Law and Love

Gennaio 2018

Venerdì 05

"Come fate ad averla?"

Sam, Nia e Tara fanno un leggero balzo nel sentire la mia voce, evidentemente erano molto concentrate a spulciare i dettagli dell'intervista. Il problema è che fonti certe, Iris, mi hanno detto che 'The City' esce domani...il primo sabato di ogni mese.

"Beh...ci hanno mandato delle anteprime, è un pensiero dolce non trovi?"

No.

Non bastava la mia faccia in giro con la copertina di novembre, adesso anche questa. Come se non bastasse le mie colleghe ridono di fronte alla mia faccia imbronciata.

Voglio tornare in Florida.

"Forza Kara, non essere arrabbiata...devo dire che siete molto fotogenici."

"Penso che la incorniceremo."

Sam cerca di finirmi.

"Oh si...anche quella di Kara...e probabilmente ce ne saranno altre."

Cosa?

"Cosa?"

Ho tolto il filtro cervello-bocca.

"Beh quando aprirà il centro è probabile che Iris ti darà nuovamente la copertina, è un importante traguardo per la città."

Nia lo dice con una semplicità che mi lascia senza parole...e ora che ci penso può avere ragione.

Non lo vedo, ma lo sento.

Le mie terminazioni nervose avvertono le sue...soprattutto dopo stamattina.

"Buongiorno signore...che succede di bello?"

Lo guardo chiedendomi come faccia ad essere così di buonumore.

"Sono arrivate queste."

Sam mostra felice la copertina e io ancora mi chiedo come abbiamo fatto a lasciarci trascinare...ricordo qualcuno avermi detto che le pubbliche relazioni sono importanti...ma poi che titolo è?

"Siete davvero molto carini."

"Sono io mettere il fascino...loro sono...guardabili."

Winn si mette in mezzo reclamando, giustamente, la sua parte di complimenti.

"Ma è vero?"

Nia indica il titolo esagerato e dettagliato allo stesso tempo: 'Legalità da Cento Milioni di Dollari'.

MonEl annuisce soprappensiero, ma ricordo una conversazione in cui Iris gli chiedeva se poteva menzionare la questione...forse non si aspettava il titolo in copertina?

"Va tutto bene?"

Avvolgo la mano al suo bicipite, o almeno ci provo, e una fitta mi colpisce al centro delle gambe, dove al momento sono più sensibile.

"Si...non me lo aspettavo così...grande. La foto è bella però."

La mia smorfia eccessivamente schifata gli strappa un sorriso e so di essere perduta.

"Si, ne parleremo alla riunione. Anzi, forse potremmo iniziare."

Ci avviamo tutti in una delle sale conferenza del piano principale, con tanto di vista ad angolo su New York e ci accomodiamo. Ci disperdiamo un po' vista la grandezza, il tavolo quadrato in quercia può ospitare almeno trenta persone, noi siamo circa la metà visto che ci sono anche le segretarie.

"Ci eravamo messi d'accordo e non mi ricordo?"

"Su cosa?"

"Beh..."