Settembre 2015

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Giovedì 3

Sono davvero curiosa. Mi ha mandato un messaggio ambiguo, solo una emoji. Rifletto pigramente che un avvocato dovrebbe conoscere e articolare bene la lingua, anche se scritta, invece lui se ne esce con un pollice alzato...e dovrebbe anche bastarmi.
Deduco che abbia vinto, il che sarà un'ottima pubblicità per lo studio, avere Ray Palmer tra i nostri clienti era già un bel colpo ma una vittoria è anche meglio, specialmente visto che il caso è diventato di dominio pubblico.
Entro in cucina, gli preparo una tazza di caffè bollente e vado ad aspettarlo nel corridoio, fortuna che da giù mi hanno avvertita del suo arrivo...è sempre bene avere buoni rapporti con le altre segretarie.
Si apre l'ascensore ed eccolo in tutta la sua bellezza.
MonEl ha un sorriso mozzafiato, soddisfatto. Gli occhi grigi brillano luminosi, le guance sono un po' arrossate, come se fosse imbarazzato da tutte quelle attenzioni ed è strano perché di solito non mostra le sue emozioni, qualcuno lo ha definito con un cuore gelido come i suoi occhi, ma non è così.
Non l'hanno mai visto fuori da qui, non l'hanno mai visto...come lo vedo io.
Dopo anni di lavoro insieme so di conoscerlo bene e questo mi permette di vedere, a differenza di chiunque altro, come la sua sia una maschera, un meccanismo di difesa. D'altronde quando a ventiquattro anni hai l'arroganza di aprire uno studio legale tutto tuo, mettere da parte i soci anziani rilevati e avere uno spropositato successo si può destare l'attenzione del mondo. E in qualche modo ti devi difendere, lui si è difeso così, apparendo freddo e distante.
''Buongiorno capo.''
''Buongiorno Kara...questo è per me?''
Non rispondo e alzo il pollice della mano che ho tenuto libera di proposito, suscitando una risata forte e cristallina...in un attimo lo studio si ferma per la sorpresa, è raro sentirlo ridere apertamente. Archiviata la mia piccola vendetta, lo prendo sottobraccio e ci dirigiamo verso il suo ufficio.
''Com'è andata?''
''Bene...te l'ho detto.''
''No, non mi hai detto niente. Pensavo fossi più...chiacchierone.''
''Io?''
''Sei un avvocato, è il tuo lavoro parlare.''
''Touchè. Abbiamo vinto, d'altronde non è che il Consiglio possa estromettere così facilmente il proprietario, azionista di maggioranza e amministratore delegato in un colpo solo. Forse se consigliati bene avrebbero potuto fare di meglio, ma sono stati...superficiali. Ray aveva intenzione di fare piazza pulita ritornato a lavoro, gli ho dato un paio di suggerimenti...e senza dimenticare che adesso anche la Palmer Technologies è nostra cliente.''
Mi fa un sorriso sbilenco mentre io applaudo come una scolaretta.
''Qui tutto bene?''
''Mi offende che tu lo chieda.''
''Chiedo umilmente perdono...ehi Winn, tutto bene?''
Mi volto e lo vedo fermo sulla porta, appoggiato allo stipite, il volto stanco ma felice, finalmente il suo dipartimento è quasi al completo cosa che lo rende molto orgoglioso.
''Si, ho appena parlato con Ray mi ha detto tutto, era davvero soddisfatto.''
''Ne sono felice. Quando gli ho comunicato che la Divisione Informatica adesso è operativa e a pieno ritmo mi è sembrato davvero sorpreso. Ha detto che siamo l'unico studio legale così all'avanguardia da aver abbracciato radicalmente questo ramo e che di sicuro avrà bisogno di noi...di te in particolare.''
''A proposito, quando hai due minuti ti aggiorno.''
''Dimmi adesso.''
''Vi lascio parlare.''
''No Kara, rimani...non volevo interrompervi.''
''Non era nulla di importante.''
''In realtà se puoi restare sarebbe meglio...potresti essere d'aiuto.''
"Ok..."
Inizio a preoccuparmi.

''Accomodatevi.''
''Sarò breve, questa mattina hanno cominciato anche gli ultimi avvocati, quindi la squadra è al completo per la mole di lavoro che abbiamo...''
''Fantastico, un'altra ottima notizia!''
Winn sembra avere difficoltà a dire qualcos'altro, non vuole distruggere l'entusiasmo di MonEl.
''...c'è un problema però.''
''Dimmi.''
''Non abbiamo abbastanza spazio.''
Ha senso, sono almeno una quindicina di persone tra avvocati esperti in diritto informatico e tecnici informatici.
''Spazio...''
''Si.''
Winn sembra non voler aggiungere altro e MonEl è ancora perplesso. Sono due degli uomini più intelligenti che conosca ma sono capaci di perdersi in mezzo bicchiere d'acqua.
''Se posso intervenire...Winn ha ragione, ognuno ha bisogno della sua postazione, un po' come i praticanti che hanno i loro loculi...perché ridete? Comunque, si potrebbe usare la biblioteca per avere più spazio, ma sarebbe una cosa temporanea...''
''Esatto.''
''Quindi dovreste trovare un altro posto?''
''Non ci sono molte alternative.''
''Ma così non sarà più parte dello studio, deve essere qui...fisicamente qui. Altrimenti si perde il senso di avere una sezione specifica all'interno dello studio. Il cliente deve poter venire qua e avere a disposizione chiunque, senza perdere tempo a chiamare qualcuno che magari è dall'altra parte della città...questo ci distingue da qualunque altro studio legale. Così non va bene.''
''Potremmo trovare uno spazio più grande per tutti.''
Decido di intervenire e con un colpetto di tosse finta attiro la loro attenzione. MonEl mi guarda silenziosamente male per avere interrotto la sua arringa.
''Se posso...un paio di settimane fa si è liberato il piano di sotto, il 42esimo. La compagnia assicurativa che lo occupava è stata rilevata, ergo potrebbe essere una buona soluzione per noi. Si potrebbe fare un collegamento interno tra i due piani, magari una scala che dia quel senso di continuità.''
''È un ottima idea...come farei senza di te?''
''Se sei fortunato non dovrai mai scoprirlo.''
Mando giù il boccone amaro e sorrido. Odio mentirgli, ma non sono pronta a perderlo. Continuo a ripetermi che mi serve solo più tempo, ma ormai non ci credo più neanche io.
''Ma un piano è troppo grande solo per noi.''
''È un investimento Winn, quando troverò la persona giusta con cui creare la Divisione Famiglia avrete compagnia.''
''Divisione Famiglia?''
''Si è un nome provvisorio, ci sto ancora lavorando...''
''Cos'è?''
Lo dico in un sussurro, quasi mi manca la voce...so dove vuole andare a parare, non è difficile da intuire.
''Non te ne ho parlato? Ci penso da un po', con il crescente numero di divorzi, affidamenti, mediazioni e battaglie per la custodia il diritto di famiglia è un ramo sempre più importante da sviluppare. Voglio trovare un avvocato che condivida il nostro modo di vedere la legge, stando dalla parte giusta, e che sia capace di sviluppare e gestire un progetto simile a quello di Winn.''
Non riesco a dire nulla...potrei aiutarlo, Dio sa che potrei. È la mia specializzazione, potrei essere addirittura io la persona che sta cercando, sarebbe bello.
È la prima volta che penso di esercitare di nuovo la professione, aiutare la gente...ma il passato mi investe come un treno e no, quella vita non fa per me, non più.
Annuisco e mormoro qualcosa per non attirare l'attenzione. MonEl mi chiede di trovare il proprietario del piano di sotto e prendere un appuntamento, così ho una scusa per uscire dall'ufficio.

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