la partita (11)

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"Mi risvegliai dal mio stato di trance, teoricamente sarei dovuta tornare in classe...praticamente però tornai in camera mia e mi addormentai dopo neanche 10 minuti che poggiai la testa sul cuscino."

Mi svegliai di soprassalto a causa di Pansy che mi buttò giù dal letto.
"puttanella come hai osato abbandonarmi a lezione?!"
"a cazzo, ehm, non stavo bene" dissi sorridendo falsamente.
"puttana."
Le mandai un bacio volante come risposta.
"forza alza il culo, dobbiamo prendere posto"
"ma dove?" chiesi.
"affanculo, ti sei scordata della partita di oggi?"
"porco cazzo è vero, mi ero totalmente scordata di Quidditch"
"hmm ho notato, forza metti una cosa carina e andiamo"
"perché tanta fretta?"
Lei arrosì.
"ahh capito, il tuo grande amore gioca in serpeverde"
"già, quindi sbrigati."
Alzai le mani divertita e andai in bagno a prepararmi.
Dopo una ventina di minuti uscì, avevo semplicemente indossato la divisa scolastica, contando pure che i professori sarebbero stati presenti non potevo osare.

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Arrivate sugli spalti prendemmo posto in 4° fila, giusto per avere una visuale migliore se capite cosa intendo.
Quel giorno si sarebbero sfidati Serpeverde e Tassorosso, mentirei se dicessi che non trovai attraente Cedric.
"Diggory eh, pensavo preferissi i belli dannati" mi sfottè la mia migliore amica.
"se stai alludendo a Riddle ti fermo subito, e comunque pensavo che in caso la sua squadra vincesse potrei andare a congratularmi con lui.." dissi sorridendo compiaciuta.
"che ragazzaccia che sei"
Feci spallucce ghignando.
La partità inizio normalmente, cercai in tutti i modi di evitare Mattheo, piuttosto mi conncentrai su Cedric; con mio grande piacere anche lui mi notò, e nel corso di tutta la partita partirono non pochi sguardi.
"vita attenta a non bagnarti troppo però eh" mi disse Pansy ridendo.
"non ti assicuro nulla" risposi con la stessa ironia.
Passata una buona mezz'ora arrivammo alla fase conclusiva, i serpeverde vinsero e tutti quanti esultammo mentre i ragazzi tassorosso sbuffarono. Durante questo momento di gloria mi concessi un attimo per dare un' occhiata fugace a Mattheo che, stranamente, mi stava già guardando.
A distrarmi da lui fu Pansy che con una gomitata mi indicò Diggory andare nello spogliatoio. Le feci un occhiolino e corsi verso il diretto interessato.
"ei bella partita Ced" dissi sorridendo.
Il ragazzo si girò e mi sorrise a sua volta.
"grazie, Ivory giusto?"
Annuì.
"certo sarebbe andata meglio se avessimo vinto però la tua squadra è stata migliore"
"beh però tu hai vinto un'altra cosa"
"ovvero?" mi chiese lui curioso.
Sorrisi allusiva "chiamami quando lo spogliatoio è libero"
Lui sembrò capire al vole e un luccichio di desiderio si accese nelle sue iridi.
"come vuoi principessa" mi disse sorridendo mentre si incamminava negli spogliatoio.

●●●
Mi ritrovai con le spalle attaccate al muro con Cedric che pensava a baciarmi il collo.
Sentì la sua mano scendere fino ad arrivare alle mutande e accarezzare le grandi labbra. Non capì come ma non provai granché. Presi la sua mano e la incitai ad andare più veloce, e lui così fece, spostò il tessuto e passò alla parte più intima, fino a farci scivolare un dito. Sentì un leggero pizzicorio ma nulla di che. Dio santo possibile che manco una scopata in pace di Cristo posso avere?!. Lo feci andare avanti per un pò, passando da un dito a due arrivando perfino a tre, vedendomi non totalmente coinvolta si abbassò, passando la lingua fra i lembi, alzai gli occhi al
soffito avendo ormai perso le speranze di raggiungere un orgasmo; per un momento mi balenò in testa l'imaggine di Mattheo, sentì un buco allo stomaco; per un breve momento immaginai lui al posto di Cedric e mi sentì più eccittata. Trattenni un respiro.
"Ced- Cedrci fermo, fermo"
Lo vidi stopparsi e rimettersi in piedi.
"qualcosa non va? ho sbagliato qualcosa o-"
"no- no, io..ho solo troppi pensieri per la testa scusa"
Lo vidi rattristarsi, un po mi sentì in colpa.
"ah tranquilla, va tutto bene" mi rassicurò.
Mi scusai un'ultima volta e mi incamminai per i dormitori. Mi sentivo particolarmente frustrata, non solo non avevo raggiunto un misero orgasmo, ma avevo pure mortificato un povero ragazzo capitato nel momento sbagliato.
Arrivai in sala comune e mi buttai su un divanetto, mi massaggiai le tempie, mi balenò in testa un 'idea malsana ma che lì per lì mi parve buona, probabilmente per colpa degli ormoni.
Andai verso il dormitorio maschile e bussai alla porta interessata. Sentì scattare la serratura e in quel momento mi vennerò dei ripensamenti ma ormai era troppo tardi.
"ma che sorpresa, già finita la scappatella?" mi disse Mattheo sorridendo compiaciuto.
"oh senti fottiti"
"sarebbe più divertente se ti fottessi io"
Ci pensai un momento.
" ahh al diavolo" feci scontrare le mie labbra sulle sue assaporando il suo sapore; non fu un bacio leggero, dal primo momento fu passionale, le lingue si scontravano senza volersi mai staccare e così anche noi.
Poggio le sue mani sul mio culo e mi fece salire in braccio, io a mia volta strinsi le mie cosce sul suo bacino. Chiuse la porta con una colpo di tallone e mi appoggio alla scrivania.
Mi fermai per un attimo.
"Nott?" chiesi ansimando.
"a farsi i cazzi suoi, non rientrerà prima di domani pomeriggio" mi rispose frenetico riattacando subito dopo il bacio.
Sentì le sue mani vagare per il mio corpo passando dal culo alle cosce fino ad arrivare alla parte più intima.
Posò una mano sopra il tessuto delle mutande e questa volta cazzo se provai un impeto di piacere.
Divaricai le gambe aspettandomi le sue dita ma così non fù, con mia grande sorpresa mi sfilò direttamente le mutande e con un gesto mi fece scendere dalla scrivania. Lo guardai confusa ma non mi diede il tempo di aprire bocca che mi fece girare a pancia sotto sul legno. Mi alzò la gonna con una mano e mi assestò uno schiaffo in piena natica; chiusi gli occhi e aprì leggermente la bocca, porca puttana se mi era piaciuto.
Lo sentì armeggiare con la cintura finché non sentì la punta del suo cazzo poggiarsi in mezzo al solco del mio culo. Prese a sfregarlo facendolo scendere fino alle grandi labbra; si abbassò fino al mio orecchio e sussurò.
"non ti farò nessun cazzo di preliminare, non ci andrò piano e vedi di starmi al passo perché ti farò godere fino a non farti vedere più"
Fece entrare la punta dentro di me ma senza spingere fino in fondo, fece questo gesto più volte facendomi girare la testa. Spinsi il culo più verso di lui pregandolo silenziosamente di darmi di più. Lui parve esserne compiaciuto perché fece entrare di botto metà del suo cazzo aspettando qualche secondo per farmi abituare alla sua grandezza.
Iniziò ad andare più in fondo dando stoccate decise che mi portarono a gemere ogni volta più forte. Per rafforzare il gesto mi assestò un ulteriore schiaffo sulla natica, facendo poi scendere la mano fino a clitoride. Prese a fare gesti circolari sul mio sesso e in quel momento sentì i sensi morire, ero inebriata da quel gesto e mi sentivo sul punto di venire. Le gambe presero a tremare ma a un passo dall'arrivare al culmine uscì. Mi fece girare di nuovo verso il suo viso, lasciandomi in preda a una frustrazione enorme.
"voglio che mi guardi mentre vieni, così ti ricorderai del piacere che solo io ti ho donato"
Mi portò su letto e col suo solito impeto si posizionò in mezzo alle mie gambe e con un colpo rientrò, aumentando sempre di più l'andamento; mi aggrapai alle sue spalle e gli ansimai nell'orecchio. Sentì anche il suo corpo cedere e in poco venimmo entrambi investiti da un orgasmo senza precedenti. Non sentivo più il corpo ma di una cosa ero sicura, quello era stato il miglior orgasmo della mia vita.

ꜱᴛᴀʀꜱ☆// M.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora