Dicembre 2015

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Sabato 5

Che diavolo è? Apro gli occhi e un fascio di luce mi investe dritto in faccia...ci metto un attimo di troppo a capire che ci siamo addormentati con la tv accesa, il calore della camera da letto e la morbidezza dei cuscini non hanno giovato al nostro piano.
Ci siamo spostati qui, dal divano, per continuare a studiare...mi sono anche offerto di interrogare Kara sugli argomenti in cui si sentiva più vulnerabile, ma la stanchezza ha avuto la meglio. Spengo velocemente il televisore e raccolgo alcuni libri sparsi sulle coperte per metterli via, così potremo continuare a dormire, ma quando mi volto la vedo.
Sprofondata tra i cuscini con un libro aperto poggiato sul petto che stringe ancora tra le mani anche se è beatamente addormentata. È adorabile.
Provo a sfilarlo via senza svegliarla ma fallisco visto che apre gli occhi e si guarda intorno un po' disorientata, si rilassa quando vede me.
"Ehi...continua a dormire. Va tutto bene."
Le accarezzo piano il viso, nella speranza che quel tocco la aiuti a riaddormentarsi.
"Mmm no...devo studiare..."
"Sono le quattro del mattino, è ora di dormire."
"No no, mi bocceranno MonEl."
"Non è vero, sei preparata, andrà bene...adesso dormi."
Ha la voce ancora impastata dal sonno mentre cerca di avere la meglio, le do un bacio leggero sulle labbra e provo a convincerla con quelle parole in cui credo ciecamente.
Ultimamente abbiamo messo un po' tutto in standby, dopo un paio di giorni di sesso folle in cui avremmo potuto benissimo partecipare alle Olimpiadi, ho capito che dovevamo rallentare. Tra le notti in bianco, il lavoro e lo studio si stava davvero distruggendo, così quando le cose si fanno un po' troppo...eccitanti, sono io a mettere la parola fine, la distraggo in qualche modo e la lascio dormire e riposare. Si è una tortura, ma è solo per un paio di settimane, poi potremo recuperare il tempo perduto.
Ho già in mente qualcosa per le vacanze di Natale e...
''MonEl...''
Distratto dai miei pensieri non mi accorgo del veloce attacco di Kara, le sue dita cominciano ad intrufolarsi tra i miei capelli spettinati mentre mi infila la lingua in bocca.
''Ehi...dovremmo dormire.''
''Grazie...''
''Per cosa?''
''Per essere così...''
''Così come?''
''Paziente...e di prenderti cura di me.''
''Mi prenderò sempre cura di te...ma adesso dormiamo.''
''Avevo un'altra idea...''
''Kara...''
È un attimo, scivola velocemente sotto di me e mi fa spazio tra le sue gambe, inclina il  corpo per farlo aderire al mio mentre continuo ad accarezzarle il viso...è così bella.
Il viso è sereno, rilassato, gli occhi sono due diamanti azzurri che luccicano nella penombra...non so come fare a dirle di no. Solleva la testa per baciarmi, uno di quei baci vitali, che chiedono tutto...lo pretendono. Mi allontano per riprendere fiato e mi convinco che una volta sola non può fare così male...no? Sono un uomo debole, lo so.
"È passato troppo tempo MonEl..."
Sul suo viso si apre un sorriso malizioso...che si riverbera negli occhi eccitati. Nonostante tutto però, il suo benessere è la prima cosa.
''Dovresti dormire.''
"Dopo..."
''Kara...''
''Ho bisogno di te.''
Non rispondo e agisco.

