Capitolo 5

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Erano passate all incirca due settimane da quella foto. E i paparazzi non avevano smesso di perseguitarmi neanche per un giorno. Me li ritrovavo ovunque, università, fuori casa, addirittura al supermercato. Ero stanca di questa situazione, inizialmente pensavo che tutto ciò sarebbe durato un paio di giorni ma ovviamente la fortuna non è mai dalla mia parte. Fissare il soffitto è diventato un hobby, l'ansia la notte non mi faceva dormire e puntualmente il giorno dopo mi ritrovavo con delle borse sotto agli occhi enormi. Il rapporto con i miei genitori non era migliorato, e non mi andava di fare sforzi provando ad aggiustare qualcosa che si è rotto molti anni fa. Vorrei tanto scusarmi con la me bambina. L ho delusa, ho distrutto tutti i suoi sogni. Vorrei tanto chiedere perdono per aver cambiato in peggio quella bambina così dolce, con i codini alti, che correva senza pensieri senza problemi. Mi dispiace tanto che quella bambina sia morta molti anni fa, ma non è del tutto colpa mia, o almeno voglio pensare così. Le delusioni forse hanno distrutto tutto, la speranza di non essere sempre la seconda scelta, ha distrutto la mia mente. La speranza ti distrugge, non ne vale la pensa aspettare qualcosa che non arriverà mai. Se qualcuno ti vuole bene, almeno un po, ti metterà sempre al primo posto, in qualsiasi occasione. Ora fingo di essere tranquilla, mi illudo sia tutto apposto, ma è da un pezzo che non chiudo occhio ed ad attratti non mi riconosco. Strofino il viso stressata, non voglio pensare a niente ma è più forte di me, è un agonia. Mi avvicino alla finestra e già vedo un sacco di paparazzi pronti ad aspettarmi fin quando non uscirò da questa casa. Devo trovare una soluzione al più presto. Ho cercato su internet il famosissimo Alexander Harris e non ho trovato nessuna foto con delle sue ex fidanzate. Quindi presumo sia proprio questo ad aver fatto accanire tutti. La nostra foto è andata virale e ancora oggi se ne parla. Il pensiero delle mani di quell uomo,della sua presa salda su di me, le labbra carnose, gli occhi furbi tutti questi particolari mandano scosse al mio basso ventre. Corro verso il bagno per una doccia. Il calore non si arresta .Il respiro accelerato, il viso rosso per la vergogna di ciò che sto per fare. Infilo una mano in mezzo alle gambe trovandomi bagnata.Desidero delle attenzione e lo voglio adesso, non posso aspettare. Accarezzo con delicatezza, gemo quando mi penetro con un dito. Appoggio la schiena alle mattonelle per reggermi. Le gambe tremano quando con frenesia aumento la velocità. Serro le labbra continuano a gemere silenziosamente, boccheggio in cerca di aria al solo pensiero di lui che mi tocca come sto facendo io mi fa venire all istante. Appena mi riprendo, mi lavo velocemente. Cammino per la stanza con l asciugamano intorno al corpo. Mene libero indossando l intimo, metto un pantalone di jeans classico, top bianco e le mie amate air force bianche.  Non perdo tempo, prendo la mia amata moto e scappo  lontano tutti. E visto che ieri sera avevo già in mente di parlare un po' con Elisabeth, gli ho preparato la sua amata torta al cioccolato. Giungo a destinazione,la vedo in lontananza mentre annaffia i fiori del suo amato giardino. Sorride quando nota la mia presenza. Le vado incontro, abbracciandola. <<mi sei mancata tanto>>sorride trascinandomi dentro casa. <<mi sei mancata anche tu, ti ho portato la tua torta preferita>>replico, e i suoi occhi a queste parole brillano. <<ma come devo fare con la mia nipotina preferita>>vederla così felice mi ga sorridere spensierata. Parliamo del più e del meno, amo questa donna, non si intromette nei miei problemi, se ne ho voglia di parlarne lei è li ad ascoltarmi e ha darmi dei consigli. Se sbaglio qualcosa con calma mi aiuta a ragionare e prendere la decisione migliore. È una persona fantastica, intelligente, carismatica e gentile in qualsiasi contesto. Per passare il tempo ha tanti hobby e fa di tutto per rendermi partecipe in qualsiasi cosa lei faccia. Abbiamo passato il pomeriggio insieme, fino alla sera. Non mi andava proprio di lasciarla da sola, quindi ho preferito aspettare che William tornasse dall Università. E infatti quando entra nel salotto  cerca con lo sguardo la moglie, appena i suoi occhi si posano su di noi, la sua espressione meravigliata mi fa ridacchire, in un attimo è da noi, stampa un bacio sulla fronte della moglie guardandola con tutto l amore che prova. <<mi devi spiegare perché sei finita al telegiornale e chi è quell uomo>> mi abbraccia calorosamente mentre Elisabeth borbotta definendolo in ficcanaso inarrestabile. <<William, se non ne vuole parlare lasciala stare>>lo sgrida fulminando con lo sguardo. Il marito però assume un espressione da cane bastonato, addolcendola subito.<<sono geloso della mia nipotina, devono prima avere la mia benedizione se non vogliono perdere le mani>>sghignazza malefico gonfiando il torace con affare minaccioso<<è solo un ragazzo con cui ho ballato, niente ti più>>replico ridendo. <<sisi dicono tutti così, e poi alla fine vi sposate>>blatera come un ragazzino. <<e non sto esagerare>>mi punta il dito contro ridendo sotto ai baffi. A questa commedia scoppiamo tutti in una risata generale. Più tardi, ritorno a casa per prepararmi alla cena d affari dei miei. Ci avevo messo poco a preparami, e adesso me ne stavo fuori al giardino a fumare, con un vestito nero attillato lungo fino alle caviglia, con un enorme spacco vertiginoso sulla gamba, un paio di decoltè sempre nere, e una borsetta ricoperta di brillantini. Trucco non molto diverso dal solito se non per il rossetto rosso, e i capelli lisci rendevano il tutto un look seducente ma allo stesso tempo elegante. Nel momento in cui tutti sono pronti,ci mettiamo in macchina per arrivare a destinazione come sempre in anticipo. Jason appoggia il braccio sulla mia spalla, tirandomi verso di se mentre Grece appoggia la testa sulle mie gambe.
La villa che si presenta davanti a noi è stupenda. Un giardino pieno di fiori e piante di tutti i tipi, un vialone fatto di sanpietrini bianchi come tutto il resto della struttura. I miei genitori vanno spediti verso un gruppo di colleghi ed io approfittando della situazione davo al piano bar per ordinare il mio solito amato 4 bianchi alla fragola ovviamente, cammino un po in giro, per passare un po il tempo. Il giardino continua anche dietro alla villa. Una grande piscina olimpionica illuminata da dei faretti. I lettini sempre in bianco sono sistemati con precisione. Mi siedo sorseggiando il mio drink, ma vengo interrotta da lui. Quante possibilità avevo di incontrare di nuovo il famoso Alexander Harris. Prende posto nel lettino affianco analizzandomi per bene. <<alla fine per fortuna abbiamo avuto modo di ricontrarci>per la prima volta udisco la sua voce rauca e profonda. Vestito di tutto punto, classico smoking gli fascia il corpo alla perfezione mettendo in evidenzia i muscoli, i quali ad ogni movimento si contraggono. <<per sfortuna vorrai dire>>riprendo a bere con nonchalance. Ride di gusto come se avessi detto la battuta dell anno. Accendo una sigaretta e mentre sto fumando me la sfila da mano e se la mette in bocca guardandomi sfacciatamente. <<non sei troppo piccola per bere e fumare?>>mi rimprovera sorseggiando il mio drink cazzo. <<e tu non sei troppo vecchio per farti gli affari degli altri?>>ribatto senza pensarci più di tanto. <<non dovresti parlare così al tuo fidanzato?>>sghignazza ironicamente. <<per colpa tua ancora oggi sto sopportando i paparazzi, quindi non ne parliamo>>dico infastidita riprendomi bicchiere da mano. <<sarebbe colpa mia>>replica allibito. <<a qualcuno devo dare la colpa>>incrocio le braccia imbronciata, faccio per andarmene ma afferra il mio polso bloccando ogni movimento. <<siediti sulle mie gambe ragazzina>>sorride furbo. Ma questo non sta bene, per chi mi ha preso. <<non ci penso neanche>>cerca di liberarmi, ma senza alcuno sforzo mi ritrovo seduta su di lui. <<non mi piace ripetermi,ragazzina>>sbotta. <<punto primo non sono una ragazzina, punto secondo ho un nome>>gesticolo innervosita.
<<Sophie ci sono i tuoi genitori che ci stanno guardando non farmi fare brutta impressione>>sussurra appoggiando il viso sulla mia spalla. Il mio viso diventa paonazzo dalla vergogna e nel frattempo lui saluta da lontano i miei genitori.

Allora vi devo dire, vi devo dire che la situa tanto male non è giusto? Cosa ne pensate di questo capitolo? Al momento chi vi piace di più come personaggio?Un bacio e al prossimo capitolo...😏🦋

La mia ultima speranza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora