In questi ultimi giorni avevo avuto solo il tempo di accettare la proposta per iniziare lo stage e preparare le valige. La notte non riuscivo a dormire, avevo ripreso le mie vecchie abitudini, e fumavo senza alcun tipo di limite. Mi mancava da morire. Passavo le giornate intere a domandarmi cosa stesse facendo e se mi stava pensando come facevo io. Ma niente più aveva importanza adesso, tra pochi giorni sarei partita e non dovevo avere rimpianti. Volevo dimenticare tutto di noi, ma non era possibile, e di certo le rose e le lettere che mandava ogni giorno di certo non aiutavano. Le lettere le accumulavo in un cassetto e non avevo il coraggio di aprire e leggere i contenuti.
Il mio strizzacervelli continuava a chiamarmi, e se prima mi stava sul cazzo, adesso provavo solo ribrezzo e odio nei suoi confronti. Entrambi avevano tradito la mia fiducia, e non c'era perdono a questo,o almeno non adesso. I miei amici non sapevano esattamente le cose che erano successe, in grandi linee gli avevo detto che non andavamo più d'accordo come prima ma nonostante ciò eravamo rimasti in buoni rapporti. Una delle più grandi bugie mai dette. Adesso non volevo pensarci, questa sarebbe stata la mia ultima serata qui e volevo godermela il più possibile. Kevin aveva insistito per andare al fuego, un locale poco distante per festeggiare e non potevo dirgli di no quando mi faceva quell'espressione da cucciolo abbandonato non resistevo. Avevo indossato un vestitino rosso fuoco, i capelli erano lisci come spaghetti,la borsetta,gli stivali di pelle e il giubbino li avevo scelti tutti in nero. Il trucco era il solito, coj solo il rosetto rosso il quale mi dava un nota di donna in più. Entro nel locale seguita da Kevin,James e Chloè,ormai i due sono ufficialmente fidanzati e sono felicissima per entrambi. Invece Kevin per quanto ne so, si sta sentendo con una ragazza ma non è ancora una cosa seria. Il mio unico obiettivo stasera è ubriacarmi e non pensarlo. Ci dividiamo e ognuno prende la propria strada. Vado dal barista e mi faccio portare ogni tipo di cicchetto disponibile. Lo stomaco ormai è sottosopra, sento addirittura la nausea, mi butto lo stesso in mezzo alla folla per ballare la vita è una e non voglio sprecare nemmeno un secondo in più. Delle mani mi accarezzano i fianchi, lo stomaco si stringe in una morsa dall'emozione forte,e ho la sensazione di un dejavù. So che è lui, ne sento il tocco, l'odore, e la delicatezza come se volesse chiedermi il permesso di poter anche solo sfiorarmi. La testa inizia a girare così forte che per paura di cadere lascio il mio corpo tra le sue mani. Mi prende di peso, senza alcun sforzo perché non ho la forza necesaaroa per contraddirlo. Sa che se non esco adesso mi verrà a breve un attacco di panico. Mi fa da scudo in mezzo alla gente e grazie a lui arriviamo fuori al locale. L' aria così gelita da farmi rabbrividire. <<ti senti meglio?>>domanda aprendo la portiera della sua auto e con fretta mi fa sedere al posto del passeggero. Annuisco abbassando lo sguardo. Se solo lo guardo negli occhi il mio cuore si sceglie. E non voglio perdonarlo subito, e forse non lo farò mai definitivamente. <<domani parto>>borbotto quasi mortificata come se la colpa fosse mia. <<come farò senza di te nanà>>i suoi occhi parlano da se, è consapevole che se lo allontano non ci sarà modo di migliorare la nostra situazione. E mentre questo pensiero mi sfiora la mente, sembra che lui mi abbia letto nel pensiero, e una lacrima scivola sulla guancia lentamente, e senza volerlo, come un gesto spontaneo l'asciugo con il pollice mentre continua a guardarmi mortificato. <<possiamo stare un'ultima volta insieme?>>
<<voglio fare l'amore con te per l ultima volta>>ripeto per ribadire il concetto. L'unica cosa che fa è annuire prima di baciarmi. E questo bacio mi sa di amore, delusione, dolore, felicità ma soprattutto dietro a tutte queste emozioni è celato il nostro addio. Si stacca da me, e senza dire una parola andiamo a casa sua. Ci spogliamo con fretta e nel mentre camminiamo verso la camera da letto si fionda sulle mie labbra togliendomi il respiro. Il tocco è leggero, più dolce del solito. Spalanca la porta ci prendiamo un attimo per calmarci. Mi gira attorno e um brivido di eccitazione percorre tutta la mia schiena, quando le sue dita finiscono sulla mia pelle. <<non è troppo corto questo vestitino?>>ringhia mordocchiandomi il lobo dell orecchio. Non mi da il tempo materiale per rispondere, che mi alza il vestitino fino al bacino e molla uno schiaffo sul gluteo. La stessa mano finisce nelle mie mutandine. Con l'altro braccio mi sostiene, e le dita lunghe e affusolate stuzzica le grandi labbra. Cammina verso il letto, toglie le dita succhiandole davanti ai miei occhi, slaccia il vestito e nel mentre lui si spoglia mi stendo. Viene da me gattonando, sfila le mutandine, e mi apre le gambe. Senza spostare lo sguardo si avvicina iniziando a leccare. Gemo stringendo le lenzuola, succhia con insistenza il clitoride e spinge di tanto in tanto la lingua dentro arricciandola. Gli occhi scuri mi scrutano da sotto alle ciglia folte, per vedere la mia reazione. Tremo come non mai, le dita entrano spingendo con un ritmo incalzante. Inarco la schiena, con la mano libera gli tiro leggermente i capelli facendolo mugolare. Borbotto parole senza senso <<voglio sentire il mio cazzo di nome uscire dalla tua bocca ragazzina,e quando tra poco verrai sulle mie dita ti permettere di chiudere le gambe>>il tono autoritario mi avvicina ancora di più all' orgasmo. Annuisco boccheggiando in cerca d'aria, l' adrenalina scorrere per tutto il corpo fermandosi al basso ventre e finalmente vengo. Si china di nuovo e lecca tutto con estrema cura. Si spoglia degli ultimi indumenti e finalmente entra dentro. Le spinte forti e profonde, assecondo i movimenti con il bacino per sentirlo ancora di più. All'improvviso esce e cambia posizione mettendomi a novanta. Urlo di piacere quando mi penetra di nuovo. Blocca i miei capelli nella sua mano. I nostri corpi sudati e caldi si scontrano e nell aria c'è già il nostro odore. Urlo quando mi sculaccia ripetutamente. I suoi gemiti grutali mi eccitano ancora di più e insieme raggiungiamo l'apice. Rimane un attimo dentro di me, poi si sfila e capovolge la situazione e con uno scatto felino mi trovo a cavalcioni su di lui. <<sei stanco?>>miagolo poggiando le mani sul suo petto. <<no tesoro, ti sto dando il controllo della situazione. Devi fare tutto tu, fammi vedere cosa sai fare>>sghignazza provocatorio accarezzando con i palmi aperti i glutei rossi e in fiamme per prima. Prendo nella mano l'erezione massaggiandola, l'espressione di piacere che prende posto sul suo viso è la mia condanna. Quando sono abbastanza soddisfatta, alzo il bacino e senza fretta lo faccio entrare. Una smorfia di dolore prende posto sul mio viso. <<piano tesoro,senza alcuna fretta, alza e abbassa il bacino>>mi rassicura e seguo il suo consiglio. Dopo un po, nonostante stia sotto, spinge il bacino verso il mio. La nostra pelle si scontra causando un rumore eccitante. Mi costringe ad abbassare il petto contro le sua bocca, e con estrema maestria succhia e mordicchia i capezzoli di entrambi i seni.Ci baciamo in continuazione, respirando quasi la stessa aria. E continuiamo cosi per tutta la notte. Unendo i nostri corpi, i nostri respiri, i nostri sguardi che si cercano in ogni istante. Giorni che non tornano più, all' amore che ci siamo giurati, in un unione che forse non esisterà mai. E non volevo pensare che un giorno la mia vita non sarebbe stata più con lui come immaginavo. Perché lo amavo più di qualsiasi cosa. Nonostante tutto quello che mi aveva fatto continuavo a provare le stesse sensazioni. L'avrei cercato in mezzo alla gente, e il dolore sarebbe stato più forte nel momenti dove la solitudine mi veniva a trovare bloccandomi il respiro. Avrei sperato in un nostro ritorno, forse più in là. Forse in futuro avremmo potuto costruire una famiglia tutta nostra, e lo avrei amato nonostante tutto e tutti. Ma adesso non era il momento giusto, ed era ciò che cercavo di pensare, prima di scappare dal suo letto mentre dormiva. L' ho guardato l'ultima volta, gli ho baciato la fronte e l'ho accarezzato per l'ultimo addio. E alla fine da vera codarda scappo via dalle mie responsabilità.Cosa ne pensate? Non so che dire onestamente, perché anche questo capitolo ha fatto male, ma meno di quello altro...
Chi sa Kevin con chi si sta frequentando...😏😏
Comunque fatemi sapere cosa ne pensate, lasciando una stellina o un commento. E al prossimo capitolo. 💜🥰
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La mia ultima speranza
عاطفيةLa perfezione non esiste. Questo si ripeteva ogni singolo giorno. Ma la voce cattiva che ormai viveva nella sua mente non gli dava pace. Finiva per farsi del male con ogni tipo di dipendenza possibile. Si ritrovava a bere e a fumare con la speranza...