Amore. Sono so per quanto tempo abbia sorriso pensando a quando involontariamente mi aveva chiamato amore. Sembravo un fottuto ragazzino alla prima cotta, ma era più forte di me. Ero così elettrizzanto di passare di nuovo del tempo con lei, che per prepararmi non ci avevo messo nemmeno mezz'ora. Ero in anticipo ma poco mi importava. Mi appoggio alla macchina incrociando le braccia. Sto per mandargli un messaggio ma la porta dell'ingresso si apre ed io rimango imbambolato ad osservarla. Un vestitino se così si può chiamare, color verde smeraldo con una profonda scollatura sul seno, i tacchi neri impreziositi da una cavigliera di brillantini. I fianchi che ondeggiano ad ogni passo, lo sguardo e quel sorrisetto tipico di chi sa già di aver vinto. <<chiudi la bocca,ti sta colando un po di bava>>sorghigna dandomi un bacio sulla guancia. La fermo prima che si allontani.<<che cos'è era quello?>>mi chino sul suo viso sentendo l'odore del profumo talmente buono e forte da storditi quasi. <<un bacio>>domanda con affare ovvio. <<voglio un bacio vero tesoro, no questa sottospecie di saluto>>replico passando la lingua sul labbro inferiore. Il suo sguardo cade proprio lì, poi ritorna a fissarmi negli occhi e finalmente si decide cosa fare.Si alza sulle punte baciandomi prima con delicatezza, ma quando faccio scivolare le mani sul suo fondoschiena strizzandolo con vigore, si trasforma in un vero tornado. Traccio una linea immaginaria sulla spinadorsale nuda.
Ci stacchiamo cercando di riprendere il respiro. <<cazzo Sophie, ti avevo detto qualcosa di non scollato>>sbotto leggermente irritato, alza gli occhi al cielo nascondendo un sorriso furbo. <<sei bellissima, ma ti giuro che questa me la paghi>>brontolo mollandogli una sculaccianta. Si sbilancia finendomi addosso,trattenendo a stento un urlo di sorpresa. <<sei insopportabile>>sbotta urlandomi quasi contro. <<entra in macchina prima che cambi idea e ti riporto a casa>>spintonandomi prende posto dal lato del passeggero sbuffando. Ritorno al mio posto come se non fosse successo niente, mettendo in moto verso la prossima destinazione. Faccio finta di restare impassibile nonostante mi stia osservando. Ogni tanto si muove cercando una posizione comoda, buttandomi delle occhiate non proprio amichevoli devo dire. Fermo l auto nel parcheggio del ristorante, prendendomi un attimo per ammirarla. Scendiamo entrambi dirigendoci all'entrata trovando una marea di fotografi ovunque. <<va tutto bene tesoro, facciamo una foto e poi entriamo>>gli sussurro accarezzandogli il fianco coperto dal vestitino leggero. I fotografi quasi come se ci avessero sentito arrivare distolgono la loro attenzione dagli altri invitati a noi. Per entrare è obbligatorio passare da qui,su questo tappeto rosso il quale attira l attenzione di tutti. Si irrigidisce un po attaccandosi a me. Arriviamo in mezzo al tappeto, e i flash si scatenano così tanto da farmi bruciare gli occhi. <<sorridi che sei bellissima>>sussurro chinandomi sul suo orecchio. Come risposta arrossisce e timidamente gira la testa per guardarmi, restiamo così per un momento che per me sembra infinito e poi finalmente entriamo dentro. Una grande sala si presenta a noi. Tavolo di vetro decorati con fiori bianchi all interno di vasi colorati, le tovaglie color avorio,i bicchieri, le posate sistemate con estrema cura, il lampadario di cristallo da luce a tutto il posto, la grande vetrata che ci da una vista mozzafiato. I camerieri che accolgono tutti con modi gentili e con un sorriso stampato in viso. Saluto un paio di colleghi e nel tragitto vedo in lontananza mio fratello Elijah avvicinarsi. Alzo gli occhi al cielo, consapevole che sta per combinare una delle sue. Non viene mai a queste cene, perché a parer suo, sono una noia mortale e preferisce fare altro. Anche io la penso così, ma quando il lavoro chiama non posso rifiutare. Quando è davanti a noi, squadra con poca vergogna la mia ragazzina, quasi non mi viene l impulso di prennderlo a pugni e deve ringraziare il fatto che sia mio fratello altrimenti non mi sarei mantenuto. Gli bacia la mano in modo elegante e subito mi lancia un occhiata divertita. Conoscendomi sa quanto posso essere protettivo e di sicuro mi sta mettendo alla prova. <<finalmente ci incontriamo, mi domandavo per quanto tempo ancora l orso qui presente ti voleva nascondere>>alzo gli occhi irritato dalle sue parole. <<Sophie ti presento il mio disagioso fratello Elijah>>replico sbuffando quasi <<piacere di conoscerti>>sorride raggiante <<il piacere è tutto mio>>mormora fissando prima lei, poi me e infine la mano appoggiata sul fianco per un contatto più intimo. <<abbiamo fatto le presentazioni adesso puoi pure andare>>cerco di cacciarlo via con la mano come si fa con i moscerini fastidiosi ma so quanto sia testardo proprio come me e di sicuro ha altro in mente. Sono geloso marcio che ci posso fare, mi da fastidio, e di certo lui non sta facendo altro che alimentare questa cosa. <<ma come siamo aggressivi>>mi schernisce guardandosi attorno cercando sicuramente qualcuno. <<Sophie non so come tu faccia a sopportare questo orso scorbutico e antipatico>>replica ignorandomi completamente. <<me lo domando anche io credimi>>ridacchia dolcemente e resto imbambolato a guardala. <<va bene ho capito piccioncini vi lascio da soli, a dopo>>un ultimo sorriso e va via. <<non dagli retta mio fratello è uno stronzo>>borbotto, e andiamo a sederci. <<è simpatico, sicuramente è meno stronzo di te>>ridacchia prendendo posto. La cena è andata alla grande, abbiamo parlato con tutti i presenti organizzandoci su delle amministrazioni importanti. Nonostante abbia dovuto ascoltare tutte le richieste, le problematiche e tutto il resto. Ho cercato tutto il tempo di renderla partecipe il più possibile e non ho perso neanche un occasione per accarezzarla. Verso sera tardi, ritorniamo a casa mia ridendo e scherzando. Mi perdo molto spesso ad osservarla, con la mia giacca addosso. È di una bellezza disarmante. Gli occhi da cerbiatto, il nasino all insù,le labbra dolci e carnose che tanto adoravo, succhiare e mangiare Adorovo il contatto fisico il lei, mi faceva sentire completo e forse qualcosa in più. Adesso nel letto con solo la mia camicia addosso sentivo qualcosa nel cuore inspiegabile. Non ero capace di spiegare pienamente le sensazioni che provavo ma erano fantastiche e distruttive come poche. Più la guardavo, e piu capivo tutti i suoi comportamenti le sue abitudini. Come devo fare con questa ragazzina così cocciuta, imprevedibili ma soprattutto dolce quando vuole o quando inaspettatamente si lascia andare. La desidero così tanto che fa male. La voglio in ogni istante, ma non solo fisicamente. La voglio ogni mattina nel mio letto, a cucinare la colazione o ridere spensierata. Lei è diversa, mi sa di semplicità, di purezza e dolcezza. Quando mi cerca in mezzo alla gente per sentirsi al sicuro e più protetta,mi perdo nei suoi occhi senza dare importanza al resto. Perché in quei istanti così piccoli e poco duraturi non esiste niente più. È presto pensare un futuro con lei,ma il solo pensiero di passare tutta la mia vita con lei, mi andrebbe benissimo. Dei piccoli marmocchi che corrono per casa, le gite nella casa in montagna o quella al mare. Ma adesso la cosa fondamentale è godermi tutto di lei. Vorrei tanto fargli conoscere la mia famiglia al completo. Sicuramente tutti quanti l adoreranno. Non potrebbe essere altrimenti. Quello stronzo di Elijah mi ha torturato innumerevoli volte per convincermi ad organizzare un pranzo tutti insieme. Ma ho rifiutato tutte le volte. Non perché io non lo volessi anzi, ma fin quando non avremmo messo in chiaro cosa eravamo non potevo fare altrimenti. <<Alex>>mi risveglia dai miei pensieri. <<dimmi tesoro>>sbadiglio coprendogli il corpo con il piumone. <<voglio farti conoscere una persona, sempre se per te va bene>>dolcemente chiude gli occhi come se da un momento all' altro potrebbe addormentarsi mentre parla. <<farei qualsiasi cosa pur di renderti felice>>replico sicuro al massimo. Gli stampo sul bacio sulla fronte. Piano piano, quando le palpebre stanno per chiudersi per la troppa stanchezza l ultima cosa che sento è una melodia. <<buonanotte amore>>come una magia la stringo più a me addormentandomiMa quanto è dolce Alexander, ma la sua gelosia non ha limiti...
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La mia ultima speranza
RomantizmLa perfezione non esiste. Questo si ripeteva ogni singolo giorno. Ma la voce cattiva che ormai viveva nella sua mente non gli dava pace. Finiva per farsi del male con ogni tipo di dipendenza possibile. Si ritrovava a bere e a fumare con la speranza...