cottage (28)

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"Vidi spuntare sul viso di Draco una risata sincera, giurerei di averci sentito anche una nota di malinconia; risi a mia volta e poi, col ciondolo della stella stretto in una mano, salì sul treno diretto per chissà dove, mio fratello non me l'aveva detto, ma io a mia volta non glielo chiesi, forse perché ancora una parte di me non credeva che sarei partita, e magari non sapere la destinazione aumentava la mia speranza, o forse non sapere dove sia equivale a non sapere quanto lontana me ne sarei andata."

3 mesi dopo
"Dracooo" urlai dalla camera da letto.
"CHE VUOI? SONO IMPEGNATO"
Sbuffai rumorosamente e apri la porta, dopo 3 mesi che convivevamo iniziavamo ad odiarci; da quando siamo partiti da Hogwarts ci siamo rifugiati in questo cottage, praticamente disperso nel nulla, però è bello, tutto il perimetro della casa è coronato da alberi e piante che fanno da accesso ad un immensa foresta, passavo molto tempo in quel posto, specialmente i primi tempi, camminando avevo trovato un piccolo ruscello pieni di fiorellini, non era certo come quello nella foresta proibita ma mi accontentai, in fondo era un posto carino e tranquillo. I primi mesi furono i più difficili, il peso sul petto era sempre onnipresente, la sera mi rinchiudevo in camera, mi accovacciavo alla finestra e osservavo la luna, nel silenzio della notte si sentiva solo qualche singhiozzo quando il pianto diventava insopportabile, poi mi addormentavo e la mattina dopo di nuovo tutto da capo, era monotona come situazione, ma poi iniziai ad accettarlo, una volta alla settimana mi arrivava una lettera o da Blaise o da Pansy, e quelle volte sorridevo come una bambina il giorno di Natale, una volta finito di leggere stringevo il pezzo di carta al petto e poi lo chiudevo in un cassetto vicino al mio letto, erano la cosa più bella che avessi; ovviamente speravo sempre in una lettera da Mattheo, ma non arrivò mai nulla, quando scrivevo ai miei amici chiedevo di lui, ma ogni volta trovavano il modo di non rispondere, il che non mi rassicurava, spesso infatti pensai al peggio, adesso però, all'alba dei 4 mesi, riuscì a far sparire quasi del tutto quel buco nel petto, e con lui anche l'immagine di Theo, sentivo come i sentimenti svanire, ogni giorno un pizzico di più, finché non restò quasi un ricordo che ogni tanto rispolveravo, magari per un po tornavano gli occhi lucidi, ma non per tanto, altre volte invece, quando mi sentivo più vulnerabile, mi faceva scivolare una lacrima dagli occhi, ma cercavo di cacciarla in dietro come se fosse un pericolo, che in fondo forse era così.

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"senti io esco"
"di nuovo? sei già uscita ieri Ivy, rimani a casa" mi rispose mio fratello mentre sfogliava un libro.
"no, ritorno al ruscello"
"..ancora? son passati mesi ormai, dimentica quel posto"
"perché tu hai dimenticato già tutto?!" non potevo crederci, Draco faceva tanto il duro ma sapevo che anche lui soffriva la mancanza di Hogwarts, degli amici, e forse di una ragazza, anche se tendeva a essere puttaniere quindi non ne sono totalmente certa.
"è solo un ricordo, vai avanti, sai perché ce ne siamo andati, te l'ho raccontato"
"in realtà non sei sceso nel dettaglio."
"ma che cazzo, ok vai, però non tornare troppo tardi"
"hmm va bene papà" roteai gli occhi mentre un ghigno mi spuntava sulle labbra.
Uscì dalla casetta e mi richiusi la porta alle spalle.
Andai fino in riva al ruscello e mi sedetti, distesi le gambe facendo rimbalzare le punte delle scarpe l'una contro l'altra; respirai l'aria fresca del bosco e chiusi gli occhi, poi li riapri subito, sorridendo lievemente.
Puntai il mio sguardo su un tronco al mio fianco, una stella era incisa sopra, l'avevo disegnata il primo mese, il peggiore, sentivo terribilmente la sua mancanza, presi spunto dalla collana per incavare l'albero; adesso invece non portavo addirittura più quel gioiello, decisi di toglierlo poco tempo fa, durante la ripresa, la riposi accuratamente nel cofanetto e la lasciai sotto il letto, dove nessuno poteva trovarla, in fondo mi ci ero affezionata, ma era meglio levarla, portava con sé troppi ricordi ormai rimasti tali.

"Ivory"
Mi girai di scatto sentendo sussurrare il mio nome.
"Ivory"
Di nuovo, girai lo sguardo ma nulla.
"Ivoryy"
Accelerai il battito, non vidi nessuno nei dintorni, neanche un' ombra.
"Ivy.."
Imprecai sotto voce e mi alzai in piedi, appena fui stabile però senti una fitta alla testa, lo sguardo divenne sfocato e un'altra fitta di dolore mi passò la testa, la stanchezza si impadronì dei miei sensi e prima ancora di poter reagire, caddì al suolo, non sentì neanche l'impatto, la testa sembrava ovattata e gli occhi faticavano a resistere finché non si chiuserò del tutto, non sentì più il mio respiro, non sentì più nulla.

ꜱᴛᴀʀꜱ☆// M.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora