Capitolo 7

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Alexander

Quella ragazzina mi stava fottendo il cervello, questo era poco ma sicuro. Gli facevo arrivate tutti i giorni delle rose rosse dal mio bodyguard Christopher, perché avevo capito che la situazione dei paparazzi non era delle migliori e con questa tattica volevo almeno tenerla sottocontrollo il più possibile. La ragazzina aveva fatto scattare in me un senso di protezione nei suoi confronti mai sentito in vita mia per una ragazza qualunque.
Avevo ordinato a Christopher di portare Sophie a casa mia. Ero consapevole che questo mio gesto l'avrebbe fatta arrabbiare e non poco. Nell'attesa mi ero fatto una doccia e avevo indossato un pantalone della tuta nero e una maglia dello stesso colore. Il rumore della porta d ingresso che sbatte e le urla di Sophie rompono il silenzio. Scuoto la testa ridacchiando, scendendo le scale pronto ad affrontare la piccola donna. <<mettimi giù Christopher>>urla dandogli dei pugni dietro alla schiena. <<faccio solo quello che mi hanno chiesto Sophie non la prendere sul personale>>risponde come un atono. Una rabbia incontrollabile, assale il mio corpo quando la chiama per nome.Incrocio le braccia assumendo una posizione autorevole. <<mettila giù>>ringhio senza rendermene conto, fa ciò che gli ho ordinato senza esitazione e va via senza dire nulla. La piccola leonessa si avventa su di me furiosa <<ma per chi mi hai preso, un pacco di Amazon da spostare quando vuoi>>la sua voce arrabbiata ha l effetto contrario, invece di spaventarmi come lei crede, la trovo terribilmente dolce da morire. La voglia irrefrenabile di sbatterla contro il muro e prendermi tutto di lei, non mi fa capire più niente. Il pantalone di jeans mettono in evidenzia le sue curve, il top rosa e i capelli legati in una coda di cavallo alta la fa diventare ai miei occhi  proprio una ragazzina ribelle. Non è truccata e questo mi fa intuire che dopo la mia telefonata non abbia avuto neanche il tempo di sistemarsi.
Annullo le distanze e lei per guardami negli occhi deve alzare la testa. Bacio tutto il viso, scendo poi alla mascella e infine sulla spalla scoperta.  <<cosa stavi dicendo tesoro?>>sussurro stringendola a me. Balbetta parole sconnesse,diventando rossa in viso. <<che sei uno stronzo, prepotente e arrogante>>sbotta prendendomi a pugni sul petto. In una presa salda acchiappo entrambi i polsi bloccandola. <<mi devi delle spiegazioni naná>>la mia voce baritorale la fa tremare tra le mie mani. <<Sophie perché Christopher ti ha chiamato per nome mh?>>ringhio come un animale inferocito.<<non ti devo spiegare proprio niente>>risponde a tono corrugando la fronte. <<non farmi incazzare,più del dovuto e dammi le risposte che voglio>>nega con la testa sfidandomi <<allora per colpa tua perderà il lavoro e mi assicurerò che nessuno lo assuma>>la minaccio ancora, nel mentre lei sorride <<è un bel ragazzo che male c'è se abbiamo fatto amicizia, forse mi chiederà anche di uscire>>afferro la sua coda alta facendola boccheggiare e gemere per il gesto avventato. <<stai oltrepassando il limite ragazzina, ringrazia che ci voglio andare piano, altrimenti al momento ti ritrovavi a novanta su quella fottuta tavola e prima ti sculacciavo e poi ti facevo urlare il mio cazzo di nome>>sbarra gli occhi a questa mia affermazione. <<sei disgustoso e smettila di mandarmi le rose non so più dove metterle>>prende le distanze solo perché glielo permetto io. Si gira dandomi le spalle, guardano bene tutto il salone. Ma quando è bella, sembra proprio una bambina mentre cammina ispezionando tutta la zona. <<hai fatto colazione?>>attiro la sua attenzione e nega con la testa sedendosi sul divano. Si sfila le scarpe incrociando le gambe ad indiana.
Gli porgo i cornetti che la governante ha cucinato stamattina.
<<sono al pistacchio naná>>i suoi occhi brillano a questa mia affermazione. Nel mentre mangiamo ogni tanto mi scruta stando attenta ad ogni mia mossa, come un cane da guardia pronto a mordente. Dopo aver finito di mangiare, noto della crema al pistacchio sulle labbra, mi chino su di lei succhiando quel punto. Geme chiudendo gli occhi e solo dio sa quanto vorrei baciarla in questo momento. <<resterai tutta la giornata con me>>soffio sulle sue labbra <<ma io mi annoio a stare qui.>>gesticola incrociando le braccia sotto al seno, dove per un secondo la mia attenzione si sofferma, ma riprendo subito il controllo.<<non voglio obiezioni, devo sistemare la situazione dei paparazzi>>il mio tono severo la fa zittire all'istante. Prendo le distanze per fare qualche telefonata. Ho passato tutta la giornata a lavorare, tra i problemi dell azienda e quelli dei paparazzi. L unico momento che abbiamo passato insieme, è stato il pranzo, purtroppo ho dovuto farlo per la sua sicurezza. Stiracchio i muscoli indolenziti trovandomi una scena dolcissimo davanti agli occhi. La mia piccola donna, dorme nel mio letto. Mi avvicino per guardarla meglio. Abbraccia uno dei miei due cuscini, con il viso nascosto in uno di essi. All'improvviso mugola facendosi più piccola il possibile, soffocando un urlo, borbotta parole incomprensibili, il torace si abbassa e si alza con frenesia.  Le corro in contro allarmato  vedendola ancora dormire ma sul viso l espressione dolce di prima, è sostituita da una smorfia di dolore. Prendo posto affianco a lei, abbracciandola. <<va tutto bene nanà>>ripeto fin quando non si calma. <<Alex>>sussurra il mio nome facendo perdere un battito al mio cuore. <<sono qui tesoro>>rilassa i muscoli nascondendo il viso nel incavo del mio collo, strofinandoci le labbra contro. Rabbrividisco trattenendo  un gemito.  <<adesso riposa, ci penso io a te, nanà>>sussurro coccolandola. Dopo questo episodio giuro di proteggerla, da chiunque. So benissimo di essere un bastardo, ma la voglio proteggere da tutto. Ho notato i suoi comportamenti, e dopo  questo episodio ne ho avuto la conferma. I problemi che ha sono evidenti, e nessuno se ne accorge. Chi sa cosa ha passato? Se qualcuno quando piangeva nella sua stanzetta c'era per lei? Chi sa se i suoi genitori le hanno dato l amore che meritava. Vorrei tanto sapere cosa le tormenta il sonno, per farla agitare così tanto.....

Ci tengo tanto a questo capitolo, piano piano scopriremo tante verità di Sophie. Ma lei prendere le distanze da Alexander oppure si farà aiutare? Come sempre fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo. Baci🥰🦋💜

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