the end (31)

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"Albus dove ti sei cacciato?" dissi con un ghigno sul viso; girai piano piano in torno al tavolo, poi dietro il divano, e infine dietro la tenda.
"AH AH TROVATO" presi il bambino in braccio e gli feci il solletico.
"ho vinto!" urlai ridendo.
"sei stata brava mamma"
"piccolo Albus quante volte ti ho detto che non sono la mamma? io sono zia Ivy" dissi fiera.
"lo so, ti stavo solo prendendo in giro" mi rispose Albus ridendo.
Sentì la serratura della porta scattare così portai lo sguardo all'entrata e sorrisi.
"piccolo!" disse Harry aprendo le braccia verso suo figlio; il bimbo sorridendo corse dal padre e lo abbracciò.
"Harry, Ginny" dissi andandogli in contro.
"grazie per esserti occupata di Albus mentre eravamo fuori" mi ringraziò mio fratello.
"di nulla, in fondo è mio nipote"
I due si guardarono.
"cosa?" dissi interrogativa.
"tutto bene Ivy?"
"si Harry, sto bene" risposi tornando seria. Ripresi la borsa dal tavolo e il cappotto dall'appendino.
"vado a fare un giro a Hogsmeade, torno per pranzo" dissi, e poi uscì.

●●●
"ma chi si rivedeee" disse Pansy euforica venendomi in contro.
"ei"
"bella come sempre amore, come va?" mi chiese mettendomi le mani sulle spalle.
Tutti ricordavano ancora quel giorno del 1998, credevano che non mi sarei più ripresa, così ogni volta che mi vedevano mi chiedevano come stavo, ma tanto la risposta sarebbe sempre stata..
"bene grazie" dissi cercando di stamparmi un sorriso di circostanza.
Pansy sospirò, mi conosceva da anni e sapeva che era una balla, ma non indagò oltre.
"ok" sorrise "vogliamo fare un giro? voglio sapere tutto sul piccolo Albus"
"va bene" risposi sorridendo.
E così ci incamminammo per le strade di Hogsmeade, raccontandoci del più e del meno; passo circa un'oretta, tanto che lo stomaco aveva iniziato a brontolare.
"ci fermiamo da qualche parte?" proposi
"hmhm, anche il mio stomaco inizia a fare i cappricci"
"tre manici di scopa?"
"andata" rispose Pansy.

Ci sedemmo su dei divanetti messi più in dipsarte rispetto agli altri posti nel locale, continuavamo a parlare delle migliori cazzate, come nostro solito, finché l'espressione di Pansy non mutò.
"ei tutto bene?"
Lei sospirò;
"io ho una cosa per te, avrei dovuto dartela prima ma non pensavo fosse il momento"
Allungai la schiena sul divanetto e strinsi le mani in grembo.
Pansy mi porse una scatola con dentro un libretto.
"cosa.." dissi spaesata.
"è, o meglio era, il diario di Mattheo, ho pensato fosse stato meglio darlo a te.."
Con mani tremanti presi il quadernino e lo accarezzai con le dita, fu un movimento delicato, come se avessi paura di frantumarlo.
"io.." cercai di continuare ma le parole mi morirono in bocca; un senso di nausea mi salì dallo stomaco, portai una mano alla bocca come per creare un muro.
Guardai Pansy negli occhi e poi corsi in bagno, apri la prima prota libera e caddì in ginocchio di fronte la cermacia fredda del gabinetto; poggiai entrambe le mani per terra mentre la mia amica mi sorreggeva i capelli in una coda.
Quando conclusi il mio spettacolo pietoso mi sedetti per terra, spalle al muro, e ripresi fiato.
"Ivy" disse Pansy allarmata.
"tranquilla, non è la prima volta che mi succede in queste settimane"
"cosa.."
"si, sarà lo stress.."
Pansy mi guardò, poi abbassò lo sguardo sulle mani che portavo in grembo.
"perche tieni sempre le mani lì?"
"mi viene spontaneo" risposi
"Ivy porca puttana non mentirmi"
"ma io non-"
"IVORY POTTER CAZZO"
"OK SONO INCINTA" risposi urlando; portai una mano sulla fronte e scoppiai in un pianto esaustivo.
"di quanto?"
"3 mesi" risposi esausta.
"Ivy..."
Pansy mi strinse fra le sue braccia e di nuovo crollai in un pianto disperato.
"è suo?" azzardò a chiedere quando mi calmai; io semplicemente annuì.
"perché non ce l'hai detto prima?"
"perhcè non ammetterlo ad alta voce forse avrebbe convinto anche me stessa del fatto che quello che si stava creando non era reale" ammisi.
"ma sei non vi siete visti per tanto tempo come.."
"l'incantesimo sarà andato storto, invece di levare ha creato e quindi.." risposi sorridendo in maniera falsa.
"allora perché non abortisci?"
"no, questo bambino è l'unica cosa che mi ricorda lui, quando nei suoi piccoli occhi rivedrò lui, allora sarà come se fosse ancora qui" una lacrima mi solco la guancia.
"oh piccola" ricaddì così in un abbraccio profondo tra le braccia della mia migliore amica; sentì un tuffò al cuore, un buco nero che si espandeva sempre di più.
"questo bambino è la tua seconda possibilità, per colmare il vuoto che Mattheo ti ha lasciato"
Riflettei molto su quelle parole, che effettivamente avevano un fondo di verità, questo bambino poteva essere la strada per un nuovo inizio.
"sai già come lo chiamerai?" mi chiese Pansy con la stessa dolcezza di una madre.
"magari prima scopriamo il sesso non credi?" le risposi ridendo.
"secondo me è un maschietto" disse Pansy euforica.
"lo spero" risposi portando una mano sulla pancia.

