avevano visto Lando ruotare di posizione, dalla sesta del primo giorno alla nona dell'ultimo.
Sinne invece, determinata a risultare la migliore, passò i primi due giorni sulla seconda posizione mentre l'ultimo giorno divenne la pilota più veloce della giornata di test, facendo sì che fosse ancora più eccitata al pensiero della sua prima qualifica in Formula 1.

Le prove libere furono a dir poco deludenti per il team papaya che non riusciva a superare la decima posizione e questo allo stesso tempo preoccupò la norvegese e l'inglese ma fece tirare un sospiro a Max Verstappen, che non si era ancora ripreso dalla sconfitta delle ultime sessioni di testing.

- God, I can't drive this car -

Lando si stava lamentando della sua MCL36 mentre la sua teammate si concentrava sull'analisi di sovrasterzo e sottosterzo che aveva riscontrato in alcune curve del tracciato.
Qualche ora dopo le due vetture avrebbero affrontato i turni di qualifica ma sarebbero riusciti a portarle verso il Q1?
Chiara era seduta accanto alla PR del pilota britannico e guardava come lui era provato dagli sconfortanti risultati del team.
Norris posò le cuffie sul tavolo e uscì dalla stanza mentre l'italiana stava conducendo la campionessa in carica di formula 2 verso l'isola delle interviste.

-Sinne Strøm, abbiamo notato che per entrambi voi è stato arduo pilotare le vostre Mclaren nelle sessioni di prove libere-

Due potenti occhi azzurri guardarono dietro una spalla coperta da una tuta da gara blu e osservarono le movenze della pilota, scrutandola come se fosse una preda.

-Si, è vero. Purtroppo abbiamo riscontrato delle difficoltà e dei punti da migliorare sulla macchina ma credo che riusciremo comunque a dimostrare il nostro talento durante questo weekend-

L'intervistatrice che stava aspettando l'attenzione di Max aveva le braccia conserte ed era annoiata da come lui non pareva sentire nemmeno le domande che lei gli poneva mentre fissava nella mente qualsiasi piega che si presentava sulla tuta che indossava la donna che stava rilasciando un intervista a Sky Sport.
La giornalista allungò una mano verso l'olandese e lui si girò verso di lei e se uno sguardo avesse potuto uccidere sarebbe stata a terra esanime.

- Do you ave any questions beside the usual bullshit?-

Sinne si girò e scorse due tori rossi stampati sulla schiena della persona che aveva sempre odiato e che aveva sempre cercato di battere.
Del pilota a cui aveva fatto venire ematomi su ematomi e a cui aveva causato decine di incidenti.
Le sue spalle viste da quella angolazione sembravano enormi e spesse mentre le sue grandi mani erano costellate di vene che sembravano combattere con la sua pelle chiarissima nelle quali sicuramente scorreva tutta la sua rabbia.

Max si allontanò dall'intervistatrice, tirando su la parte superiore della tua da corsa sulla maglia ignifuga che le stava sotto ma nel toccare la cerniera girò la testa e colse Sinne con le mani nel sacco.
La norvegese infatti lo stava osservando, cogliendo ogni minimo dettaglio di lui per poterlo usare quando ne aveva bisogno e ritorcerglielo contro.
Lei distolse subito lo sguardo e camminò al fianco di Chiara verso i box dove la sua monoposto era già pronta per partire.

- We won't fight for the Q3 -

Sinne intercettò una conversazione tra Lando e il suo ingegnere di pista.

Avrebbe fatto tutto quello che c'era da fare per entrare nella top 10.

Si infilò la balaclava sulle trecce che le legavano i capelli e poi prese il suo casco.
Quello rosso, quello suo.
Tirò su la visiera e aggiustò la tuta per poi salire in macchina sotto gli sguardi dei meccanici tenendo le mani sull'halo.
Davanti a lei, ora coricata nel cockpit, c'erano i monitor dei giri che stavano iniziando a fare gli altri piloti e l'immagina della RB18 numero uno si presentò davanti ai suoi occhi.
Per quanto lo odiasse non poteva non ammettere che fosse un mago sulla pista e stessa cosa doveva fare lui.
Sinne era forte.

Heaven- MV1 & CL16Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora