Capitolo 10

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Alexander

Sentirla gemere il mio nome in quel modo, come se avesse bisogno solo di me, mi faceva sentire l unico uomo degno di lei. Vederla ballare con un altro ragazzo ha smosso qualcosa in me talmente forte, da farmi scattare furioso. Nessuno doveva permettersi di farle del male, già ne aveva subito e mi ero promesso di proteggerla da qualsiasi cosa anche da me stesso. Sono consapevole di non essere il massimo per lei. Ma non riesco a farne a meno. Quando l' avevo baciata, avevo resistito tutto il tempo, ma non c è l avevo fatta. La desideravo troppo. Ogni volta che si mostrava vulnerabile a me, cercava di scappare. Adesso invece stavamo facendo colazione nella sala da pranzo completamente in silenzio. Non aveva il coraggio di guardami negli occhi e quando accadeva per sbaglio, arrossiva. Da quando si è seduta a tavola non ha toccato cibo. Nonostante io abbia fatto preparare una vasta scelta di cibo. Ho capito solo che ama il pistacchio ma niente di più. Non penso che ieri abbia mangiato qualcosa, e se non mette qualcosa nello stomaco,lo farò a modo mio. <<vieni qui ragazzina>>gli faccio segno di sedersi sulle mie gambe <<non ci penso neanche>>arriccia il naso contraria a questa mia proposta. <<ti vergogni?>>nel frattempo mi alzo avvicinandomi. Balbetta parole incomprensibili arrossendo, torturandosi le mani. Come faccio a resisterle, vuole tanto mostrarsi una donna ma in realtà è un ragazzina che arrossisce ancora. È la mia ragazzina. Solo mia. La faccio alzare,mi siedo al suo posto trascinandola sulle mie gambe. <<cosa vuoi mangiare?>>accarezzo i capelli lunghi attorcigliando di tanto in tanto qualche ciocca. <<non mi va niente grazie>>incrocia le braccia sbuffando. <<lo vuoi un cornetto al pistacchio tesoro>>cerco di convincerla dolcemente, ma nega voltando la testa in un'altra direzione. <<non voglio che ti senti a disagio>>prendo il vasaio con i cornetti mettendolo davanti a noi. Gli brillano gli occhi, ma non osa toccare nulla. <<non ho fame>>lo sguardo che mi lancia dice tutto il contrario. Gioca con i miei anelli, mentre io le dedico tutta la mia attenzione. Le bacio la guancia mentre le si irrigidisce ma allo stesso tempo vorrebbe tanto lasciarsi andare. <<facciamo così ragazzina, puoi farmi qualsiasi domanda o parlare di qualsiasi cosa tu voglia , ma tu in cambio devi cercare di mangiare qualcosa va bene>>le lascio un bacio sotto all orecchio per persuaderla, <<va bene>>sussurra incuriosita. Sorrido leggermente spezzando un pezzo di cornetto imboccandola. <<quanti anni hai?>>sorseggia il mio caffè latte aspettando una mia risposta. <<ne ho 27 ragazzina>>nascondo un sorriso quando la vedo sconvolta. <<per questo hai l'ossessione di chiamarmi con i nomignoli>>replica forse infastidita <<prima non ti dispiaceva essere chiamata bambina>>mi mordo le labbra quando si paralizza diventando di paonazza per l imbarazzo. <<non ho mai detto che mi da fastidio>>sussurra nascondendo il viso nel incavo del mio collo. Le accarezzo le gambe scoperte dalla mia camicia, la quale gli sta maledettamente bene. Dopo la colazione siamo stati costretti a rimanere in casa, per colpa del  temporale talmente forte da aver quasi allagato tutta la città. La guardavo mentre lei ammirava la pioggia. Ed era la combinazione di perfezione che credevo di non aver bisogno fin quando non c è l ho avevo avuta davanti agli occhi. <<ho sempre amato questi momenti, mi fa sentire meno sola, sembra che il cielo sia triste e per sfogarsi piange tutto il dolore che sente>>pispiglia sottovoce. <<se ti senti sola e vuoi parlare con qualcuno poi farlo con me nanà>>si gira di scatto nella mia direzione incredula <<saresti disposto ad ascoltarmi?>>gli occhi verdi brillano quasi commossi. <<perché non dovrei?>>replico seriamente chinandomi alla sua altezza.<<di solito le persone non mi ascoltano mai>>si stringe nelle spalle con nonchalance ma riesco a sentire il dolore a queste sue parole. Rimango bambolato, nessuno ascolta ciò che dice. Ma io sarei disposto a fare di tutto pure di sentirla parlare almeno un po. <<quando ero più piccola la mia famiglia non mi ascoltava mai, ogni volta che parlavo era come se le parole che dicevo andavano buttate al vento, poi ho imparato a rimanere in silenzio e mi va bene così>>cerca di mostrarsi forte ma riesco a sentire quanto tutto questo l' ha fatta soffrire.<<io sarei disposto ad ascoltarti tutte le volte che vuoi, naná>>le afferro il viso con entrambe le mani, lasciando baci sul naso, selle guance e infine sulla fonte. <<tutte le volte che vuoi, mi puoi parlare di qualsiasi cosa>>non c'è bisogno di aggiungere altro, le parole non servono, i suoi occhi parlano da sé,e quando si alza sulle punte sento il mio cuore fermarsi un momento. Come devo fare con questa ragazzina, in poco tempo sta scombussolando tutta la mia vita. Non riesco a farne a meno.  Si sporge verso di me, baciandomi delicatamente. In un attimo, ci incendiamo entrambi, il tutto diventa più passionale.  Camminiamo senza staccarci  cadendo sul divano mettendola a cavalcioni su di me. Continuiamo fin quando la suoneria del suo telefono non ci distrae. Cerca di alzarsi ma glielo impedisco <<devo rispondere Alex>>ridacchia mettendo le mani sul mio petto per alzarsi. La blocco mantenendola per i fianchi, ma la gattina non demorde e mi tira i capelli mordendomi il collo. Mollo quel poco quanto basta per fagli recuperare il telefono. <<sei sleale gattina ribelle>>ringhio mentre lei ridacchia. Risponde alla chiamata senza muoversi dalla sua posizione iniziale. Inizia a parlare con un certo Kevin ridendo e scherzando non calcolandomi <<va bene, ci vediamo domani>> non gli do il tempo di finire la frase mollando uno schiaffo sul fondoschiena. Trattiene un urlo di sorpresa, mentre sorrido come un bastardo. Mi da un pugno sul braccio e per scherzare faccio finta di provare dolore. Stacca la chiamata dedicandomi tutta la sua attenzione. <<sei uno stronzo lo sai vero?>>replica incrociando le braccia sotto al seno. <<uno dei peggiori, tesoro mio>>ribatto baciandola di nuovo.


Come state? Spero tutto bene.
Ci tengo veramente un sacco a questo capitolo in particolare, spero sia lo stesso per voi...
Baci e al più presto 🥰💜🦋

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