Capitolo 16

2K 50 10
                                    

Forse avevo sbagliato a fidarmi di lui. Mi aveva messaggiato dicendomi che stesso quel pomeriggio partiva per l Italia per una riunione importante, e fin qua stava andando tutto bene. Ma quando l'hanno paparazzato insieme ad un'altra donna, qualcosa si era spezzato. In quel esatto istante ho visto la mia ultima possibilità di essere felice che mi veniva strappata dalle mani. Mi sentivo una stupida illusa, che non meritava la felicità. Ogni volta che stavo bene doveva sempre succedere qualcosa che scombussolava tutto ed io tornavo più fredda e apatica di prima. Mi aveva chiamato ripetutamente vedendo che hai messaggi ormai non rispondevo più. Ero ritornata così alla mia routine. Avevo deciso di ignorare tutti e di andare nella discoteca dove la prima volta abbiamo ballato insieme. Non sapevo che ore fossero e non mi importava, ero da sola e non dovevo pensare a nessuno. Ormai ero più che ubriaca mentre continuanavo a mandare giù cicchetti di tequila uno dopo l' altro. Piu tardi avrei chiamato un taxi e sarei tornata a casa,dove ad aspettarmi c'era la solitudine. La mia famiglia aveva deciso di andare per il fine settimana nella nostra casa in montagna. E ovviamente io me ne ero tirata fuori rifiutando categoricamente. Non riuscivo a stare con i miei genitori mezza serata figuriamoci due giorni consecutivi, e sopportare tre ore di macchina tutti insieme come se fossimo la famiglia perfetta non era proprio fattibile.Mi butto in mezzo alla folla ballando senza alcun freno. La musica cambia facendo scatenare la folla. Salgo su un cubo continuando a ballare indisturbata mentre le persone applaudono e gridano entusiaste. Muovo il bacino a ritmo e mi arrarezzo sensualmente, giro lo sguardo su tutta la folla e per poco non mi paralizzo all' istante. Riesco subito a riconoscerli. Passo lo sguardo prima su Kevin, poi James e in fine Alexander. Quest' ultimo mi raggiunge afferrandomi con forza e trascinandomi contro la mia volontà.<<lasciami>>urlo dimenandomi come un ossesso. <<sta zitta e cammina Sophie>>ringhia assottigliando gli occhi con affare minaccioso. <<ma come ti permetti di dirmi che devo stare zitta, vai a farti fottere, tu, la tua nuova fidanzata e quei stupidi paparazzi>>gli butto addosso tutta la frustrazione prendendolo a pugni sul petto. <<non ti voglio più vedere, abbandonami  come fanno tutti>>continuo a blaterare sotto il suo sguardo indagatore, lasciandomi sfogare su di lui la mia rabbia. Quando mi calmo per riprendere fiato ritorna a tirarmi camminando tra la folla. Arriviamo vicino al bancone dove i due traditori ci stanno aspettando e l'espressione che hanno non è delle migliori soprattutto quella di Kevin <<siete dei traditori tutte e due>>ringhio incazzata e cerco di raggiungerli per prenderli a schiaffi entrambi,ma Alex me lo impedisce abbracciandomi da dietro. <<ti stavamo cercando e ci siamo incontrati fuori casa tua>>replica James dolcemente mentre Kevin rimane in silenzio fulmimandomi con lo sguardo. <<basta così tesoro,torniamo a casa>>mi bacia il collo spostandomi i capelli sulla spalla sinistra, mi stringe a se poggiando una mano sull'addome e il mio corpo si rilassa sotto alle sue carezze. Faccio delle leggere fusa, facendolo ridacchiare mentre i due ragazzi rimangono a fissarci confusi e irritati.Senza aggiungere altro ci dirigiamo nel parcheggio. L'aria fredda mi risveglia. Sento di nuovo la rabbia crescere e scorrere nel sangue. Inferocita mi tolgo le sue mani di dosso <<come mai già sei ritornato,che c'è la tua nuova fidanzata già ti ha stancato >>sghignazzo sarcastica, e nel mentre rimaniamo da soli. La testa mi gira, le gambe sono diventate pesanti e quasi non mi reggo in piedi, mentalmente non sento niente, mi sento come se fossi la spettatrice dalla mia vita.
Mentre sto pensando a tutto questo, si sfila la giacca poggiandomela sulle spalle, <<di questo parleremo domani quando sarai sobria, adesso fa la brava>>replica duramente. <<ti da fastidio che ti vengano rinfacciate le cose vero>>continuo a punzecchiarlo senza alcun ritegno. <<ascoltami bene Sophie perché come già sai non mi piace ripetertimi. Sono furibondo,non mi hai risposto ne hai messaggi ne alle chiamate, ho preso il primo aereo per vedere come stavi e avere delle spiegazioni e ti ritrovo ubriaca e oltretutto mezza nuda in una cazzo di discoteca ed eri pure da sola>mi abbaia contro continuando a tenermi stretta a se. 
I sensi di colpa crescono e per la vergogna abbasso la testa. <<e ti giuro, che se continui ad irritarmi e accusarmi senza sapere come sono andate le cose finisce male >>sussurra minaccioso. <<e cosa vorresti fare sentiamo?>>rido sfacciatamente per non darmi vedere ai suoi occhi intimorita<<ti ricordi cosa abbiamo fatto l'ultima volta in questo parcheggio?>>i brividi mi percorrono la pelle e resto in silenzio guardando altrove. Molto probabilmente il mio viso avrà preso una bella tonalità di rosso sgargiante.
<<questa volta però ci sono anche ai tuoi amici a fare da spettatori,così gli facciamo sentire come piagnucoli>>sbarro gli occhi a queste parole <<e sai che ne sono capace, già è successo una volta non ci metto niente a farlo di nuovo, quindi Sophie sali in macchina senza fare storie>>sorride da vero stronzo aprendo la portiera,mi siedo più vicino al finestrino ma come se fossi una bambola di pezza mi ritrovo seduta sulle sue gambe. Lo sguardo per dirgliene di tutti i colori ma,mi fa appoggiare la testa nell'incavo del collo coccolandomi. Lo stomaco è in subbuglio, e per questo mi lascio andare alle sue carezze.
Parlano tra di loro come se non ci fossi, organizzandosi forse su dove andare. Borbotto sofferente quando sento la sensazione di vomito salire e scendere come una mantagna russa. Kevin mi guarda dallo specchietto, ricambio lo sguardo e spero tanto che riesca a capire quanto sono mortificata. Non servono parole, capisco di averlo deluso di nuovo. L' auto si ferma e capisco di esser arrivati a destinazione.
Faccio pochi passi barcollando,ma vengo subito presa a mo di sposa da Alex. E mi lascia andare solo quando entriamo in casa mia. Mi siedo sul divano per riprendermi un attimo, i miei due migliori amici ci lasciano un attimo da soli andando in cucina. Si inginocchia davanti a me, slacciandomi i tacchi. <<vuoi farti una doccia tesoro?>>sussurra tirandomi e senza aspettare una mia risposta mi porta in bagno. <<puoi uscire per favore>>pispiglio imbarazzata. <<non ti imbarazzatare ragazzina mia, non ti guardo, rimango solo per aiutarti, va bene>>detto questo si gira. Mi spoglio velocemente,mi butto sotto alla doccia rinfrescandomi con l acqua gelata,esco dal box doccia avvolgendomi con il mio accappatoio rosa confetto. <<ho fatto puoi girarti>>fa ciò che gli ho detto,squadrandomi con spudoratezza.Poi ad un tratto sembra riprendersi perché ritorna di nuovo serio, e senza dire niente va a sedersi sul mio letto. Recupero,l'intimo e il mio pigiama composto da una tuta e un magliore entrambi lilla estremamente larghi e comodi torno in bagno a cambiarmi e poi scendiamo di nuovo giù dai ragazzi.
Vado da Kevin che in tutta la serata non mi ha rivolto una parola. <<mi dispiace tanto>>sussurro alzando la testa per incontrare i suoi occhi. <<ho sbagliato a comportarmi in un questo modo ne sono consapevole>>bramo di esternare tutto il mio dispiacere mentre parlo, perché so quando io l abbia ferito. <<mi avevi fatto una promessa e non l' hai mantenuta, sono deluso>>si irrigidisce mantenendo una postura rigida. <<ti giuro sul bene che vi voglio che non lo faccio più, non voglio perdervi per una stronzata del genere>>mi butto tra le sue braccia e senza esitazione mi stringe a se. <<hey brutti stronzi lo voglio anche io un' abbraccio>>James urla unendosi all abbraccio facendo scatenare una risata generale. Ci stacchiamo continuando a ridacchiare, poi portano l'attenzione su Alex, il quale è rimasto in disparte come a rispettare il momento delicato. <<vi lasciamo da soli, avete bisogno di chiarire anche voi>>James mi stampa un bacio sulla guancia sorridendomi. Ma Kevin non è dello stesso pensiero,infatti  increspa le rughe del viso lanciando uno sguardo bieco a tutti specialmente al povero sfortunato il quale non sembra affatto preoccupato o intimidito forse quasi divertito. Non parlano ma ad un certo punto Alex annuisce sorridendo e Kevin a quel cenno si rilassa mollando la presa. <<buonanotte piccola>>mi stampa un bacio sulla fronte e vanno via lasciandomi per sfortuna da sola con lui.

Piccolo problema di percorso, volevo pubblicare questa notte ma mentre scrivevo mi sono addormentata😅
Comumque cosa ne pensate di questo capitolo?
E soprattutto cosa si saranno detti Alexander,Kevin e James ?!
Un bacio e al più presto🥰🦋

La mia ultima speranza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora