Capitolo extra .2

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La piccola si era addormentata e Izuku finalmente era riuscito a stendersi sul divano dopo un'intera mattinata a soddisfare i capricci della piccola Haine.

Ogni giorno che passava il verdino era sempre più convinto che la piccola avrebbe preso interamente il carattere del padre esplosivo. Invece Katsuki riteneva che la bambina avesse preso fin troppo dal verdino.

Quegli splendidi occhi verdi che lo facevano capitolare ogni volta che provava a sgridarla per le sue marachelle, quelli di sicuro li aveva presi dal nerd e anche il suo continuo borbottare quando alla televisione passava qualcosa che attirava la sua attenzione.

Da qualche settimana la piccola Haine aveva cominciato a gattonare e i due poveri genitori da quel momento non avevano più avuto un momento libero, sempre a rincorrere la figlia che tendeva ad andare in qualunque angolo in cui non fosse mai andata.

«Vedo che alla fine sei riuscito a farla dormire.» disse Katsuki entrando nella stanza in cui il compagno riposava.

«Ciao Katsuki, com'è andato il lavoro?» chiese in risposta il verdino provando ad alzarsi per andare a prendersi un abbraccio, ma il biondo fu più veloce e gli si sedette accanto.

«Sai com'è, solite cose, villain stupidi che hanno solo voglia di saltare in aria grazie alla forza delle mie esplosioni.» rispose afferrando il minore e facendoselo sedere in braccio.

«Sei un'eroe eccezionale.» disse Izuku con un sorriso mozzafiato.

«Mai quanto te amore mio.» e nel dirlo gli si avvicinò fino a posare un casto bacio sulle labbra del minore.

Bacio che finì troppo presto a detta del verdino che afferrò per le orecchie il maggiore in modo da non interrompere il contatto e allo stesso tempo infilargli la lingua in bocca.

Gemiti e mugolii lasciarono le labbra di entrambi in uno scambio di passione e bisogno di conforto da parte dell'altro.

Dopo l'arrivo della piccola, gli scambi di effusioni si erano ridotti al minimo, ma finalmente adesso Haine dormiva e Izuku aveva un disperato bisogno del suo compagno.

Con mano svelta, riuscì a spogliare della maglietta il maggiore che a sua volta tolse quella del compagno, abbastanza in fretta affinché le loro bocche potessero di nuovo unirsi.

«Mi erano mancati i tuoi baci.» sussurrò Katsuki spostando il bacio dalla bocca al collo del verdino che mosse in avanti il bacino in un chiaro invito a continuare.

«Ma se ci baciamo tutti i giorni.» lo rimbeccò il minore portando le mani verso la cintura del biondo.

«Vero, ma era da un po' che i nostri baci non portava a nient'altro.»

Izuku slacciò la cintura e abbassò la zip del pantaloni del maggiore, la mano già pronta ad afferrare il membro eretto e duro del compagno, quando venne afferrato sotto le cosce e sollevato manco fosse una piuma.

«Katsuki.» mugolò sorpreso il verdino.

«Andiamo in camera e lascia che ti ami per tutta la notte.» disse avviandosi verso quella che era diventata la loro camera da letto dopo che avevano deciso di trasferirsi insieme.

«Fai piano però che se no ci sente. La piccola ha un udito fin troppo fine.» lo redarguì il minore andando a mordicchiargli i lobi delle orecchie.

Katsuki ridacchiò, suono abbastanza forte che svegliò la piccola che si rigirò nel lettino nel sentire i genitori.

Era già pronta a piangere per richiamare la loro attenzione, ma evidentemente ci ripensò, prese l'orsacchiotto che si era allontanato mentre si rotolava e se lo strinse al petto.




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