Ricomincio a baciarla...disperatamente. Mi siedo sui talloni trascinandola su con me, la stringo dalla vita mentre mi circonda i fianchi con le gambe...mi abbraccia, mi tocca come se volesse imprimere ogni centimetro di me nella sua mente.
Con una mano le accarezzo la schiena, mentre con l'altra vado in esplorazione, trovando un seno caldo e morbido che non esito a stringere, le nostre lingue danzano instancabili prima nella mia bocca e poi nella sua, ci stacchiamo giusto il tempo di respirare e...di perdermi nei suoi occhi. Sono lucidi, eccitati, ha le guance rosse, il respiro affannoso e i capelli spettinati...il che la rende ancora più bella.
Con un grugnito degno di un uomo delle caverne ricomincio a baciarla e la sento ridacchiare...decido di fare qualche progresso, così poso le mani ai lati del suo addome e la lancio fra i cuscini.
La risata continua mentre mi prendo un attimo per osservarla ancora, visto che non riesco più ad elaborare frasi di senso compiuto. Mi limito a guardarla, come se fosse la mia opera d'arte preferita...e in un certo senso lo è.
Non è molto vestita, ha una maglietta leggera e un paio di pantaloncini nonostante fuori ci sia già la neve, il calore dell'appartamento però le permette di vestirsi leggera e farmi impazzire ogni volta che cammina...o semplicemente si muove.
''Ti piace quello che vedi?''
Un mezzo sorriso si apre sulle mie labbra mentre rispondo con una voce che non riconosco come mia, l'astinenza si è riversata sulle corde vocali.
''Molto.''
Mi sporgo per infilare piano le mani sotto la maglietta e ne alzo l'orlo...un centimetro alla volta, si inclina verso l'alto rendendomi più semplice baciarle l'addome. Inizia a muoversi in modo incontrollato, quasi smanioso, ma continuo la mia lenta tortura sempre un po' di più e un po' più su, fino a scoprire prima un seno e poi l'altro.
Con la lingua disegno dei cerchi immaginari sulla sua pelle candida, che si stringono sempre di più intorno al capezzolo e una volta raggiunto il mio obiettivo inizio a succhiarlo avidamente...guardandola dritta negli occhi.
"Oh mio...MonEl!"
Anche la sua voce è diversa, arrochita dall'eccitazione e dal desiderio. Continua a tormentarmi i capelli, li tira, li accarezza, credo che voglia di più, ma non è ancora il momento.
''MonEl...''
"Mmm...hai davvero un buon sapore."
Non risponde, ma la reazione del suo corpo è una risposta più che esaustiva. Continua ad inarcarsi, a fremere, a spingermi dove mi vorrebbe...ma il non ottenere quello che vuole aumenta il suo desiderio, così come il mio, ma non posso concentrarmi su di me e su cosa voglio, significherebbe finire prima ancora di cominciare...focalizzare la mia totale attenzione su Kara e sul suo piacere è una buona distrazione, almeno per adesso.
''Oh MonEl...''
Come un fulmine a ciel sereno realizzo quanto sia ancora troppo vestita e mi metto all'opera per porvi rimedio. Risalgo lentamente verso il suo collo, trascinando la maglietta con me fino a quando, intuito il mio pensiero, Kara si solleva un po' per facilitare il processo. Così, nuda e forse un po' timida, mi getta le braccia al collo in cerca delle mie labbra e l'accontento, essendo totalmente...anzi fisicamente incapace di dirle no, svicolo via con una grazia che non sapevo di avere, per alzarmi dal letto ma non prima di averle baciato i seni gonfi e invitanti.
"Dove vai?"
"Secondo te...?"
Salgo con un ginocchio sul letto e mi piego in avanti, infilo entrambi gli indici ai lati del suo pigiama e tiro via tutto. Adesso è completamente nuda, distesa sul letto e alla mia mercé...ma istintivamente chiude le gambe.
"Mmm...però sono l'unica ad essere nuda qui..."
Lo dice con un tono malizioso, anche se in realtà non è vero, ho solo i pantaloni...mi piace  partire avvantaggiato.
"Come vuoi..."
Con un gesto veloce e preciso, come per lei, sfilo pantaloni e boxer rimanendo nudo, la vedo deglutire con fatica nell'osservare il mio membro eretto, umido e pronto...non dice nulla, mi fissa soltanto e anche in modo piuttosto sfacciato.

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