Lunedì 4
''Allora siamo pronti?''
MonEl si rivolge a me e Winn...e mentre quest'ultimo è la tranquillità fatta a persona, io sono nervosa. Voglio scappare.
All'esterno non credo si capisca, invece ho il cuore che batte a mille, lo stomaco attorcigliato su se stesso e credo di essere anche un po' sudata. Potrebbe essere un principio di infarto? Forse.
Avrei dovuto prestare più attenzioni ai libri di medicina che ho sempre avuto sparsi per casa...magari dovrei chiamare mio padre, lui è un cardiochirurgo capirà qualcosa anche di infarti no? Sicuramente.
''Kara stai bene? Mi sembri pallida.''
''Io...si, mi siedo un attimo. Sedersi va bene.''
Winn mi fissa preoccupato, mentre MonEl gira intorno alla scrivania per piegarsi sulle ginocchia davanti a me. Non dovrebbe farlo, capiranno tutti che c'è qualcosa tra di noi.
Capiranno che lo amo alla follia e penseranno che mi ha dato il posto perché stiamo insieme...non voglio questo. Dovrebbe stare in piedi.
''Alzati.''
''Ti senti male?''
''Capiranno...''
''Non mi importa nulla degli altri Kara, sono preoccupato per te.''
''Sto bene, sono solo nervosa.''
''Per cosa?''
''Amore ne parliamo da mesi.''
''Io...e se non ne fossi più capace?''
''Vi lascio soli.''
''No Winn, resta.''
''Tranquilla, vado a vedere se sono arrivati gli altri soci in sala riunioni.''
Lo guardo uscire dalla porta e allontanarsi, mi sembra di averlo cacciato...cosa che mi fa sentire in colpa. MonEl volta il mio viso verso di lui, gentilmente, sembra abbia paura di toccarmi. I suoi occhi...blu, oggi sono blu come il cielo, si incatenano ai miei e non sono più capace di ragionare. Vorrei solo rifugiarmi tra le sue braccia e dimenticare tutto.
''Sei capace.''
''No...sono passati sei anni.''
''In cui non ti sei allontanata molto dal tuo...dal nostro mondo. Andrà bene, ti aiuterò io. Faremo piccoli passi.''
Annuisco, un'altra parola e potrebbe rompersi la diga...dovrei dire addio al mio look curato ed elegante.
''Sicura? Possiamo farlo un altro giorno.''
''No. Prima mi leverò questo peso prima potrò concentrarmi sul lavoro.''
''Questa è la mia ragazza.''
Mi stringe le mani, si alza e torna dietro la scrivania. Niente effusioni in ufficio, come da mia richiesta, non era molto d'accordo ma l'ho convinto.
''MonEl...''
''Si amore?''
''Grazie.''
Mi soffia un bacio mentre rientra Winn.
''Ci aspettano.''
''Aspetta, c'è una cosa di cui dovremmo discutere qui.''
Mi guarda perplesso. Ieri sera mi ha chiesto se avessi altri dubbi o cose del genere e ho risposto di no. Se avessi detto si probabilmente non avrei concluso niente, ecco perché voglio parlarne qui.
''La quota d'ingresso.''
''Kara...''
''Ecco perché non te ne ho parlato ieri sera a casa, non voglio trattamenti di favore. Ne hai già fatti abbastanza, ultimo l'ingresso tra i soci, ma su altre cose non transigo. A quanto è arrivata la cifra?''Entrambi mi guardano a bocca aperta per qualche minuto, alla fine MonEl si avvicina a Winn con fare complice.
''È fantastica vero?''
''Abbiamo fatto jackpot.''
''Signori, sto per picchiarvi.''
Ridono entrambi ma nessuno risponde. La cifra per l'ingresso varia ogni anno a gennaio, viene calcolata in base al fatturato dei clienti acquisiti, quindi non mi sorprenderebbe se fosse molto più alta di quella pagata da Winn quando entrò come socio nel gennaio di cinque anni fa, pochi mesi dopo l'apertura dello studio. Credo fosse poco meno di centomila dollari, adesso è probabile che il mezzo milione vinto alla partita di Halloween voli via così...e potrei perfino doverne aggiungere.
''Senti, possiamo farlo più avanti, non è che stai scappando...''
Winn annuisce complice.
''In realtà avevo pensato che potevamo fare una cosa più simbolica, ovvero darti l'assegno d'ingresso davanti ai soci. Sai no, anche se dovessero fare storie...''
''Si, ma non è necessario.''
''Perché sei così reticente? È così tanto?''
Non ho mai guardato i conti o il fatturato in generale, sapevo che lo studio andava bene.
Lo sapevo quando ci siamo trasferiti in questi uffici tre anni fa, lo sapevo quando MonEl ha dato carta bianca a Winn per la Sezione Informatica o quando mi ha lasciato ristrutturare entrambi i piani senza battere ciglio.
''Kara, puoi anche fare in più soluzioni e in momenti diversi, io l'ho fatto.''
Winn fa spallucce mentre io dico addio allo shopping per il resto della mia vita.
Sono rovinata.
Guardo MonEl e so dalla sua espressione che se non continuassi ad insistere farebbe tutto lui, pagherebbe al posto mio...e assolutamente no. Il dubbio che l'abbia già fatto si insinua tra i miei pensieri.
''MonEl guardami...''
''Cosa?''
''...non hai pagato tu vero?''
'' No, ovviamente no.''
''Lo spero per te. Allora? Voglio una cifra.''
''Quattrocentomila dollari.''
Ci guardiamo fissi negli occhi, ma qualcosa in lui mi porta a non fidarmi.
''Voglio le prove.''
''Non mi credi?''
''Non molto.''
È a bocca aperta per questa apparente mancanza di fiducia.
''Abbiamo clienti del calibro di Oliver Queen e Ray Palmer. È una cifra troppo bassa.''
Incrocia le braccia sul petto e la sfida che leggo ne suoi occhi è palese.
''Ray è al momento l'unico cliente attivo, ed è arrivato nella seconda metà dello scorso anno, quindi ha influito solo in parte e la prima udienza di Oliver sarà questo mese, di conseguenza le fatturazioni saranno per il 2016. Sei stata fortunata, l'anno prossimo potremmo sfiorare il milione.''
Con la coda dell'occhio vedo sulla sua scrivania i fogli dei fatturati...con una mossa fulminea li afferro e inizio a scrutarli mentre lui cerca di fermarmi ma con un secondo di troppo.

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Law and Love
FanfictionEd eccomi di nuovo qua. Dopo un anno dalla mia prima storia, mi sono decisa a pubblicare e questa volta mi sono buttata in un universo alternativo. I protagonisti sono sempre loro : Kara e MonEl, li vedremo alle prese con una vita normale fatta di l...