2 anni dopo
Sono circondata da parrucchieri, truccatori,che stanno sistemando le ultime cose prima di essere definitivamente pronta. A farmi compagnia c'è mia mamma seduta sopra al letto con in braccio mio figlio Kinan, abbastanza imbronciato perché conoscendolo vuole le mie attenzioni. Mi giro verso la sua direzione sorridendo a quei occhi così vispi e intelligenti nonostante la sua piccola età. La prima volta che l ho preso in braccio in sala operatoria, sono scoppiata a piangere per la felicità. Non mi stanco mai di guardalo, è la fotocopia spiccicata di Alex e di mio ha preso solo il colore degli occhi. Mi guarda facendomi capire che vuole stare vicino a me, e io non riesco a dirgli di no. <<Kinan amore, vieni dalla mamma>>replico dolcemente nonostante nessuno sia d'accordo con questa mia decisione. Ma poco mi importa. Cammina con l aiuto di mia mamma e per gli ultimi passi gli lascia la mano per correre verso di me. Si siede a cavalcioni su di me per poi appoggiare la testa sul mio seno chiudendo gli occhi ad ogni mia carezza. Nel frattempo il trucco e capelli sono pronti e di una perfezione da sembrare finto. <<amore devi andare dallo Zio Elijah e devi dirgli di venire subito da me>>scende dalle mie gambe stropicciandosi gli occhi leggermente assonnato, e non riesco a non pensare a quanto sia uguale al papà quando involontariamente fa questi gesti. Scappa via insieme a mia mamma,la quale prima di uscire dalla porta si gira verso di me. Ci guardiamo e non c'è bisogno di parole i nostri occhi stanno parlando da soli e gli sto facendo capire di essere arrivata quasi al limite della sopportazione. Mando tutti via, ormai al limite della sopportazione.
Mi guardo allo specchio, passo le mani leggermente sudate per l ansia, sopra al tessuto del mio vestito da sposa cercando di calmarmi ma niente sembra riuscirci. Vedo Elijah camminare verso di me con un esperienze confusa. Ho dovuto cacciare tutti fuori per non scoppiare in un pianto isterico e lui sembra accorgersene solo dopo.
<<quante persone sono al momento>>domando prendendo posto sulla poltrona in pelle bianca stringendo appena i braccioli. <<non te lo dirò, andrai ancora più nel panico credimi meglio evitare>>con nonchalance si versa del whisky nel bicchiere e lo beve tutto d un sorso come se sentisse tutto le mie emozioni e cerca un rimedio anche lui per isolarsi e stare meglio. <<non esco da questa stanza, non ci penso minimamente ad incontrare tutte quelle persone, non mi interessa, voglio che annulli il matrimonio perché io da qui non esco>>replico duramente cercando di non fargli notare il mio tremolio. Anche lui sa, ed è consapevole anche di come si manifestano i miei attacchi di panico. E in questi esatto momento anche se non lo voglio ammettere ne sto per avere uno. <<Sophie so che non è facile gestire una situazione del genere, ma non possiamo annullare il matrimonio.>>borbotta slacciandosi leggermente la cravatta per respirare meglio, o almeno credevo sia per questo. <<ho paura Elijah, non so se riesco ad essere circondata dalle persone senza poi avere una crisi isterica>>replico pensando.
<<chiama ad Alex lo voglio qui, solo lui può calmarmi>>piagnucolo cercando di trattenermi, di restare calma il più possibile e non trasformare la paura in rabbia. <<non se ne parla, non potete vedervi>>replica incrociando le braccia in una posa rigida e controllata, ma è tutta apparenza. <<lo so che porta sfortuna, ma ho bisogno di lui adesso.>> cerco di assumere un espressione dolce il più possibile e subito vedo il suo muro di prepotenza crollare. <<troviamo un compromesso, io lo vado a chiamare, ma non potete vedervi, se dovete parlare lo farete con la porta chiusa.>>sbotta andando via senza darmi il tempo di replicare. Guardo l orologio impaziente. Dopo pochi minuti bussano alla porta e finalmente sento la sua voce. <<tesoro, ci sei?>>la sua voce rauca è capace di rilassare tutti i miei muscoli. <<Alex, non sai quanto mi sei mancato>>appoggio la fronte contro alla porta consapevole di non poter fare altro che stare ferma. Lo sento borbottare, molto probabilmente con suo fratello, e senza volerlo ridacchio per la situazione comica che si è creata per causa mia. <<ho capito Elijah, adesso vai via, mi hai rotto il cazzo, non ti sopporto più>>replica e sfortunatamente non posso vedere vederli. <<ti perdono solo perché è il vostro matrimonio, ma se aprite questa porta e vi vedete vestiti e preparati io vi disconosco come miei parenti.>>sbotta arrabbiato seguito dal rumore dei suoi passi, segno che è andato via. <<allora tesoro torniamo a noi. Vuoi restare tutta la vita in questa stanza senza di me, oppure ti decidi a scendere così finalmente posso vederti?>>sussurra con il suo tono dolce senza alcuna fretta e ansia.
<<non so se posso farlo Alex, ho tanta paura>>replico e un singhiozzo sfugge al mio controllo. <<dimmi tutto quello che ti passa per la testa, sfogati con me tesoro, quando puoi ti sarai calmata troviamo una soluzione a tutto come abbiamo sempre fatto.>>sospiro alle sue parole, e mi faccio coraggio ad esprimere tutte le mie paranoie.
<<sei sicuro di volermi come moglie non sono un granché>>borbotto consapevole che quando dico cose del genere di solito si arrabbia da morire, e mi ripete fino alla nausea quanto mi ami ed è proprio questo che voglio al momento. <<cazzo tesoro, stiamo insieme da quasi tre anni, e ogni singolo giorno ho sempre pensato di non meritarti ma senza di te io non vivo. Senza di voi non mi sento completo.>>sospira cercando di aprire la porta ma la blocco con le mani senza però aggiungere niente. <<ti prego Sophie, cerca di fare un piccolo sforzo per me e per kinan. Esci da questa stanza. Ti giuro sull amore che provo per te, che non è tanto difficile, so che puoi farlo, sei la mia ragazzina e so quanto sei forte.>> sospira sicuro per poi riprendere a parlare. <<adesso scendo giù, ti aspetto va bene>>sussurra e subito dopo sento che va via. Mi faccio coraggio, cammino verso lo specchio mi sistemo leggermente i capelli e alla fine scendo giù cercando di non inciampare nei miei stessi passi. Vedo james, kevin e justin aspettarmi con indosso dei smoking classici neri con la camicia bianca, all entrata del salone. Jay subito viene ad abbracciarmi <<sei bellissima è veramente un uomo fortunato>>mi sussurra lasciando la presa sorridendo come suo solito. Arriva il turno di James che con molte difficoltà riesce a sistemare il velo sulla mia testa facendomi ridere più del dovuto. Alla fine mi ritrovo faccia a faccia con Kevin. Ci guardiamo senza dire nulla, e mentre si avvicina per abbracciarmi una lacrima scivola sulla sua guancia. <<la mia piccola sta per sposarsi>>replica baciandomi la fronte. <<non cambierà nulla kevin resto sempre la stessa>>replico dolcemente asciugando le sue lacrime. <<sei ormai una donna bellissima, quasi sposata con un uomo che ti ama alla follia e che farebbe di tutto per te, con un bambino stupendo,sei diventata la versione migliore di te e non sai quanto mi rende felice vederti così>>replica cercando di ritrovare il controllo e baciando le mie guance come faceva da bambino. <<così però mi fai piangere kevin non è giusto>>
<<no piccola, tra poco dobbiamo entrare e se ti rovini il trucco Chloè ci uccide tutti>>replica James pizzicandomi il naso. Faccio un sospiro profondo per scaricare l adrenalina
<<sono pronta possiamo andare>>
<<sei sicura? Possiamo sempre scappare in qualche paese sperduto e dimenticato da Dio>>Jay mi provoca facendomi anche l occhiolino, poi diventa subito serio quando la musica del pianoforte si fa sentire. È il primo ad entrare, poi con estrema calma Kevin e James mi prendono a braccetto uno a destra e l altro a sinistra. Mi guardo un attimo in giro, ma subito distolgo lo sguardo e mi incanto quando lo vedo insieme a Kinan alla fine della navata. Ci sono persone ovunque, tutti estremamente eleganti. Ci sono rose rosse ovunque come ho esplicitamente richiesto e ne sono veramente contenta. Finalmente ci troviamo a poca distanza. I miei accompagnatori lo salutano con un abbraccio amichevole insieme ad un paio di minacce sicuramente sussurrate e lo intuisco dagli sguardi che si passano. Si avvicina e con un gesto delicato alza il velo che mi copriva il viso. Entrambi ci perdiamo nei nostri occhi per attimi che sembrano infiniti, ci siamo solo noi e il nostro amore. Stampa un bacio sulla fronte, mi prende per mano e finalmente dopo così tanta ansia siamo uno di fronte all altro.
Mentre il prete inizia il discorso di quanto sia importante la famiglia, il matrimonio, il rispetto reciproco entrambi non possiamo fare a meno di mangiarci con gli occhi. Indossa uno smoking bianco, della stessa tonalità del mio vestito, camicia anch'essa bianca e un papillon nero. I capelli leggermente ordinati ma non troppo perché non sarebbero stati sicuramente nel suo stile.
<<sei un opera d arte nanà.>>sussurra sorridendo soddisfatto quando le mie guance diventano paonazze come mio solito ad ogni suo complimento. Arriva il momento delle promesse, e le mie gambe tremano dall emozione quando nostro figlio ci porta le fedi nuziali.
<<Alexander Harris accolgo te Sophie Wilsom come mia sposa, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia. Voglio passare il resto della mia vita con te e ti prometto che ogni giorno che passerà il nostro amore diventá sempre più forte >>pronuncia con un tono di sicurezza da farmi rabbrividire per l emozione, e soprattutto detto così davanti a tutti è una sensazione abbastanza strana.
<<io Sophie Wilson accolgo te Alexander Harris come mio sposo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti tutti i giorni che passeremo insieme, perché tu sei l uomo della mia vita, e senza di te non sarei qui>>
Ci scambiamo le fedi con impazienti.
<<per il potere conferitomi vi dichiamo marito e moglie. Puoi baciare la sposa>>annuncia finalmente il prete. Ci osserviamo entrambi innamorati, chiude il mio viso tra le sue grandi mani e con passione unisce le nostre labbra in un bacio che racchiude tutto il nostro amore. Mi giro a guardare i tutti. C'è chi applaude con felicità, qualche parente che piange commosso, chi sorride e posso dire finalmente di sentirmi ancora più completa e al posto giusto al momento giusto. Percorriamo la navata ed usciamo dalla chiesa seguiti da tutto il resto. Tengo per mano Kinan che ci osserva con attenzione senza perdersi nessun particolare come se volesse racchiudere tutto ciò che vedere in una piccola scatola di ricordi.
<<non vedo l ora che finiscano tutti i festeggiamenti, e di restare un po da soli, voglio assolutamente toglierti questo vestito e prenderti tutta la notte con tutto l amore che provo. >>mi sussurra all orecchio seducente. <<sei un ruffiano assurdo>>rido divertita mordendomi il labbro inferiore sentendomi leggermente accaldata. <<ho imparato dalla migliore ragazzina mia>>sussurra sulle mie labbra dedicandomi un sorriso furbo e come se gli mancasse l aria , torna a baciarmi più bisognoso di prima....Ultimo capitolo😥🥲
Ho definitivamente lasciato i mie piccoli bambini...
Cosa ne pensate di questo finale tanto atteso? Vi mancheranno?
A me tantissimo devo essere onesta....
Un bacio e al più presto💜🦋
STAI LEGGENDO
La mia ultima speranza
RomanceLa perfezione non esiste. Questo si ripeteva ogni singolo giorno. Ma la voce cattiva che ormai viveva nella sua mente non gli dava pace. Finiva per farsi del male con ogni tipo di dipendenza possibile. Si ritrovava a bere e a fumare con la speranza...