Izuku se ne stava disteso a letto con il cellulare stretto in pugno e aspettava la risposta del biondo che però non sembrava arrivare.
Mille dubbi cominciarono ad affollargli la mente nell'attesa.
"Forse si è già addormentato, ma potrebbe essere che si è addormentato perché sono noioso. Non è che si è stancato di me? Non so se sarei in grado di sopportare la sua perdita. Mi sono così tanto affezionato a lui in così poco tempo che non mi sembra possibile." pensava rileggendo le loro conversazioni.
Era completamente assorto nei ricordi che in principio non si accorse del sordo bussare alla sua finestra.
Solo quando il rumore divenne abbastanza forte da diventare fastidioso, sollevò lo sguardo incrociandolo con quello della persona seduta sul bordo della sua finestra che si teneva in equilibrio come per magia.
«Katsuki...» disse con un gridolino Izuku riconoscendo l'eroe fuori dalla finestra che lo fissava con un sorriso, «Cosa ci fai qui fuori? Aspettavo un tuo messaggio.»
«Mi hai chiamato e io sono venuto da te. Non mi avevi chiesto un abbraccio?» domandò quando l'altro gli aprì la finestra così permettendogli di entrare.
Il verdino con il cuore che batteva all'impazzata per la sorpresa appena ricevuta, si fiondò tra le braccia del biondo che lo sollevò da terra senza sforzo.
«Sei stato via poche ore, ma mi sono sembrate lunghe più di una vita intera.» sussurrò il più piccolo lasciandosi cullare dalle forti braccia del maggiore e respirando il suo odore, «Hai un buon profumo, sai di spezie, ma non riesco a capire quali.»
«Mi sei mancato anche tu e comunque credo che sia l'odore del curry che mi ha preparato mia madre questa sera, con molto peperoncino, come piace a me.» rispose sorridendo tuffando il volto nei capelli del verdino che sospirò estasiato dal tepore che il biondo emanava.
«Sì, sai proprio di peperoncino, piccante come il tuo carattere.»
«E tu profumi di menta, sai di fresco.» rispose sentendo una sensazione di piacere crescergli nel petto, come se con Izuku fra le sue braccia avesse trovato la calma che gli era sempre mancata nella vita.
Il silenzio cadde nella stanza, ma non uno di quelli fastidiosi che ti mettono a disagio e che quasi ti costringono a riempirlo con qualche discorso assurdo, ma uno di quelli in cui ti puoi beare della presenza della persona al tuo fianco, in cui puoi assaporare il lento flusso di emozioni che sembra vi stia unendo, quel silenzio che sa di casa.
Le mani di Katsuki, posate sulla vita del minore cominciarono a muoversi verso l'alto aumentando il contatto tra i loro corpi, stringendoselo a sé con un disperato bisogno di rassicurazioni. La storia raccontatagli da sua madre gli vorticava nella testa come un tornado, scombussolandolo e rendendolo più insicuro del solito.
«Sai non ho mai provato nulla del genere per nessuno in vita mia, la tua presenza mi destabilizza, sento qui,» e nel dirlo prese la mano del verdino e se la portò al petto, il suo cuore batteva furioso, «come una forza che mi spinge a starti sempre il più vicino possibile. Se non ti vedo mi sento male, se non mi rispondi ai messaggi mi preoccupo. È come se tu avessi preso possesso di me, del mio animo, di tutto quello che sono e mi piace come mi fa sentire. Mi piace averti qui con me. Mi piaci Izuku.»
«Anche tu mi piaci. Non lo avrei mai immaginato possibile, non credevo di poterlo meritare, ma mi piaci talmente tanto che mi sembra sempre di avere il cuore che batte a mille, tutto quello che faccio è pensarti e se non ti penso faccio qualcosa che ricorda te. Sei diventato tutto il mio mondo e so che sembra strano visto che non ci conosciamo per niente, o almeno tu non mi conosci tanto bene, ma quando sono con te mi sembra di essere veramente felice, completo.» rispose Izuku alzandosi in punta dei piedi cercando in qualche modo di eguagliare l'altezza del biondo.
«Izuku...» ansimò Katsuki portando una mano sulla nuca del verdino impedendogli di spostarsi dalla sua presa.
«Katsuki...» sospirò il più piccolo afferrando i corti capelli sulla nuca dell'eroe.
Le loro labbra si sfiorarono con una dolcezza tale che li fece ansimare di piacere nella bocca dell'altro.
«Non ti lascerò mai.» gemette approfondendo il bacio inserendo la lingua nella bocca del verdino.
«Non farlo mai...» rispose a sua volta con un gemito rincorrendo la lingua dell'altro.
La mano libera di Katsuki si posò quasi con prepotenza sul fondo schiena del minore, ma non con l'intento di palpeggiarlo, ma per sollevarlo e capendo cosa volesse fare con quel gesto il maggiore, Izuku circondò la vita dell'altro con le proprie gambe, abbracciandolo con tutto il corpo, come se fosse un piccolo koala.
Il bacio divenne così profondo che per poco non gli mancarono le forze, così il biondo si sospinse sopra il suo letto, facendolo adagiare sotto di sé, ma senza interrompere in alcun modo il loro contatto.
Assaporandosi con foga, ricercando nell'altro la pace che sentivano avrebbero potuto ricevere.
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Menta e peperoncino
FanfictionIzuku e Katsuki non sono mai stati compagni di classe, infatti Katsuki ha qualche anno in più di Izuku ed è un eroe affermato, mentre il più piccolo frequenta ancora la scuola. Una bakudeku au dove spero regni l'amore. Linguaggio esplicito e scene s...