[autrice pov]
E così qualche settimana dopo le ragazze viaggiarono alla ricerca del miglior dottore di tutto il mondo magico.
La notizia della gravidanza di Ivy era stata diffusa ai più stretti, alcuni rimasero scioccati, altri al settimo cielo, e altri ancora erano un misto, ma ovviamente il primo pensiero di tutti era che il piccolo sarebbe cresciuto senza padre, ma questo era un quesito che avrebbero dovuto risolvere in futuro.
Dopo una serie di visite si era scoperto che era un bellissimo maschietto, alla fine Pansy aveva ragione, e la madre non poteva che essere più contenta.

[Ivory's pov]
Quella mattina mi ero svegliata particolarmente presto, volevo andare a visitare la tomba di Mattheo e raccontargli la novità; così mi coprì per bene e mi incamminai.
Quando arrivai, come mio solito, mi sedetti di fronte la lapide e iniziai il mio discorso.

"ah e un'ultima cosa" dissi infine "dopo tutte le cazzate che ti ho raccontato penso sia arrivato il momento di dirtelo.." feci un respiro profondo "sei diventato papà amore, è un maschietto..l'ho chiamato Theo" una lacrima scese "penso che saprai che il nome non è causale...almeno così sarà come se in un certo senso tu ci sia ancora, in fondo questo bimbo è un pezzo di te no?" sorrisi tristemente.
"effettivamente"
Strabuzzai gli occhi e iniziai a respirare a fatica; una voce alle mie spalle mi aveva risposto.
"quindi adesso sono pure padre?"
Mi alzai di scatto dal terreno e mi girai, avrei giurato di aver sentito il cuore fermarsi per un attimo, rischiavo veramente di morire di infarto; non una sillaba usciva dalla mia bocca, avrei voluto dire e fare tante cose ma ero pietrificata, ero sicura di star sognando.
"no principessa non stai sognando, sono tornato a prenderti per portarti a volare come promesso" sorrise.
Neanche mi accorsi che ero scoppiata a piangere.
"tu..come..cristo santo" respirai a pieni polmoni mentre mi portavo una mano sulla fronte.
"ma che cazzo, non eri morto?" dissi.
Stavo delirando, non rispondevo più delle mie azioni.
Corsi fra le sue braccia e lo strinsi per paura che potesse scomparire da un momento all'altro; scoppiai a piangere sul suo petto, in un misto di emozioni che non riconoscevo.
"sono tornato da te stellina"
Alzai gli occhi e li incastrati nei suoi nocciola, non ci pensai due volte e mi alzai sulle punte per unire le mie labbra alle sue; mi beai di quel colore, di quella morbidezza, del profumo..di tutto, mi sentivo di nuovo a casa, il cuore sembrava di nuovo tutto intero, lì per lì non mi chiesi come era possibile tutto quello che stava succedendo, mi godei solo quel magnifico contatto che mi mancava più dell'aria; lì capì che finalmente ero tornata felice e che nessuno più mi avrebbe portato via quel sentimento.

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[Autrice pov]
Il tempo passò e in breve tutti seppero che Mattheo era tornato; il rapporto che aveva prima con Ivy si rafforzò, adesso erano una coppia a tutti gli effetti, e 6 mesi dopo nacque il piccolo Theo.
A distanza di 8 anni da quel giorno ormai la situazione si era stabilizzata, si era saputo che il sacrificio di Mattheo era stato fatto per distruggere il padre, Lord Voldemort, e alla fine aveva funzionato, la sua assenza era stata così prolungata per assicurarsi dle fatto che il signore oscuro era sparito del tutto e che il mondo magico era tornato un posto mediamente sicuro.
Ogni coppia era felice, i piccoli giocavano fra loro, mentre i genitori si intrattenevano ricordando i bei momenti passati fra le mura di Hogwarts, e di come fossero cresciuti insieme.
Ivy e Mattheo non si sposarono mai, ma lo stesso si prometterono di restare insieme, di amarsi sempre e comunque, e di vivere finché morte non li separi, ma per davvero questa volta, senza risurrezioni improvvise.

THE END.

ꜱᴛᴀʀꜱ☆// M.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora