Mugolo volendo alzarmi ma, il suo braccio che stringe il mio bacino non mi da modo di muovermi. Devo andare via il prima possibile, non posso rimanere qui dopo ieri. Non voglio dare spiegazioni di nessun tipo. Potrei mentire e dire di non essere spaventata dall' uomo che ho di fianco ma mentirei. Nessuno ha mai saputo calmare gli attacchi di panico durante gli incubi.Ho dormito tutta la notte senza i pensieri a tormentarmi. Mi ha consolato più volte, anche quando mi svegliavo di soprassalto, ha continuato a coccolarmi dolcemente, voglio piangere ma non ci riesco, forse non mi è concesso neanche farlo. In passato ho pianto così tanto da consumare tutte le lacrime a disposizione, di me, né è rimasto ben poco.
Vorrei tanto restare qui con lui, tra le sue braccia, lo vorrei tanto. Il fiato mi si ferma in gola, sento tutte le emozioni salite a galla mozzando il fiato. Do baci delicati per non svegliarlo, su tutto il viso. Parto dalla fronte, sugli zigomi ben definiti, sul naso dritto, e infine ne lascio qualcuno in più sulla mascella sentendolo emettere un gemito quasi silenzioso. Con molti sforzi riesco ad alzarmi. Lo guardo un'ultima volta, e non so per quale motivo sembra tanto un addio. Lascio un bacio a fior di labbra, scappando come una ladra. Percorro tutta la villa a passo veloce. Arrivo fino al cancello e lo trovo sfortunatamente chiuso. Guardo in giro, per vedere se qualcuno sta per assistere all' ennesima cazzata della mia vita. Scavalco il cancello e con nonchalance cammino per tutto il tragitto. Alle lezioni all università mi sono impegnata un sacco. Ho sostenuto ben 3 esami. Abbiamo pranzato al nostro solito posto, Kevin e James per poco non si azzanavano per una semplice fetta di pizza e ovviamente io e Chloè ridevamo come non mai. Stare con loro era uno spasso ognuno era speciale a modo suo e a parere mio questo poteva distinguerci da tutto il resto. Come ogni sabato ci eravamo organizzati per andare in qualche discoteca. Non avevo tanta voglia di uscire, mi sentivo triste e non ne capivo il motivo. Ma avevo allo stesso tempo bisogno di cambiare aria e svagarmi. Ero mezza sbronza, e in mano avevo il terzo o quarto drink della serata. Ad una certa, mi sono buttata in mezzo alla folla, ballando tranquillamente con un ragazzo a dire il vero molto carino,fin quando non incontro i suoi occhi. Il mio corpo si paralizza all' istante pensando a stamattina.I miei occhi sono fissi solo su di lui, e viceversa. Come una molla scatta verso di me, e i suoi occhi sembrano bruciare di gelosia. Fulmina il ragazzo dietro di me, il quale scappa via terrorizzato. Agguanta con forza i miei capelli, struscia le labbra sulla mia guancia sensualmente. Il mio corpo mi tradisce nuovamente, mi spingo verso di lui volendo le sue attenzioni. <<come devo fare con te ragazzina>>digrigna i denti furioso. La stretta sui capelli si fa più forte, e la mano libera finisce sul mio fondoschiena. Una scossa al basso ventre mi fa tremare le gambe. Sono strondita, un po' per l alcol, un po' per la sua presenza e gli atteggiamenti. Senza dire niente mi trascina fuori dal locale, <<non voglio stare con te, voglio tornare dentro>>faccio per andarmene via ma, ferma ogni mio movimento bloccandomi contro la portiere dalla sua macchina. <<sto perdendo la pazienza Sophie, non tirare troppo la corda>>mi minaccia, e le sue mani scivolando nuovamente sul mio fondoschiena palpandolo con possessione. <<e cosa succede se perdi la pazienza sentiamo>>lo fronteggia per portarlo al limite. <<abbiamo più di un opzione ragazzina mia>>stuscia il bacino contro il mio sorprendendomi per il gesto avventato.<<ma al momento ti prenderei contro questa macchina senza pietà>>ridacchio sfacciatamente <<sei tutto fumo e niente arrosto Alex>>neanche il tempo di finire la frase, una forte sculacciata mi fa gemere di dolore appoggiandomi poi a lui. <<sono ancora tutto fumo e niente arrosto tesoro>>si fa beffe di me, massaggiando poi il punto schiaffeggiato. <<ma sei impazzito>>urlo conficcando le unghie sulle sue braccia. Di scatto mi gira con il busto contro la portiera afferrando i miei polsi in una mano <<questa è per aver scavalcato il cancello scappando via da me stamattina>>sbotta mollando un'altra sculacciata <<e questa invece è per esserti strusciata addosso a quel ragazzo>>le uniche cose che si sentono nel parcheggio isolato, sono solo degli schiocchi e i gemiti di dolore. Appoggia il suo bacino ai miei glutei in fiamme.<<hai imparato la lezione gattina ribelle>>ribatte muovendo il bacino con movimenti rotatori mettendo in evidenzia l erezione chiusa nei pantaloni. <<mmh>>brontolo non volendo dargliela ancora vita ma per mia sfortuna il testardo qui presente non è ancora soddisfatto. Mi colpisce ancora un paio di volte. Ho il respiro veloce, mi sento in fiamme, non mi sono mai sentita così eccitata per così poco. Lecca tutto il collo prendendo a mordermi un punto preciso. <<te lo chiedo di nuovo tesoro, hai imparato la lezione>>dice e annuisco quasi per riflesso,non riesco a focalizzarmi su niente più, non sono più padrona del mio corpo, lo voglio così tanto diamine. <<voglio sentire la tua voce gattina ribelle>>contrabbatte nuovamente. <<ho imparato la lezione Alex>>geme quasi a queste mie parole compiaciuto. <<brava bambina>>le mie gambe a questa sua affermazioni diventano definitamente gelatina. Blocca la mia caduta posando una mano sull addome tirandomi contro di sé. Adagio la testa sul suo petto, piangucolando per le attenzione che la mia intimità adesso pretende. Pulsa così tanto da farmi male, addirittura sento il sangue scorrere direttamente li, e per calmarmi un po stringo appena le gambe.
Apre la portiera dell auto e con delicatezza mi fa sedere sul sedile del passeggero. Una smorfia di dolore prende vita sul mio viso facendolo ridere sotto ai baffi mentre lo fulmino con lo sguardo. Riprendo un attimo la lucidità, avvisando i ragazzi di esser andata via. Come minino se non mi vedano in mezzo alla folla, sono capaci di tutto, e non mi sembra il caso al momento. Non abbiamo parlato nel tragitto, capitava di trovarlo a guardami, oppure accarezzava la gamba scoperta del vestitino. Non era un silenzio imbarazzante, si stava bene, non bisognava parlare di cose futili e stupide. Ogni tanto mi ritrovavo a muovermi per il dolore al fondoschiena. Quando siamo arrivati, ha parcheggiato l auto, sono scesa camminando con un po di difficoltà visto il dolore, e senza dire nientemi ha presa a mo di sposa facendomi ridacchiare dalla sorpresa. Ha mollato la presa solo quando siamo arrivati in camera sua. Sono corsa in bagno per una doccia veloce e come pigiama, mi ha prestato un paio di boxer e una camicia, quando esco vado a sedermi sul letto facendo dondolare le gambe per la tensione. Indisturbato come se io non ci fossi, si spoglia rimanendo in boxer e va in bagno per una doccia. Dopo un po esce con solo una asciugamano stretto in vita. I muscoli bel definiti, le goccioline di acqua che gocciolano fino a toccare il pavimento, ma lui non importa. Sulla spalla sinistra ha un tatuaggio, con precisione un serpente attorcigliato fatto veramente bene. Ho caldo e vederlo in queste condizioni, destabilizza i miei pensieri. Con passi lenti e misurati, si china su di me, avvolgo le braccia al suo collo, minimizzando le distanze. L odore di bagnoschiuma che emana è buonissimo. Poggia le mani sul materasso sostenendosi. Voglio le sue labbra ovunque, sembrano così morbide e dolci. Il suo tocco non è sgradevole anzi, tra le sue mani mi sento protetta, come se fosse tutto al suo posto. Non mi faccio toccare da nessuno, neanche per un abbraccio vado in panico solo se mi toccano o sfiorano per sbaglio. Con lui invece la sensazione d'ansia e disagio non la sento. Mordicchio il labbro inferiore per la troppa tensione accumulata in tutta la serata.<<mi sono rotto il cazzo di aspettare>> Mi bacia con possessione, con una mania assurda quasi a volermi mangiare. Gemo sulla sua bocca attirandolo a me il più possibile. Cade su di me, sostendo il peso sugli avambracci continuando a baciarmi con poi più passione. Allaccio le gambe al suo bacino spingendolo verso il mio punto debole, morde il mio labbro inferiore tirandolo. <<naná molla la presa >>ringhia muovendosi leggermente, ma una cosa dura e umida si struscia nel mio interno coscia facendolo gemere. <<Dio Alex sei nudo>>ridacchio per l imbarazzo coprendomi il viso. Ride prendendo le distanze. <<Puoi guardami adesso tesoro, sono vestito>>toglie le mie mani baciandomi di nuovo. Lascia baci ovunque facendomi ridacchiare. <<sei uno stronzo>>gli pizzico il braccio imbrocciandomi per esser stata derisa. <<sei adorabile cazzo>>mi bacia ancora ritrovandomi a cavalcioni su di lui. Quando non abbiamo più fiato entrambi ci allontaniamo. Nascondo il viso nel incavo del suo collo, sentendo la stanchezza travolgermi. <<dormi tesoro>>sussurra appoggiando le mani sui miei glutei. E attaccata a lui finalmente prendo sonno.Capitolo leggermente spicy. Cosa ne pensate di questo capitolo?😏
Baci e al più presto💜🥰🦋
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La mia ultima speranza
RomantizmLa perfezione non esiste. Questo si ripeteva ogni singolo giorno. Ma la voce cattiva che ormai viveva nella sua mente non gli dava pace. Finiva per farsi del male con ogni tipo di dipendenza possibile. Si ritrovava a bere e a fumare con la speranza...