Capitolo 17

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I baci erano proseguiti per un'altra mezz'ora, non andando mai oltre, solo grazie alla straordinaria forza di autocontrollo dell'eroe che aveva spostato l'attenzione del verdino verso altro.

E alla fine Izuku si era addormentato contro il petto di Katsuki con un sorriso dolce e felice a solcargli il volto.

"Starei una vita intera a guardare il suo volto rilassato." pensò il biondo accarezzando quel cespuglio scompigliato di capelli del minore beandosi ogni volta del suo profumo fresco di menta.

Ma anche i bei momenti sono destinati a terminare e la mezzanotte era ormai vicina. Di lì a poche ore si sarebbe dovuto svegliare per andare a compiere il suo dovere d'eroe e di certo non poteva arrivare di nuovo in ritardo, altrimenti chi lo avrebbe sentito poi Beast Jeanist.

Di certo non voleva ripetere l'esperienza della settimana prima, quindi a malincuore scostò dolcemente da sé il verdino e con un ultimo bacio sulla sua fronte se ne andò da quella stanza senza smettere di sorridere.

Izuku il mattino seguente di svegliò con ancora il sorriso sul volto mentre sentiva tutt'attorno a sé la presenza del suo eroe.

Con ancora la sensazione delle sue mani sul suo corpo, si fiondò con la faccia nel cuscino cercando in tutti i modi di riappropriarsi del suo odore.

Ansimò un istante quando il profumo del peperoncino del maggiore lo investi portandolo a sperare che la prossima volta che si sarebbero trovati in una situazione del genere, non si sarebbero fermati a delle semplici palpatine, lo avrebbe voluto completamente e si sarebbe donato a lui anima e corpo.

Cercando di tenere a bada i pensieri sconvenienti che gli stavano affollando la mente, si staccò dal cuscino con l'intento di prepararsi per l'ennesima giornata di scuola.

«Ma allora è vero che conosci Dynamight? Ti abbiamo visto tutti fuori da scuola insieme a lui ieri pomeriggio Midorya-san.» disse una voce al primo cambio dell'ora.

Un gruppetto di studenti di varie classi si era radunato attorno a lui con il chiaro intento di fare del sano gossip sul verdino e il pro-hero più scatenato e burbero degli ultimi anni.

«Cosa?» chiese il più piccolo confuso da tutte quelle persone che lo circondavano.

Non era abituato ad avere così tante persone attorno, certo dopo che i due bulli se ne erano andati via dalla scuola, alcuni compagni avevano preso a parlargli, ma di certo non così tanti. Un certo imbarazzo colorò le sue guance di rosa, cosa che tutti presero come una conferma alle loro domande.

«Io ho sentito che vi siete conosciuti alla sua convention del mese scorso, dove ti ha salvato da Tsukasa e Kida.» annunciò una ragazza con occhi sognanti, probabilmente immaginandosi al posto del verdino.

«Ehm...sì.» confermò il verdino non capendo bene quello che stava capitando.

«Secondo me lo fa solo come senso del dovere.» proruppe una voce tra la folla, «Cosa mai potrebbe volere il futuro eroe numero uno da un quirkless come te?»

Gli occhi di Izuku si spalancarono a quella domanda.

In cuor suo quel pensiero aveva scavato una voragine che secondo dopo secondo lo stava facendo vacillare.

«In effetti...» si chiese un secondo ragazzo.

«Ma cosa ne volete sapere voi?» urlò una ragazza facendo sobbalzare tutti, «Magari invece gli sta simpatico Izuku-kun e solo perché voi siete gelosi che non vi ha degnati di uno sguardo, non avete il diritto di dire certe cose.»

«Ha ragione lei.» intervenne un'altra ragazza che affiancò subito la prima.

I due ragazzi che avevano pensato di fare i gradassi, si ritrovarono ben presto con una schiera di ragazze a urlargli contro, costringendoli a lasciare la stanza e tornare nella propria aula.

«Secondo me siete una bellissima coppia.» sussurrò una ragazza senza farsi sentire dagli altri posando una mano sulla spalla del verdino che incrociò i suoi occhi con lei e rivolgendole un sorriso triste.

"Forse è meglio se smetto di illudermi tanto. Prima o poi si stancherà di me, solo perché mi trova interessante adesso non vuol dire che lo sarò anche in futuro." pensò Izuku quando tutti lo lasciarono solo dato che la campanella era suonata.

Tornò a fissare la lavagna dove il professore aveva cominciato a scrivere delle formule matematiche.

"Forse è meglio se metto fine a tutto questo prima che venga ferito ulteriormente." pensò prendendo la penna e cominciando a ricopiare le scritte sul suo quaderno degli appunti.

Menta e peperoncinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora