Capitolo 17

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Siamo seduti in giardino nonostante faccia abbastanza freddo, il silenzio assordante ci circonda fin quando non mi alzo per rientrare in casa <<io vado a dormire, se vuoi rimanere puoi sistemarti sul divano>>salgo le scale senza girarmi consapevole che mi sta seguendo. <<non ci dormo sul divano ragazzina>>scatta come un molla incastrandomi nel muro.<<la mia era solo una proposta, puoi anche tornartene a casa>>replico alzando le spalle. <<dobbiamo parlare di quello che è successo>> alzo gli occhi a queste parole annoiata. <<non abbiamo niente da dirci>>mi blocca i polsi sulla testa appiattendomi contro alla parete. <<invece io voglio spiegarti come sono andate le cose. La donna che hai visto nella foto non è nessuno di importante,voleva provarci con me>> sospira affranto. <<ma non è successo niente tra di noi te lo posso assicurare>>chiudo gli occhi cercando di isolarmi. <<Sophie credimi per favore>>strofina il naso sulla mia guancia. <<mi devi credere tesoro>>continua a parlare ma non ci capisco più niente l'unica cosa che voglio fare è stare da sola in santa pace. <<non mi importa di niente,non stiamo insieme quindi puoi fare quello che vuoi>>lascia i miei polsi, tremo quando mi bacia sul naso. Vorrei tanto dirgli, che ho paura di queste emozioni nuove, che invece mi importa e anche tanto ma, non riesco a farlo. <<vuoi che me ne vada?>>sussurra appoggiando le mani suoi miei fianchi. Annuisco non avendo il coraggio di parlare comprendomi il viso con le mani per nascondermi da lui. Non voglio che vada via, ma il mio orgoglio non mi dà la possibilità di essere sincera e spero tanto che lo noti <<guardami negli occhi e urlami contro tutto quello che senti, e quando ti sarai calmata, cacciami via solo allora me ne andrò>replica docile. Trattengo un singhiozzo il quale mi fa irrigidire i muscoli. <<non ci riesco>>borbotto stanca. <<Nanà io non ti abbandono,non vado da nessuna parte senza di te, quindi smettila di chiuderti in te stessa, ti fai solo del male>>parla ancora e vorrei tanto sfogarmi e piangere ma l'unica che riesco a fare è singhiozzare talmente forte da dovermi mantenere a lui. Non pensavo di poter avere un attacco di panico in sua presenza ma le emozioni si sono accavallate tutte insieme bloccandomi il fiato nei polmoni<<respira tesoro, va tutto bene ci sono io>>bisbigna rassicurante. Mi calmo lentamente ma continuo a tenere gli occhi chiusi sentendo la testa girare. Lego le braccia al suo collo quando le mie gambe non reggono più. Sospiro lasciandomi cullare.<<forza ragazzina andiamo a dormire>>con delicatezza mi porta in camera e mentre lui si spoglia io mi nascondo sotto alle coperte. Lo sento ridacchiare leggermente,sposta le coperte dal mio viso sorridendo dolcemente. Rimango a fissarlo come se fosse la prima volta,non mi da il tempo materiale che mi stampa un bacio a mezzaluna mettendosi anche lui sotto alle coperte. Gli tocco il braccio richiamando la sua attenzione. <<dimmi tesoro>>sbadiglia adagiando un braccio sulla mia spalla aderendomi al suo corpo. E ovviamente appoggio il viso sul suo petto nudo, beandomi del rumore del suo cuore il quale batte regolare, e come se fosse una specie di medicina mi tranquillizza. <<grazie per essere rimasto>>pispiglio, e grazie al cielo con il buio che ci circonda non può vedere le mie guancia più rosse del solito. <<non ti avrei lasciato per nessun motivo,sei la mia ragazzina, e non ti lascio neanche se mi mandi a fanculo>>replica sicuro di se. Non sono abituata a tutto questo, ero fermamente convinta che avrebbe mollato la presa al primo ostacolo. Perché con ogni persona che incontro ho il brutto vizio di metterla in difficoltà e alla prova su ogni singola cosa. È il mio modo di difendermi. Ogni volta cerco di cambiare questo mio difetto,ma non ci riesco.
Ma con lui è tutto nuovo, così diverso. Sono la sua ragazzina e forse questa cosa non cambierà mai. <<adesso dormi che domani abbiamo un bel po,di cose da fare>>ordina con un pizzico di dolcezza, un po come si fa con i bambini,finalmente trovo la pace che cercavo da così tanto tempo da sembrare irraggiungibile. Non ho paura che gli incubi possano perseguitarmi perché se c'è lui tutto va bene,e con questi pensieri i miei occhi si chiudono e non ho paura di niente più, cosciente che gli incubi saranno sostituiti dalla tranquillità e dai sogni.

Il mattino dopo, ci siamo svegliati più tardi del solito. Abbiamo fatto colazione e infine ci siamo preparati per uscire. Gli ho chiesto più volte che cosa c'era in programma per oggi, ma non ha spiccicato parola, sostenendo che aveva una sorpresa per me. Avevo provato a corromperlo ma niente da fare. Avevo provato di tutto,gli ho chiesto addirittura di fare la doccia con me, ma con un sorriso furbo ha rifiutato dandomi anche della tentatrice. Adesso con la sua auto stavano andando in una destinazione a me sconosciuta. L' unico indizio era che ci stavamo allontanando dalla città.
<< Alex dove stiamo andando?>>Miagolo il suo nome accarezzandogli il braccio per persuaderlo ma lo stronzo è troppo furbo. Afferrando la mia mano intrecciandola con la sua.<<tesoro siamo quasi arrivati>>ridacchia svoltando in un vialone immerso completamente nella natura. <<sei molto affascinante stamattina>>continuo ad usare il tono da ruffiana aspettando una sua reazione ma niente. <<ci hai già provato stamattina non attacchi con me>>fa scorrere la mano nel mio interno coscia stringendo forte. Dalla mia bocca sfugge un gemito di apprezzamento, non accorgendomi neanche di esser arrivati a destinazione. Mi precipito fuori dall'auto,mi affianca subito e io lo tiro camminando spedita in una direzione a caso. Ci troviamo davanti ad un maneggio bellissimo. Ci sono cavalli ovunque che corrono felici tra di loro. Mi afferra la mano portandomi nella scuderia, camminiamo fino ad arrivare all ultimo box aprendolo successivamente. Davanti ai nostri occhi si presenta un cavallo completamente nero,che emana una forza incredibile. <<ti presento Ares,è ribelle come te sono sicuro che andrete d'accordo>>mi giro a guardalo mentre prende la sella in pelle nera da sopra una specie di appendi abiti. <<posso accarezzarlo>>domando puntando lo sguardo su Ares trovandolo incuriosito dalla mia presenza, infatti con grazia si avvicina abbassando la testa vicino al mio viso, mi squadra per alcuni secondi.Alzo la mano lentamente e inizio ad accarezzargli il collo. Ridacchio quando fa un passo in più per farsi coccolare. Alex resta in silenzio a guardarci, <<è un ruffiano proprio come te>>sghignazza sistemando la sella,ma quest'ultimo lo fulmina con lo sguardo. <<va bene, stallone non volevo offenderti>>gli parla dandogli delle pacche amichevoli sul dorso, finendo di sistemare la sella. <<tesoro vieni qui>>sposta gli occhi color ambra su di me. Faccio ciò che mi ha chiesto mettendomi affianco a lui. <<accarezzarlo sul collo, quando ti senti sicura posiziona il piede destro sulla staffa datti uno slancio e salta in sella>>afferra il mio punto vita aiutandomi. Al primo tentativo grazie al suo aiuto riesco a sedermi per la prima volta su un cavallo. Ed è una sensazione bellissima. Senti la libertà e l' adrenalina scorrere nelle vene. Dopo avergli messo la cavezza, apre il box e rifacciamo la stessa strada di prima. Prendiamo una piccola stradina che porta all' interno del bosco. Sale anche lui, con una velocità e sicurezza da farlo sembrare facile. Riprendiamo a camminare senza fretta. Gli alberi alti, piante di fiori di ogni tipo, il canto degli uccellini rendono questo posto un vero paradiso. Posa il mento sulla mia spalla, mordicchiando leggermente la pelle nuda. Sento le farfalle nello stomaco,mi domando come sia possibile tutto questo, gemo quando succhia con prepotenza alcuni punti sparsi tra la spalla e il collo. E come suo solito mi lascerà succhiotti ovunque. Percorriamo tutto il sentiero arrivando vicino ad un fiume circondato in parte da un manto di erba e dall'altra parte della sponda una grande distesa di rose rosse. <<ti piace?>>sussurra aspettando una mia reazione. <<oddio Alex ma è bellissimo>>replico entusiasta, giro la testa quanto basta rubandogli un bacio a stampo. <<eh no ragazzina, voglio un vero bacio>>ringhia spostandomi il viso verso il suo dando inizio ad un vero bacio pieno di passione,rabbia,gelosia. Gemo sulla sua bocca quando la mano sinistra arriva sotto alla mia felpa, strizzando il mio seno. <<Sophie sei bellissima cazzo>>sbotta tornando a baciarmi con ancora più fame di prima

Ma quanto è dolce il nostro Alexander?!
Cosa ne pensate di questo capitolo? Vi sta piacendo questa storia? Fatemi sapere sempre la vostra opinione perché ci tenevo veramente. Un bacio e al più presto.🥰🦋

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