Capitolo 23

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Katsuki era riuscito a non far esplodere nessuno nell'attesa che Izuku uscisse dalla sala operatoria, nel frattempo aveva tenuto stretta Inko che si era aggrappata a lui mentre Mitsuki le teneva una mano accarezzandola.

Non era il massimo rincontrarsi in quel frangente, ma grazie alla bionda e a suo figlio, stava affrontando quella tragica situazione con un po' più di serenità.

Sapere di non essere sola la stava aiutando a non cadere a pezzi. Il solo pensiero di poter perdere Izuku e rivivere la perdita di un figlio, stava mettendo a dura prova la sua psiche.

Ma l'attesa stava snervando le tre persone in sala d'attesa: Mitsuki preoccupata per il figlio e per quello che avrebbe comportato su di lui la sua perdita, nonché per l'amica appena ritrovata, Katsuki ovviamente aveva paura di perdere il verdino, l'unico che sembrava dargli serenità e che smussava il suo carattere fin troppo esplosivo.

Ma, dopo altre due ore estenuanti, il medico tornò da loro e il suo sguardo sereno per un secondo fece sperare tutti quanti.

«Ci sono state delle complicazioni durante l'operazione.» disse subito facendoli sussultare, «Abbiamo dovuto rianimarlo, ma si è subito ripreso immediatamente, così abbiamo finito l'operazione con ottimi risultati.»

Un sospiro di sollievo lasciò le loro bocche insieme alle lacrime che la verdina aveva cominciato a versare appena il medico era arrivato.

«Non è stato necessaria l'amputazione dato che dopo la rianimazione la rigenerazione cellulare ha avuto un netto miglioramento, ma comunque adesso è fortemente sedato perché l'uso continuo di tali quirk hanno stressato il suo corpo.»

«Ci saranno ripercussioni sul suo fisico dopo questo?» chiese Mitsuki che era la più tranquilla del gruppo.

«Avrà bisogno per qualche tempo di fare fisioterapia e la gamba potrebbe per i primi periodi dargli problemi, ma oltre a questo ci aspettiamo una guarigione completa.» e a quelle parole Inko gli si gettò tra le braccia per ringraziarlo sotto gli occhi sbalorditi di tutti.

«Grazie...grazie...» borbottava tra i singhiozzi.

Katsuki vedendo il disagio del dottore afferrò dolcemente la verdina per le spalle e se la strinse al petto sotto lo sguardo riconoscente del dottore che con un inchino si congedò dopo aver detto loro dove trovare Izuku.

Grazie al biondo che aveva insistito per pagare lui le spese mediche del verdino, lo avevano portato in una stanza singola, dove dormiva tranquillamente.

Inko si sedette lentamente in una piccola poltrona accanto al figlio per poi prendergli la mano e accarezzargliela lievemente, come se avesse paura che il minimo tocco potesse fargli del male.

«Inko-chan, ti va una tazza di tè?» chiese la bionda all'amica che si era quasi dimenticata della loro presenza.

La verdina capendo quello che la donna gli stesse chiedendo in verità, le fece un sorriso e annuendo la seguì fuori dalla stanza, lasciando all'eroe la possibilità di poter stare qualche minuto con il più piccolo.

Quando le due donne si chiusero la porta alle loro spalle, Katsuki si sedette al posto della verdina, prendendo poi anche lui la mano al minore.

«Izuku...mi dispiace se ti ho lasciato finire in queste condizioni...» disse lui con le lacrime che senza controllo erano uscite, ora che non aveva più nessuno attorno poteva lasciar sfogare tutto il dolore che quella brutta giornata aveva fatto cadere su di lui, «Se fossi sveglio ti ripeterei mille volte quanto mi dispiace per tutto. Avrei dovuto essere al tuo fianco, avrei dovuto proteggerti perché questo è quello che fanno gli eroi, ma forse non sono abbastanza bravo nel mio lavoro.»

«Sei bravissimo nel tuo lavoro...non si poteva prevedere una cosa del genere.»

Una voce che non si aspettava di sentire, gli fece sollevare lo sguardo per incrociarlo con quello del verdino che lo stava guardando con un sorriso stanco sul volto pallido ed emaciato.

«Izuku?» chiamò il biondo non credendo ai propri occhi.

«Ti amo Katsuki.» rispose Izuku facendo sussultare il maggiore.

«Cazzo ti amo anch'io.» gridò sporgendosi in avanti per congiungere le labbra con quelle di Izuku che sorrise a quel contatto così dolce, ma anche per la gioia di rivedere il vero Katsuki e non la "brutta" copia mostratagli da Bellion.



Angolo Ice:

E poi non dive che non vi voglio bene.

Io amo i finali alternativi, dove le disgrazie regnano sovrane, ma per adesso vi lascio questo bel momento in cui si scambiano il loro primo "Ti Amo".

Non andrà sempre così bene.

Alla prossima.

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