Alexander
Era passato all'incirca un mese, dall incidente della moto. La mia ragazzina stava molto meglio, ma nonostante ciò, quando non dormiva a casa mia, ogni mattina l'accompagnavo all'università e poi andavo in ufficio a sbrigare le solite cose. Pranzavamo o in qualche ristorante o preparavamo qualcosa insieme,e nel pomeriggio passavamo nel maneggio da Ares. Quest'ultimo ogni volta che vedeva Sophie impazziva. Nutriva come un pazzo fin quando non riceveva le carezze che voleva. Passavamo quindi tutto il pomeriggio fino alla sera a camminare nella natura e poi tornavamo a casa mia. Ormai amavo queste piccole abitudini, e non ne volevo fare a meno per nulla al mondo. La mia casa prima del suo arrivo era di una tristezza assurda. Invece adesso aveva preso una luce diversa. Avevo chiesto alla mia governante di comprare ogni cosa che le piaceva. La crema al pistacchio, cioccolato fondente, il suo bagnoschiuma preferito alla vaniglia che tanto adoravo sentirgli addosso. Volevo metterla a suo agio. Ci stavamo avvicinando piano piano ed era giusto così. Non volevo forzare niente, tutto doveva avere il suo tempo. E mi andava bene così. Adoravo quando si stringeva a me quando incoscientemente sentiva di potersi fidare e trovava conforto tra le mie braccia, oppure quando di sua iniziativa mi baciava. Quasi tremavo quando succedeva,mi faceva sentire rinato. Era una sensazione stupenda che non sapevo spiegare. La mia piccola, aveva proposto di voler provare a radermi la barba cresciuta forse un po troppo. Non potevo dirgli di no, qui adesso mentre lei era seduta sul lavandino occupata a passare la schiuma da barba, non avevo perso l'occasione di guardare l'espressione concentrata. Appoggio le mani sui suoi fianchi, infilandomi in mezzo alle sue gambe divaricate. Prende poi il rasoio e comincia a passarlo delicatamente sulla guancia, e ogni tanto lo sciacqua sotto al rubinetto. <<non ti piaccio con la barba nanà>>cerco di parlare ma senza muovermi troppo <<ti preferisco senza>>ride di gusto quando gli lancio un occhiataccia scherzosa. <<mi piaci anche con la barba, però mi da fastidio>>alza le spalle passando poi la lametta sull'altra guancia. <<voglio un bacio ruffiana che non sei altro>>mi sporgo verso di lei,ma prontamente mi blocca subito posando le mani sul mio petto. <<non ci pensare proprio, prima finisco e poi vediamo>>replica ignorandomi. <<voglio la mia ricompensa tesoro>>ringhio facendo scontrare la mia erezione contro di lei, geme silenziosamente mordendo il labbro inferiore. <<e cosa vuoi sentiamo>>mi asseconda e nel frattempo pulisce la mascella della schiuma barba con un asciugamano umido. <<tu cosa sei disposta a fare>>domando allontanandomi il giusto per farla scendere dal lavandino. Senza smettere di guardarmi si spoglia completamente. Deglutisco rumorosamente, costringendomi a non abbassare lo sguardo. <<non la vuoi la tua ricompensa Alexander>>sussurra entrando nella doccia. Sorrido spogliandomi e raggiungendola. La intrappolo contro le mattonelle. Di sua iniziativa prende ad accarezzare il glande arrossato. Sospiro lasciandola fare ciò che vuole. Si abbassa in ginocchio prendendo prima solo la punta e poi con più coraggio,inizia a succhiarlo come gli ho insegnato. Inizia a osservarmi da sotto alle ciglia lunghe e scure. Gemo silenziosamente spingendo il bacino verso la sua bocca. Succhia energicamente fin quanto, i miei muscoli non si irrigidiscono, e vengo senza smettere di fissarla. L afferro per un braccio e la faccio alzare. La intrappolo di nuovo con le spalle al muro.
<<Sophie non sai minimamente come cazzo ti voglio>>ringhio mordendogli la spalla. I suoi gemiti trattenuti sono la mia musica preferita. L' acqua ci scorre addosso ma siamo troppo impegnati a pensare ad altro. Le mie mani ispiezionano tutte le sue curve con delicatezza, geme quando con una mano gli strizzo il gluteo e l'altra libera gli accarezzo il seno. Mi fiondo sulle sue labbra avendo bisogno di respirare. È contraddittorio lo so, ma questa piccola donna sta mescolando tutte le carte in tavola, e ne sono affascinato, non mi è mai capitato niente del genere. Solitamente si attaccano a me solo per i soldi, e diventano delle vere sanguisughe. <<oh Alex>>geme spingendomi verso di se, <<sei una cazzo di dea>>ringhio rauco torturandogli il clitoride. Boccheggia dalla sorpresa mettendo le mani sulle mie braccia per sostenersi, chiudendo poi gli occhi quando la penetro con due dita trovandola bagnata e pronta solo per me. Spingo senza sosta ad un ritmo incalzante. <<ti fidi di me ragazzina?>>gemo appena quando impugna la mia erezione. <<mi fido ciecamente di te>>torno a baciarla allungando la mano verso il soffione aumento il flusso dell'acqua e lo punto sul suo clitoride. Urla mordendomi il labbro inferiore. <<mantieniti a me ragazzina, che adesso ti faccio toccare le stelle>>ritorno a pompare energicamente puntando sempre l acqua sul clitoride. Butta la testa all' indietro borbottando delle frasi sconnesse mormorando il mio nome. Le gambe cominciano a tremare dal piacere, e le sue urla mi avvisano che sta per venire ma gli manca ancora un po. <<mi devi guardare negli occhi tesoro>>esegue la mia richiesta accontentandomi. <<sto per venire alex>>balbetta diventando paonazza. <<non ti ho dato ancora il permesso ragazzina>>sorrido come un bastardo <<ho bisogno di venire per favore>>sbotta irrigidendosi <<non ancora tesoro>>ribatto duramente, la voglio portare al limiti,deve desiderarmi con tutta sé stessa<<non puoi farmi questo non ti sopporto>>ringhia infilzandomi le unghie nelle braccia. <<invece si che posso, hai detto che di fidati di me, lasciami fare tesoro>>addolcisco la voce il più possibile baciandogli il collo sentendo versi di apprezzamento subito dopo. Il suo orgasmo è dietro all angolo, spingo senza sosta <<sei solo mia vero Sophie>>domando sfacciatamente. <<si sono tua Alex>>risponde prontamente <<solo io posso sentirti gemere, solo io posso assaggiati e toccarti in questi modo sono stato chiaro>>replico senza voler obiezioni, annuisce prontamente quasi come se fosse in trance. <<allora tesoro, lasciati andare e trema per me>>al mio ordine, le sue gambe tremano e urla il mio nome. Sposto il soffione proseguendo a muovere le dita,si agita piagnucolando. Resto fermo per un momento. Il viso rilassanto, le guance rosse, la bocca semi aperta, i capelli bagnati i quali si sono attaccato sul suo corpo, il respiro irregolare, ai miei occhi questa visione è un vero capolavoro. La stringo a me in un abbraccio.Le bacio il viso delicato senza fretta, <<sei stanca?>>continuo a vezzeggiarla e proprio come una gattina incomincia a fare le fusa. Annuisce chiudendo gli occhi <<e non immagini neanche cosa voglio farti ancora>>sussurro malizioso. <<sei insaziabile>>mugola stanca. Rido di gusto e lei a sua volta sorride. <<oh non sai quanto ragazzina, ma adesso mi va bene anche il tuo ritmo>>replico dolcemente. Dopo una doccia rinfrescante, ci siamo cambiati e adesso stavamo in macchina per accompagnarla a casa sua. <<stavo pensando ad una cosa>>interrompo il silenzio attirando la sua attenzione. <<domani dovrei andare ad una cena di lavoro, è un po in grande a dire la verità, vorrei tanto che tu venissi>>fermo l' auto davanti al cancello aspettando una risposta. Borbotta guardando fuori al finestrino. Una smorfia di tristezza si fa spazio sul mio viso. Ero consapevole che la sua risposta sarebbe stata negativa ma in cuor mio volevo sperarci fino all ultimo. <<non fa niente se non vuoi venire non è un problema>>si gira di scatto a fissarmi. <<a che ora mi vieni a prendere ?>>Arrossisce visibilmente senza smettere di guardarmi. Resto un momento imbambolato, non aspettandosi minimamente una risposta del genere. <<ci vengo solo perché ci sei tu>>sposta lo sguardo timidamente. <<ti vengo a prendere alle 8, mi raccomando niente di troppo scollato,altrimenti dovrò cavare gli occhi a qualcuno>>replico smorzando l'atmosfera. <<va bene amore>>senza darmi il tempo di metabolizzare,lascia un bacio a stampo correndo via. Scuoto la testa abbozzando un sorriso allegro per i suoi modi da bambina.Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo? Ma vogliamo parlare di Alexander?! Raga io lo amo troppo che devo fare...
Comunque come sempre fatemi sapere se vi sta piacendo e se vi va lasciate una stellina oppure un commento.
Baci e al più presto🦋💜
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La mia ultima speranza
RomansaLa perfezione non esiste. Questo si ripeteva ogni singolo giorno. Ma la voce cattiva che ormai viveva nella sua mente non gli dava pace. Finiva per farsi del male con ogni tipo di dipendenza possibile. Si ritrovava a bere e a fumare con la speranza...