lago (24)

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"dunque è questo che si prova ad avere il cuore spezzato? fottiti Cupido."

Nei giorni successivi evitai Mattheo come la peste, la sera non dormivo granché, continuavo a rivivere mentalmente quello che era successo, e quelle poche volte che riuscivo ad abbioccharmi facevo sempre lo stesso incubo: la luce, qualcuno che mi tira indietro, il corpo senza vita ai miei piedi e le guanche umide...
Draco era diventato più protettivo, e come biasimarlo, spesso mi mostrava foto di posti magnifici, molto lontani da Hogwarts, penso lo facesse per distrarmi; anche Pansy e Blaise mi sono rimasti vicini, ma a volte sentivo che litigavano con Draco per chissà cosa, nessuno me lo voleva raccontare e io non insistevo, avevo già troppi cazzi per la testa.
La sera era abitudine che mi nascondessi nella foresta proibita, nel orami ex posto mio e di Mattheo, era masochista come mossa ma almeno mi ricordavo dei bei momenti, mi stavo riducendo davvero a una merda, ma allo stesso tempo era come se non avessi la voglia di rialzarmi, ero stanca sia fisicamente che psicologicamente, non avrei mai pensato di ridurmi così, sento profondamente la mancanza della me prima di lui; ma in fondo la colpa è di entrambi, si comportava come se gli piacessi, però mi aveva avvertita di non cascarci, e io ovviamente ho fatto tutto il contrario. Durante la lezione di Hagrid rividi l'ippogrifo, in quel momento un sorriso triste mi incorniciò le labbra, avrei tanto voluto rivolare con lui.

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Era arrivata la Domenica, per quel giorno avevano sospeso le lezioni, e sinceramente non mi dispiaceva, almeno troncavo quasi tutte le possibilità di rivederlo, anche se in cuor mio speravo il contrario.
Per quel giorno avevo in programma di tornare al lago nero, come routine, e di passarci tutta la giornata; Pansy provò a convincermi a fare un giro con loro ma rifiutai.
Così mi diressi al lago, mi sedetti con le spalle su un tronco e rimasi a osservare il paesaggio circostante, il silenzio creva un'atmosfera simile al paradiso; mi alzai di scatto dal terreno e corsi verso il lago, mi fermai sulla riva con le onde che accarezzavano i piedi, respirai a pieni polmoni e poi iniziai a spogliarmi, fino a rimanere totalmente nuda; lasciai i vestiti su una roccia e poi mi buttai. Riemersi dall'acqua e mi aprì a stella, a pancia in su, galleggiando. Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dall'acqua, mi rilassai, forse fin troppo, perché sentì troppo tardi i passi di una persona che veniva nella mia direzione, avevo appena trovato la pace, e subito mi si era spezzata.
Aprì gli occhi e mi infilai sotto l'acqua con solo la testa fuori; guardai dritto di fronte a me e spalancai gli occhi, Mattheo era a riva, con gli occhi sgranati e la bocca semi aperta, notai le sue guance rosse, come le mie, però io ero decisamente più paonazza.

ꜱᴛᴀʀꜱ☆// M.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora