Capitolo 34

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Il viaggio che avrebbe portato Hawsk e Izuku verso il padre di quest'ultimo si era fatto talmente tanto lungo che ad un certo punto il più piccolo si era addormentato tra le braccia dell'eroe che non faceva che pensare al compagno che aveva lasciato indietro.

Sapeva che ci avrebbe pensato uno dei villain del capo a riportarlo al sicuro, ma l'ansia non lo aveva lasciato e non lo avrebbe fatto fino a quando non lo avesse trovato al sicuro al covo che usavano come rifugio.

Era così concentrato su Dabi, che quasi gli prese un colpo quando sentì parlare il verdino.

«Katsuki...Katsuki...» continuava a ripetere con il tormento dipinto sul volto e delle lacrime a rigarlo.

Forse qualcuno di meno risoluto di Hawks avrebbe potuto prendere in considerazione l'idea di lasciarlo andare, ma sapeva perfettamente quali erano le conseguenze per una simile azione.

Per il compagno non ci sarebbero state possibilità di sopravvivere a quello che quel demonio aveva intenzione di fargli.

Non avrebbe permesso che gli capitasse alcunché, lo avrebbe salvato anche se questo avrebbe portato Izuku tra le braccia del peggior criminale di tutti i tempi.


«Sei sicuro che questo piano del cazzo possa funzionare?» chiese Katsuki con i nervi a fior di pelle, ormai erano quattro ore che Izuku era stato rapito e non sapere come stesse o se fosse al sicuro, lo stava facendo uscire di testa.

Il problema era che la sua irritabilità, stava facendo preoccupare anche i suoi amici che erano accorsi a dare man forte al ragazzo e a Best Jeanist che aveva convocato una riunione d'emergenza per poter risolvere il problema.

«Bakugo, devi rimanere calmo, altrimenti l'esito della missione potrebbe essere compromesso.» disse una ragazza tutta color rosa confetto di nome Ashido Mina.

«Ha ragione Mina-chan, devi rilassarti, vedrai che riusciremo a trovare il broccolo e te lo riporteremo sano e salvo.» continuò un biondino dagli occhi color ambra, di nome Kaminari Denki.

Eijiro che si era seduto accanto all'amico, lanciò un sorriso di gratitudine al vecchio gruppo di amici con cui aveva trascorso dei bei momenti ai tempi della scuola.

Un ragazzo dai capelli neri e un sorriso perennemente stampato in volto di nome Sero Hanta, era appena fuori dalla porta e lanciava delle occhiate sporadiche al gruppetto dentro la stanza mentre parlava di quello che era successo durante la lotta con Shoto che cercava di non arrossire quando i loro occhi s'incrociavano.

«Sho-chan non ti preoccupare per Touya, appena la squadra si recherà sul posto lo cattureremo così non ti dovrai più preoccupare di quello che potrebbe fare.» disse Hanta allungando una mano per sfiorare quella del bicolore.

«Lo so che lo catturerete, ma non riesco a togliermi dalla mente tutte le persone che ha ucciso per colpa...» provò a dire, ma il corvino si avvicinò a tal punto che i loro petti quasi si sfiorarono.

«Non è colpa tua e non voglio che ti colpevolizzi. Lo cattureremo e poi ti toglierai questo peso dal cuore.»

Shoto annuì evitando gli sguardi del maggiore che gli sollevò il mento con la mano per poterlo invece guardare negli occhi.

«Sho-chan...dopo tutto questo tempo sei ancora in imbarazzo.» lo schernì Hanta con un sorriso dolce in volto.

Il bicolore cercò di riprendere il suo solito controllo, ma il leggero rossore sulle sue guance lo tradì.

«Comunque ti aspetto a casa dopo il turno. Preparerò la soba.» e detto questo il corvino posò le labbra su quelle del compagno prima di entrare dentro la stanza dove Mina lo guardò con gli occhi a cuoricino per la scena appena assistita.


«Ottimo lavoro Keigo.» disse un uomo dal volto coperto da una maschera nera.

Hawks s'inchinò profondamente facendo intuire al villain il rispetto che gli spettava.

«Adesso che ti ho portato tuo figlio posso vedere Dabi?» domandò l'eroe senza rialzare il volto.

Un cenno del capo dell'uomo congedò il biondo che con un colpo d'ali si portò via da lì per poter andare dall'amato che lo stava spettando in ansia a sua volta.

«E ora figlio mio è giunto il momento che tu ti unisca a me e che prenda il tuo legittimo posto come mio successore.» disse il capo dei villain stringendosi al petto il verdino.

» disse il capo dei villain stringendosi al petto il verdino

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