Stavo bene con lui, mi sentivo protetta. La sua presenza aveva un effetto curativo su di me, non mi è possibile spiegarlo, non ci riuscirei e non basterebbero parole. Non volevo per nulla al mondo che pensasse di aver sbagliato a toccarmi. Non aveva superato i miei limiti, non ero spaventata quando mi sfiorava, non andavo in panico, non sentivo l'aria mancare nei polmoni e non sentivo neanche quella voce cattiva sussurrare di non essere mai abbastanza. Che sono un errore, che non merito l'amore di nessuno,che le persone fanno bene ad allontanarsi da me. Lui era capace di zittire quella voce, rassicurandomi a poco a poco senza forzarmi troppo. L' unico ad avere questo potere su di me e avevo paura. Non ero sicura su niente più. Ero terrorizzata dall' idea dell'abbandono, quindi, preferivo prevenire tutto il dolore, scappando per prima come era capitata l' ultima volta che sono stata a casa sua. Non dormivo da settimane, i brutti pensieri erano tornati a tormentarmi più forti di prima e altri si erano aggiunti alla lista mandando il mio ordine a puttane. Ero entrata in loop, doccia, università, sigarette e quel poco che riuscivo a mandare giù ogni giorno giusto per mantenermi in piedi e non finire in ospedale. Evitavo chiunque, volevo solo stare da sola per acquistare di nuovo il mio equilibrio mentale e fisico da sola come ho sempre fatto. Ho molto spesso queste ricadute, dove l unica cosa che vorrei tanto fare è urlare e piangere ma non ci riesco perché ho esaurito tutte le forze. Quando crollavo ogni volta precipitavo sempre più in basso, nel vuoto senza fine.Rialzarmi una è gran fatica, ma ne valeva la pena anche per un singolo istante ero disposta a lottare fino a consumare le mie ossa. So già come gestirmi e per non fare male agli altri con i miei attacchi di rabbia preferivo prendere le distanze. Quando le emozioni erano troppo forti andavo in paranoia, e a questo si susseguivano la rabbia, il panico e la paura di non essere mai abbastanza per nessuno. Poi c'era lui, che con la sola presenza cancellava via tutto. Non capivo come facesse ma mi andava bene così. Stavo così bene con lui. Il suo modo di toccarmi senza esagerare. Il fatto che si sia preoccupato di aver esagerato quella sera mi riscalda il cuore. È uno stronzo di prima categoria ma quando ho notato come era preoccupato per me, era riuscito a guadagnarsi un po della mia fiducia. E quando mi aveva visto con Kevin i suoi occhi sono stati attraversati da una scintilla di gelosia pura. Vengo risvegliata dai miei pensieri dalla campanella. Esco fuori in cortile aggiungendo Kevin abbracciandolo e lui ricambia baciandomi la guancia. Mentre stavamo pranzando mi arriva una notifica da Alex. Corrugo la fronte confusa ed apro il messaggio. Sbarro gli occhi quando vedo una foto che ritrae me e Kevin nel cortile dell'Università. Fatta da quella angolazione sembra quasi che ci stiamo baciando ma non è così. <<vorrei delle spiegazioni, e le voglio adesso, Christopher verrà a prenderti il prima possibile>>l unico messaggio che si è degnato di inviarmi. Saluto tutti i miei amici dicendogli di aver un impegno importare che non può aspettare. Fortunatamente mi credono, forse troppo impegnati a litigare tra di loro come solito. Raggiungo Christopher volendo una spiegazione a tutto questo casino. <<Sophie so solo che è incazzato nero, gli è arrivata questa foto da dei paparazzi e mi ha ordinato di venirti a prenderti>>mi rivolge appena un sorriso quasi impotente. Non dico nulla e salgo in macchina non volendo metterlo in difficoltà. L' ultima volta mi ha minacciato di licenziarlo e mi sembra giusto. Arriviamo davanti ad un grattacielo gigantesco. Seguo Christopher osservando tutto l ambiente circostante. È tutto molto elegante, niente di sfarzoso anzi, le pareti sono di un grigio chiaro e ogni tanto si notano dei vasi che danno colore. Nei corridoio non c'è nessuno molto probabilmente sono tutti fuori per la pausa pranzo. Mi blocco quando lo vedo da lontano. Indossa un completo tutto nero. Sembra un angelo nero circondato da un aura di potere<<tu puoi pure andare>>si rivolge al povero ragazzo affianco a me che va via senza esitazione. <<la smetti di trattarlo male, che cosa ti ha fatto>>sbotto innervosita. In pochi passi è da me, mi gira in torno come uno squalo affamato, analizzandomi attentamente. <<nessuno gli ha dato il permesso di prendersi la confidenza e fare amicizia con te, se lo merita>>replica con la voce più rauca del solito. <<gli ho chiesto io di chiamarmi per nome,e non voleva solo per non mancarti di rispetto, non fare il bambino adesso>>sbuffo trovandolo troppo testardo e autoritario. Rimane in silenzio sovrastandomi con la sua altezza. Faccio dei passi indietro per andarmene via e lui capendo le mie intenzioni mi blocca <<ragazzina tu non vai proprio da nessuna parte>>la sua voce rauca ringhia contro il mio orecchio mandando scosse di eccitazione in tutto il corpo. <<non darmi ordini e lasciami andare >>assottiglio gli occhi cercando di liberarmi dalla sua presa, agilmente afferra la mia coda alta favendomi boccheggiare dalla sorpresa, lascia baci umidi sul viso, mascella e infine tu tutto il collo. Inarco la schiena di riflesso e lui indisturbato succhia con forza sul alcuni lembi di pelle.Lo spingo con forza lontano e lui me lo lascia fare. <<adesso tutti sapranno che sei mia, mene sbatto dei paparazzi, dei ragazzi che ti sbavano dietro e soprattutto dei tuoi amichetti>>sussurra afferrandomi per il punto vita.<<sei un bastardo>>gli mollo uno schiaffo talmente forte da fargli girare la testa di lato. Torna a guardarmi e l espressione che ha non mi piace affatto. Cerco di scappare ma con uno scatto felino mi ritrovo letteralmente presa come un sacco di patate. Un urlo sfugge dalle mie labbra <<lasciami brutto troglodita>>sferro dei pugni sulla schiena ma sicuramente non gli sto facendo nulla e incambio ricevo una sculacciata fortissima <<ma come ti permetti?! Sei solo un cafone, testardo e ignorante>>continuo ad insultarlo fin quando un bel po di sculacciate non mi fanno piagnucolare il suo nome. Appena arriviamo nel suo officio i miei piedi toccano finalmente terra.<<sei arrabbiato?>>sussurro e quasi ho paura non mi abbia sentito. <<sono furioso tesoro è diverso>>cammina davanti e indietro nervosamente. <<mi ha dato un bacio sulla guancia te lo giuro, non è come sembra>>dichiaro dicendo la verità e spero che lo capisca. Va a sedersi sulla sua poltrona e l espressione incazzata lo rende terribilmente attraente. <<siediti>>il tono baritorale fa tremare il mio basso ventre. Abbasso lo sguardo imbarazzata e umiliata. I glutei bruciano da morire e mi vergogno un sacco a dirglielo. <<vuoi essere sculacciata di nuovo?>>schignazza provocandomi. Slitto lo sguardo su di lui <<sicuramente non da te,potrei dirti un paio di nomi ma non mi va di distruggere il tuo ego>ribatto senza pensarci più di tanto. In un attimo diventa di fuoco, sbatte le mani sulla scrivania, fa il giro di quest'ultima si siede tirandomi sulle sue ginocchia, e in tre secondi sono di nuovo con il sedere all aria <<da chi vorresti farti toccare mh>>ringhia stringendo la presa mollando una sculacciata talmente forte da farmi urlare disperata <<fanculo,se voglio posso farmi chiunque >>mi dimeno il più possibile volendo alzarmi ma con scarsi risultati. <<la mia pazienza ha un limite ragazzina del cazzo>>ribatte innervosito, sfila nervosamente la cintura già sbottonata <<la cintura no per favore, faccio la brava te lo giuro,mi rimangio tutto quello che ho detto>>mi agito sentendo sotto di me la sua erezione spingere tra i pantaloni. Come una bambola mi solleva facendomi mettere a cavalcioni su di lui, prende a massaggia le gambe e soprattutto i punti dove mi ha colpito scoperti dalla gonna plissettata.Mi bacia con prepotenza, la lingua calda gioca con la mia lasciandomi senza fiato. Mugolo quando i massaggi arrivano all'interno coscia, strappa le mutandine e massaggia la mia intimità ormai umida. << vedo che ti piace essere punita>>ridacchia spingendo due dita dentro facendomi gemere dalla sorpresa. Appoggio le mani sulle sue spalle e inarco la schiena quando comincia a spingere più forte. <<sei uno stronzo>>replico gemendo. Mi tira i capelli facendo incontrare i suoi occhi, mentre le dita spingono senza sosta, con il pollice stuzzica il clitoride con vigore.Urlo il suo nome quando sento l orgasmo scorrere in tutto il corpo, manca poco ma appena sto per toccare l'apice, blocca ogni movimento rimanendo dentro. <<non so se mi va di farti venire sai>>mi stuzzica con il pollice lentamente. Ruoto il bacino gemendo <<per favore Alex ho bisogno di te adesso>>piagnucolo gemendo appoggiando la fronte sulla sua spalla. <<dillo di nuovo >>replica stuzzicando la mia entrata con delle piccole carezze <<ho bisogno di te Alex>>gemo mettendogli una mano tra i capelli, e quando prende a spingere glieli tiro leggermente. <<guardami negli occhi tesoro>>la sua voce rauca è musica per le mie orecchie. Ubbidisco mordendomi le labbra che hanno il suo sapore. <<fammi sentire come urli il mio fottuto nome tesoro>>ringhia curvando le dita, fino a toccare un punto debole. <<oh Alex ti prego continua>>lo supplico volendone ancora. <<lo vuoi qui?>>sorride malizioso spingendo verso il mio punto g <<sisi Alex proprio li per favore>>piagnucolo contorgendomi dal piacere. <<puoi avere le mie dita quando vuoi, posso coccolarti, sculacciarti e soprattutto scoparti e posso farti toccare le stelle se solo lo vuoi>>geme quando di mia iniziativa muovo il bacino. <<lo voglio Alex ti prego>>replico mordendomi le labbra. <<allora vieni bambina mia, lasciati andare>>mi bacia facendomi gemere nella sua bocca. Il suo ordine è un richiamo per il mio corpo e vengo all' istante, urlando nella sua bocca. L orgasmo mi travolge, lo stomaco brucia, i muscoli irrigiditi, e la testa piu leggera con il solo pensiero di lasciarmi andare a lui, solo a lui. Mi stacco per prendere fiato, sfila le dita succhiandole,sorridendomi maliziosamente,
e appoggio il viso nell' incavo del suo collo,per la vergogna cercando di rilassandomi. Senza alcuno sforzo si alza andando a stendersi sul divano nero di pelle,mi stringe a se con affare protettivo,ed io faccio le fusa baciandogli il collo<<ci sono io con te, riposati un po va bene?>>sussurra continuando ad accarezzarmi <<e se tornano gli incubi?>>piagnucolo come una bambina ma non mi importa. <<li mando via io bimba, ti proteggerò sempre te lo prometto>>mi rassicura dolcemente, ed io mio cuore impazzisce a questa sua dichiarazione.Heyyy cosa ne pensate di questo capitolo?😏🥵
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La mia ultima speranza
RomanceLa perfezione non esiste. Questo si ripeteva ogni singolo giorno. Ma la voce cattiva che ormai viveva nella sua mente non gli dava pace. Finiva per farsi del male con ogni tipo di dipendenza possibile. Si ritrovava a bere e a fumare con la speranza...