Capitolo 5

3.5K 207 77
                                    

Izuku era arrivato nel luogo dell'incontro con oltre mezz'ora d'anticipo, di sicuro non voleva fare brutta figura con il suo idolo, ma più di tutto non voleva farlo arrabbiare alla loro prima uscita.

"Dico prima uscita, ma chi mi dice che ce ne saranno altre? Lui è un eroe molto impegnato e popolare, di sicuro dopo questo giorno non ci vedremo più." pensò tormentandosi l'orlo della maglietta nuova comprata per l'occasione. A dire il vero tutto ciò che indossava era nuovo.

La camicia che aveva scelto per andare alla convention del biondo, era stata rovinata in modo grave da quei bulletti e aveva dovuto buttarla via.

"Spero di non sfigurare davanti a lui, ma credo che sia una speranza vana. Lui è dannatamente perfetto in tutto." pensò torturando le maniche arrotolate fino ai gomiti della camicia sportiva che indossava. "Manca solo che mi metto a rigirarmi tra le mani uno dei passanti dei jeans e avrò stropicciato tutto ciò che indosso."

«Se continui a torturati i vestiti finirai per sgualcirgli.» disse una voce bassa e roca che richiamò immediatamente la sua attenzione.

Katsuki era davanti a lui con una giacca lunga che nascondeva in parte la sua muscolatura, ma la maglietta aderente con lo scollo a V faceva l'esatto contrario mettendo in mostra i pettorali scolpiti, che al verdino sembrarono fatti dimarmo.

Un mugugno lasciò le sue labbra, cosa che fece ridacchiare il biondo, mentre le guance del minore si tinsero di rosa per l'imbarazzo.

«Scusa.» disse Izuku smettendo di torturare la camicia e tornando a infierire sull'orlo della maglietta.

Katsuki cercando di allentare l'imbarazzo del minore, gli prese la mano incriminata e gliela strinse con la sua in modo da fermare quel gesto compulsivo.

Le guance del verdino assunsero una tonalità di rosso, il biondo sorridendo per la sincerità delle espressioni del minore, paragonò il volto di Izuku ad una fragola, con le lentiggini a formare i semini e i capelli verdi le foglie attaccate al gambo.

«Sembri una fragola.» disse apertamente il maggiore con un sorriso che il verdino non aveva mai scorto sul suo volto sempre concentrato e arrabbiato.

Le mani di Izuku corsero subito a coprigli il volto per l'imbarazzo mentre sussurrava mestamente: «Non ti avevo mai visto sorridere così.»

Le guance di Katsuki si tinsero di un rosa acceso alla frase del più piccolo e cercò di mascherare l'imbarazzo con un colpo di tosse.

«Mi sembra anche ovvio. Non sorrido mica per tutti io, non sono di certo come quel cretino di capelli di merda.»

«Parla di Red Riot? Ho sentito da fonti attendibili che siete non solo colleghi, ma che è il suo migliore amico. Mi sono sempre chiesto come funzioni il suo quirk. La pelle diventa solo spessa come la roccia o diventa veramente di pietra. Ovviamente se poi diventasse davvero di pietra, vorrebbe dire che anche le sue vene e i suoi organi interni possono diventarlo. E poi...» il suo borbottio incessante fece per un attimo storcere il naso al maggiore che lo guardava stupito di come si fosse dimenticato di lui per pensare al funzionamento del quirk di qualcun altro.

«Ohi.» provò a chiamarlo, ma la sua voce sembrava non raggiungerlo.

Preso dal fastidio per essere essere ignorato, spinse con forza la mano accanto al volto di Izuku che tornò a concentrarsi su Katsuki che era a pochi centimetri da lui e lo guardava con occhi seri.

«Sai non mi piace quando le persone m'ignorano e parlano di altro che non sia io.» disse il biondo avvicinandosi di più al verdino che si perse in quegli occhi, rossi come dei rubini messi al solo per farli brillare.

«Si Dynamight-sama.» rispose Izuku deglutendo sonoramente.

«Ottimo, ma vorrei che mi chiamassi Katsuki e niente onorifici.» e nel dirlo si allontano gonfiando il petto su cui lo sguardo del verdino scivolò senza controllo, «Comunque dove vuoi andare? Non so cosa facciano di solito i ragazzi della tua età.»

«Non sono tanto più piccolo di lei signor...volevo dire Ka...Katsuki, abbiamo solo 4 anni di differenza.» disse il verdino abbassando lo sguardo.

«Ah...sì? Quanti anni avresti piccolo?» chiese il biondo piegandosi in avanti e mettendosi allo stesso livello del più piccolo che fissò per un secondo gli occhi in quelli dell'altro, ma non riuscendo a sostenere il suo sguardo lo deviò verso destra.

«Ne ho quasi diciassette.» rispose borbottando.

La risata del maggiore richiamò Izuku che tornò a guardare quel bellissimo sorriso. Era una visione che non aveva mai visto in nessun servizio televisivo che lo riguardava e neanche in nessuna foto scattata dai paparazzi.

E senza accorgersene due singole parole uscirono dalle sue labbra, interrompendo la risata dell'eroe e facendolo diventare talmente tanto rosso da risultare livido.

«Sei bellissimo.»

Menta e peperoncinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora